Version 8.92 (2008-03-17)
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Questo documento è rilasciato sotto i termini della Open Publication License. Per maggiori dettagli, leggi le note legali complete su Sezione 3, «Legal Notice».
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Ultime note di rilascio sul web |
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Queste note di rilascio possono essere state aggiornate. Visita http://docs.fedoraproject.org/release-notes/ per vedere le ultime note di rilascio per Fedora Core. |
Diario delle Revisioni | ||
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Revisione 8.92 | 2008-03-17 | fdp |
Note di rilascio per la versione preliminare di F9 |
Il Fedora Project è un progetto open source sponsorizzato da Red Hat e supportato dalla comunità. Il suo obbiettivo è il rapido progresso di software e contenuti liberi ed open source. Il Fedora Project fa uso di forums pubblici, processi aperti, innovazione rapida, meritocrazia, e trasparenza nel conseguire il miglior sistema operativo e piattaforma che il software libero ed open source possano fornire.
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Ultime note di rilascio sul Web |
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Vecchie note di rilascio sul Web |
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Se si sta migrando da una versione di Fedora più vecchia di quella immediatamente precedente a questa, si dovrà fare riferimento alle vecchie Note di rilascio per informazioni aggiuntive. E' possibile trovare le vecchie note di rilascio su http://docs.fedoraproject.org/release-notes/. |
E' possibile aiutare la comunità del Fedora Project a continuare a migliorare Fedora se si inviano segnalazioni d'errore e richieste di implementazione. Fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/BugsAndFeatureRequests per maggiori informazioni sugli errori. Grazie per la partecipazione.
Per trovare ulteriori informazioni generali su Fedora, fare riferimento alle seguenti pagine web:
Anteprima Fedora
Fedora FAQ
Aiuto e discussioni
Partecipare al Fedora Project
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Links ai documenti |
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Molti links potrebbero non funzionare propriamente dall'ambiente di installazione, a causa di restrizioni di risorse. Le release notes sono anche disponibili post-installazione come parte della pagina predefinita del navigatore Web. Se si è connessi ad internet, usare questi links per trovare altre utili informazioni su Fedora e la comunità che la crea e la supporta. |
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Ultime note di rilascio sul Web |
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Si potrà trovare un anteprima con immagini e video di questa nuova entusiasmante versione su http://fedoraproject.org/wiki/Tours/Fedora9.
Questa versione include nuove significative versioni di molti prodotti chiave e tecnologie. Le seguenti sezioni forniscono una breve panoramica dei principali cambiamenti dall'ultima versione di Fedora.
Fedora include diverse spins differenti, che sono varianti di Fedora create da uno specifico gruppo di pacchetti software. Ciascuna spin possiede una combinazione di software adatta alle esigenze di uno specifico tipo di utente finale. Oltre ad una piccolissima immagine boot.iso
per l'installazione via rete, gli utenti hanno le seguenti scelte di spin:
Un immagine regolare per gli utenti desktop, workstation e server. Questa spin fornisce un buon metodo di aggiornamento ed ambienti noti agli utenti delle precedenti versioni di Fedora.
Una delle diverse immagini Live che può essere avviata da un disco o dispositivo flash USB, e se lo si desidera può essere installata su disco rigido. Fare riferimento alla sezione "Live" per maggiori informazioni sulle immagini Live.
Più spins personalizzate sono disponibili su http://spins.fedoraproject.org. Queste immagini Live possono essere usate su media USB mediante l'utilità livecd-iso-to-disk disponibile nel pacchetto livecd-tools.
Le versioni di Fedora sono anche disponibili via Jigdo. Questo metodo di distribuzione può migliorare la velocità nell'ottenere le immagini ISO di installazione. Invece di attendere il completamento dei download torrent, Jigdo ricerca i mirrors più veloci che può trovare attraverso l'infrastruttura Fedora Project Mirror Manager, ed esegue il download dei pezzi che cerca da questi mirrors. Per ottimizzare la ricerca di questi pezzi, si può dire a Jigdo di scansire un DVD o un CD che si ha già, ed eliminare i downloads ridondanti. Questa caratteristica diventa particolarmente utile se:
Si esegue il download di tutte le versioni di test e quindi si desidera ottenere la versione finale, in questo caso si hanno già il 90% dei dati per ciascun download successivo.
Si esegue il download sia del DVD che del gruppo di CD, in tal caso il DVD contiene il 95% dei dati necessari al gruppo di CD.
Si esegue il download di qualsiasi combinazione citata in precedenza.
Questa versione presenta GNOME 2.22. GNOME ora include un utilità per la creazione di foto e video con la webcam chiamata Cheese, migliorato supporto di rete, una nuova applet orologio internazionale, il supporto per Google Calendar ed etichette personalizzabili in Evolution, un nuovo visualizzatore per i desktop remoti, migliorate caratteristiche di accessibilità, e l'integrazione di PolicyKit.
Online Desktop fornisce un esperienza desktop disegnata attorno ai servizi online. Un anteprima dell'Online Desktop è fornita via BigBoard, che è una sidebar opzionale in GNOME.
KDE 4.0.2 è disponibile sia nell'immagine KDE Live sia nel DVD regolare.
Xfce 4.4.2 è disponibile come parte di questa versione.
NetworkManager 0.7 fornisce un supporto migliorato per la banda larga mobile, inclusi i dispositivi GSM e CDMA, ed ora supporta molteplici dispositivi ed il networking ad-hoc per la condivisione delle connessioni.
PulseAudio è ora installato ed abilitato per impostazione predefinita. PulseAudio è un server sonoro avanzato compatibile con quasi tutti i sistemi sonori Linux. PulseAudio permette l'hot-switching degli outputs audio, controlli di volume individuali per ogni stream audio, audio di rete, ed altro.
Compiz, il window manager composito che porta chicche e miglioramenti all'usabilità del desktop, è installato per impostazione predefinita, e si può abilitare facilmente sia per gli utenti GNOME che KDE mediante lo strumento → → del team Fedora. Anche se Compiz non è ancora robusto o abbastanza maturo per essere abilitato per impostazione predefinita, i lavori a lungo termine su X.Org degli sviluppatori Fedora proseguono. Ci si aspetta che Fedora possa abilitare per impostazione predefinita Compiz nella prossima versione.
Anche Compiz Fusion, che riunisce Compiz e Beryl, è disponibile nel repositorio software Fedora. Gli utenti possono installare facilmente Compiz Fusion mediante lo strumento → o con yum.
Il programma di installazione Fedora, Anaconda, supporta ora locazioni indipendenti per il secondo stage del programma ed i pacchetti software. Un immagine boot.iso
più grande e ridisegnata, in parte per questa ragione, presenta un programma di installazione di secondo stage.
L'ambiente java completamente gratuito ed open source OpenJDK 6 è installato per impostazione predefinita. IcedTea 7, derivato da OpenJDK 1.7, non è più il predefinito. IcedTea include un plugin per il browser basato su GCJ, che è disponibile sia per le architetture x86 che x86_64. GCJ è ancora predefinito sull'architettura PPC.
OpenOffice.org 2.4, con molte nuove caratteristiche, è disponibile come componente di Fedora 9.
I dispositivi bluetooth ed i relativi strumenti hanno ora una miglior integrazione grafica e di sistema.
Gli utenti dei portatili possono beneficiare della caratteristica "quirks" nell'HAL, incluso un miglior supporto per la sospensione/ripristino e le tastiere multimediali.
Il pacchetto swfdec
, che decodifica e renderizza animazioni Flash, è ora installato per impostazione predefinita. Comunque, molti video richiedono il supporto di codec aggiuntivi. Fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/AdditionalCodecs per maggiori informazioni.
Fedora ora include Perl 5.10.0, che presenta una minor richiesta di memoria ed altri miglioramenti.
Eclipse 3.3.1 è disponibile come parte di questa versione.
PackageKit, un nuovo gruppo di strumenti grafici e per la console per la gestione cross della distribuzione del software, è installato per impostazione predefinita in questa versione di Fedora. Il programma grafico di aggiornamento PackageKit è anche installato per impostazione predefinita, al posto di Pup. Dietro PackageKit , le prestazioni di yum sono state significativamente migliorate. Pup e Pirut sono ancora disponibili nel repositorio software per gli utenti che li preferiscono.
Transifex fornisce un interfaccia basata sul web per permettere agli utenti di contribuire al lavoro di traduzione per i progetti ospitati da Fedora consentendo di inviare traduzioni direttamente a ogni progetto principale.
Fedora ora offre facilitazioni nel cambio di marchio delle sue derivazioni mediante un pacchetto software generic-logos. Anche i cambiamenti nelle strutture dei mirror rendono più semplice la creazione di derivati.
L'uso del modulo pam_console
è stato rimosso in favore del controllo accessi via HAL, che modernizza il desktop.
I metodi di input possono ora essere avviati e fermati dinamicamente nel desktop GNOME.
Questa versione di Fedora usa Upstart, come sostituto del demone event-based /sbin/init
.
Fedora ora include TeXLive per sostituire la vecchia, non mantenuta distribuzione TeX.
Fedora 9 presenta un nuovo kernel basato sulla versione 2.6.24.
Il lavoro sull'avvio e l'arresto in X ha prodotto migliorie degne di nota.
I piani proposti per la prossima versione di Fedora sono disponibili su http://fedoraproject.org/wiki/RoadMap.
Copyright (c) 2007 by Red Hat, Inc. and others. This material may be distributed only subject to the terms and conditions set forth in the Open Publication License, v1.0, available at http://www.opencontent.org/openpub/.
The Fedora Art Project created the admonition graphics (note, tip, important, caution,
and warning). Tommy Reynolds <Tommy.Reynolds@MegaCoder.com>
created the callout graphics. They all may be freely redistributed with
documentation produced for the Fedora Project.
FEDORA, FEDORA PROJECT, and the Fedora Logo are trademarks of Red Hat, Inc., are registered or pending registration in the U.S. and other countries, and are used here under license to the Fedora Project.
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Documentation, as with software itself, may be subject to export control. Read about Fedora Project export controls at http://fedoraproject.org/wiki/Legal/Export.
Vi ringraziamo per il tempo speso nel fornire commenti, suggerimenti, e segnalazioni d'errore alla comunità Fedora. Così facendo, ci aiutate a migliorare lo stato di Fedora, Linux, ed il software libero nel mondo.
Per fornire suggerimenti sul software Fedora od altri elementi di sistema, si prega di fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/BugsAndFeatureRequests. Un elenco degli errori e problemi più comuni per questa versione è disponibile su http://fedoraproject.org/wiki/Bugs/F9Common.
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Suggerimenti per le sole note di rilascio |
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Questa sezione concerne i suggerimenti alle stesse note di rilascio. |
Se si ritiene che queste note possano essere migliorate in qualche modo, è possibile inviare suggerimenti direttamente agli autori dei pezzi. Ci sono diversi modi per farlo, in ordine di preferenza:
Se si possiede un account Fedora, editare il contenuto direttamente su http://fedoraproject.org/wiki/Docs/Beats.
Compilare una segnalazione d'errore usando questo template: http://tinyurl.com/nej3u - Questo link è SOLO per i suggerimenti sulle note di rilascio stesse. Fare riferimento all'ammonizione precedente per i dettagli.
Email relnotes@fedoraproject.org.
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Ultime note di rilascio sul Web |
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Queste note di rilascio potrebbero essere non aggiornate. Per vedere le ultime note di rilascio per Fedora, visitare: |
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Fedora Installation Guide |
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Per saperne di più su come installare Fedora, fare riferimento a http://docs.fedoraproject.org/install-guide/. |
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Problematiche d'installazione non trattate in queste note di rilascio |
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Se durante l'installazione si incontra un problema o si ha una domanda non trattata in queste note di rilascio, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/FAQ ehttp://fedoraproject.org/wiki/Bugs/Common. |
Anaconda is the name of the Fedora installer. This section outlines issues related to Anaconda and installing Fedora 9.
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Scaricare files di grandi dimensioni |
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Se si intende scaricare l'immagine ISO DVD di Fedora, bisogna tenere a mente che non tutti gli strumenti di download file possono scaricare file più grandi di 2GiB. Gli strumenti senza questa limitazione includono wget 1.9.1-16 o superiore, curl e ncftpget. BitTorrent è un altro metodo per scaricare grandi file. Per informazioni su come ottenere ed usare il file torrent fare riferimento a http://torrent.fedoraproject.org/. |
Anaconda controlla l'integrità dei media d'installazione per impostazione predefinita. Questa funzione può essere utilizzata con i metodi di installazione CD, DVD, hard drive ISO, e NFS ISO. Il Fedora Project raccomanda di eseguire il test di tutti i media prima di cominciare il processo d'installazione, e prima di inviare qualsiasi segnalazione d'errore inerente l'installazione. Molti degli errori inviati sono attualmente dovuti a CD o DVD masterizzati inappropriatamente.
La funzione mediacheck
è molto sensibile, e può ritenere errati alcuni dischi utilizzabili. Questo risultato è spesso causato dal software di scrittura del disco che non include il padding quando vengono creati dischi dai file ISO. Per usare questo test, all'avvio si prema qualsiasi tasto per entrare nei menù. Quindi premere il tasto Tab, aggiungere l'opzione mediacheck
all'elenco dei parametri, e premere Invio.
Dopo aver completato la funzione mediacheck con successo, eseguire un riavvio per ripristinare il sistema al suo stato normale. Su molti sistemi questo porta ad un processo di installazione da disco più veloce. Al riavvio è possibile saltare l'opzione mediacheck
.
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BitTorrent verifica automaticamente l'integrità dei file |
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Se si usa BitTorrent, qualsiasi file scaricato è automaticamente validato. Se è scaricato completamente un file, non si ha bisogno di verificarlo. Comunque, una volta masterizzato il CD, si dovrà usare ancora mediacheck per verificare l'integrità del media. |
Si possono effettuare dei test sulla memoria prima di installare Fedora premere qualsiasi tasto per entrare nel menù di avvio, quindi selezionare Memtest86 invece di Anaconda. Le verifiche di Memtest86 continueranno fin quando il tasto Esc non verrà premuto.
. Questa opzione eseguirà l'avvio esclusivo del software di verifica della memoria![]() |
Disponibilità di Memtest86 |
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Eseguire il boot dall'Installation Disc 1, il DVD, o un rescue CD per usare questa caratteristica. |
Fedora 9 supports graphical FTP and HTTP installations. However, the
installer image must either fit in RAM or appear on local storage,
such as Installation Disc 1. Therefore, only systems with more than
192MiB of RAM, or which boot from Installation Disc 1, can use the
graphical installer. Systems with 192MiB RAM or less fall back to
using the text-based installer automatically. If you prefer to use
the text-based installer, type linux text at the
boot:
prompt.
Caratteristiche integrate per eseguire il ridimensionamento di partizioni ext2, ext3, ed ntfs.
Supporto per le partizioni criptate
Una consolidata immagine ISO per l'avvio dalla rete, sostituisce la vecchia boot.iso
, diskboot.img
, e rescuecd.iso
.
La locazione del programma di installazione di secondo stage è ora indipendente dalla locazione dei pacchetti software.
Supporto sperimentale per installare partizioni ext4
, con l'opzione di avvio iamanext4developer
.
Installazione native su macchine x86_64
usando EFI ed avviando via grub
.
La verifica ed il rilevamento hardware sono basati su HAL ed udev
.
Supporto per la persistenza nelle immagini Live su media USB flash.
L'uso di /dev/hdX
per i drive IDE su i386 ed x86_64, è stato cambiato in /dev/sdX
. Vedere le note sull'importanza dell'etichettatura dei dispositivi per gli aggiornamenti da versioni precedenti a Fedora 7 e le limitazioni sulle partizioni.
Non tutti i controller RAID IDE sono supportati. Se il controller RAID non è ancora supportato da dmraid, si potrebbero combinare i dischi in un array RAID configurando il Linux software RAID. Per i controller supportati, configurare le funzionalità RAID nel BIOS del computer.
Su alcuni server con molteplici interfacce di rete eth0 potrebbe non essere assegnato alla prima interfaccia di rete riconosciuta dal BIOS, ciò può causare che il programma d'installazione tenti di usare un interfaccia di rete differente da quella usata da PXE. Per cambiare questo comportamento, usare quanto segue nei file di configurazione in pxelinux.cfg/*
:
IPAPPEND 2 APPEND ksdevice=bootif
Le opzioni di configurazione sopraelencate fanno si che il programma d'installazione usi la stessa interfaccia di rete usata dal BIOS e PXE. E' possibile inoltre usare la seguente opzione:
ksdevice=link
Questa opzione fa si che il programma d'installazione usi il primo dispositivo di rete che trova collegato ad uno switch.
Se si hanno difficoltà di installazione nella rilevazione della scheda Smart Array, provare ad immettere linux isa al prompt del programma d'installazione. Ciò consentirà la scelta manuale della scheda.
Attualmente, Anaconda non è capace di caricare firmware. Ciò significa che un qualsiasi dispositivo con un driver soggiacente su firmware che dovrà essere caricato non sarà supportato durante l'installazione. Questo include tutti i controllers storage QLogic.
Fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/DistributionUpgrades per dettagliate raccomandate procedure per l'aggiornamento di Fedora.
Mentre i vecchi driver IDE supportavano fino a 63 partizioni per dispositivo, i dispositivi SCSI sono limitati a 15 partizioni. Anaconda usa il nuovo driver libata
allo stesso modo del resto di Fedora, perciò non è in grado di rilevare più di 15 partizioni per disco IDE durante il processo di installazione o aggiornamento.
Se si sta aggiornando un sistema con più di 15 partizioni, si dovranno migrare i dischi al Logical Volume Management (LVM). Questa restrizione può causare conflitti con altri sistemi installati se non supportano LVM. Le più moderne distribuzioni linux supportano LVM, ed i driver sono disponibili anche per altri sistemi operativi.
Un cambiamento nel modo in cui il kernel di linux gestisce i dispositivi di storage ha fatto si che i dispositivi come /dev/hdX
o /dev/sdX
possano differire dai valori utilizzati nelle versioni precedenti. Anaconda risolve questo problema affidandosi alle etichette sulle partizioni. Se queste etichette non sono presenti, allora Anaconda presenta un avvertimento che indica che la partizione deve essere etichettata e che l'aggiornamento non può procedere. I sistemi che usano il Logical Volume Management (LVM) ed il device mapper solitamente non necessitano di rietichettatura.
Per vedere le etichette sulle partizioni, avviate il sistema Fedora esistente, ed immettete quanto segue nel prompt di un terminale:
/sbin/blkid
Confermare che ogni linea di volume nella lista abbia un valore LABEL=
come mostrato qui sotto:
/dev/hdd1: LABEL="/boot" UUID="ec6a9d6c-6f05-487e-a8bd-a2594b854406" SEC_TYPE="ext2" TYPE="ext3"
Se qualche etichetta di filesystem è stata aggiunta o modificata, allora le voci dei dispositivi presenti in /etc/fstab
debbono essere aggiustate per coincidere:
su -c "cp /etc/fstab /etc/fstab.orig" su -c "gedit /etc/fstab"
Un esempio di un montaggio per etichetta è:
LABEL=f7-slash / ext3 defaults 1 1
grub.conf
Se l'etichetta per il filesystem /
(root) è stata modificata, deve essere modificato anche il parametro di avvio del kernel nel file di configurazione di grub:
su -c "gedit /boot/grub/grub.conf"
Una linea di esempio di grub per il kernel corrispondente è:
kernel /vmlinuz-2.6.20-1.2948.fc6 ro root=LABEL=f7-slash rhgb quiet
Se le etichette alle partizioni sono state adattate, o il file /etc/fstab
modificato, riavviare il sistema Fedora esistente per confermare che tutte le partizioni vengano ancora montate normalmente ed il login abbia successo. Al termine della verifica, riavviare con il media di installazione per far partire il programma di installazione e cominciare l'aggiornamento.
In generale, le installazioni fresche sono raccomandate rispetto agli aggiornamenti, in particolare per i sistemi che includono software di repositori di terze parti. Pacchetti di terze parti rimanenti da installazioni precedenti, potrebbero non funzionare come ci si aspetta su un sistema Fedora aggiornato. Se si decide di eseguire comunque un aggiornamento, le seguenti informazioni potranno essere d'aiuto:
Prima di aggiornare, eseguire il back up completo del sistema. In particolare, preservare /etc
, /home
, e possibilmente /opt
e /usr/local
se li sono installati pacchetti personalizzati. Si potrebbe usare un approccio multi-boot con un "clone" della vecchia installazione su partizione(i) alternativa(e) come ripiego. In tal caso, creare un media di avvio alternativo, come un floppy GRUB.
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Backup della configurazione del sistema |
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Il backup delle configurazioni in |
Dopo aver completato l'aggiornamento, eseguire il comando:
rpm -qa --last > RPMS_by_Install_Time.txt
Ispezionare la fine dell'output per i pacchetti con data antecedente l'aggiornamento. Rimuovere o aggiornare questi pacchetti dal repositorio di terze parti, od altrimenti lavorarci su come necessario. Alcuni pacchetti installati in precedenza potrebbero non essere più disponibili in nessun repositorio configurato. Per mostrare tutti questi pacchetti, usare il seguente comando:
su -c "yum list extras"
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Ultime note di rilascio sul Web |
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Queste note di rilascio potrebbero essere non aggiornate. Per vedere le ultime note di rilascio per Fedora, visitare: |
Questa sezione fornisce note che sono specifiche delle architetture hardware supportata da Fedora.
RPM supporta l'installazione parallela dello stesso pacchetto per molteplici architetture. Un normale elenco dei pacchetti come rpm -qa potrebbe sembrare includere pacchetti duplicati, poiché l'architettura non è visualizzata. Si usi invece il comando repoquery, che è parte del pacchetto yum-utils, che per impostazione predefinita, mostra l'architettura. Per installare yum-utils, eseguire il seguente comando:
su -c "yum install yum-utils"
Per elencare tutti i pacchetti con le loro architetture usare rpm, eseguendo il seguente comando:
rpm -qa --queryformat "%{name}-%{version}-%{release}.%{arch}\n"
E' possibile aggiungere questo a /etc/rpm/macros
(per un impostazione globale) o ~/.rpmmacros
(per un impostazione per-utente). Esso cambia la query predefinita per mostrare l'architettura:
%_query_all_fmt %%{name}-%%{version}-%%{release}.%%{arch}
Questa sezione copre ogni informazione specifica su Fedora e la piattaforma hardware PPC.
CPU Minima: PowerPC G3 / POWER3
Fedora 9 supporta solo la generazione "New World" degli Apple Power Macintosh, venduti circa dal 1999 in poi.
Fedora 9 supporta anche gli IBM eServer pSeries, IBM RS/6000, Genesi Pegasos II, e le macchine IBM Cell Broadband Engine.
Fedora 9 include nuovo supporto hardware per Genesi Efika, e per la Sony PlayStation 3.
Raccomandati per la modalità testo: 233 MHz G3 o superiore, 128MiB RAM.
Raccomandati per la modalità grafica: 400 MHz G3 o superiore, 256MiB RAM.
I requisiti di spazio su disco sottoelencati rappresentano lo spazio occupato da Fedora 9 dopo aver completato l'installazione. Comunque, altro spazio su disco è necessario durante l'installazione per il supporto dell'ambiente d'installazione. Questo spazio aggiuntivo corrisponde alla grandezza di /Fedora/base/stage2.img
(sull'Installation Disc 1) più la grandezza dei files in /var/lib/rpm
sul sistema installato.
In termini pratici, vuol dire che i requisiti di spazio su disco possono variare da un minimo di 90MiB per un installazione minima ad un massimo di 175MiB per un installazione "totale". I pacchetti completi possono occupare più di 9 GB di spazio su disco.
Ulteriore spazio è richiesto per ogni dato utente, ed almeno il 5% di spazio libero dovrà essere mantenuto affinché il sistema funzioni correttamente.
Dopo una breve sperimentazione con pagine da 64KiB in Fedora Core 6, il kernel PowerPC64 è stato riportato alle pagine da 4KiB. Il programma d'installazione dovrebbe riformattare qualsiasi partizione di swap automaticamente durante l'aggiornamento.
Il tasto Option sui sistemi Apple è equivalente al tasto Alt sul PC. Dove la documentazione o il software d'installazione si riferiscono al tasto Alt, si usi il tasto Option. Per alcune combinazioni di tasti si potrebbe avere bisogno di usare il tasto Option assieme al tasto Fn, tipo Option+Fn+F3 per cambiare al terminale virtuale tty3.
Il Fedora Installation Disc 1 è avviabile sull'hardware supportato. In aggiunta, un immagine di CD avviabile appare nella directory images/
di questo disco. Queste immagini si comportano differentemente in accordo al sistema hardware che si sta utilizzando:
Su molte macchine, il bootloader avvia automaticamente il programma di installazione appropriato a 32-bit o 64-bit dal disco di installazione.
64-bit IBM pSeries (POWER4/POWER5), modelli iSeries attuali. Dopo l'uso di OpenFirmware per avviare il CD, il bootloader, yaboot, avviera il programma di installazione a 64-bit.
IBM "Legacy" iSeries (POWER4). I cosidetti modelli "Legacy" iSeries, che non usano OpenFirmware, richiedono l'uso delle immagini di avvio locate nella directory images/iSeries
dell'albero di installazione.
32-bit CHRP (IBM RS/6000 ed altri). Dopo l'uso di OpenFirmware per avviare il CD, selezionare l'immagine di avvio linux32
al prompt di boot:
per avviare il programma di installazione a 32-bit. Altrimenti, verrà avviato il programma di installazione a 64-bit che fallirà.
Genesi Pegasos II. Nel momento in cui stiamo scrivendo, non è ancora stato rilasciato un firmware con pieno supporto per i filesystem ISO9660 per il Pegasos. E' comunque possibile utilizzare un immagine di avvio dalla rete. Al prompt di OpenFirmware, immettere il seguente comando:
boot cd: /images/netboot/ppc32.img
Si deve anche configurare manualmente OpenFirmware sul Pegasos per far si di rendere il sistema Fedora installato avviabile. Per far questo, impostare la variabile ambiente boot-device
e boot-file
in modo appropriato.
Genesi Efika 5200B. Per eseguire correttamente Linux sull'Efika, scaricare il "Device Tree Supplement" da http://www.powerdeveloper.org/platforms/efika/devicetree ed installarlo seguendo la documentazione allegata. Al momento della stesura di questo documento, il firmware dell'Efika ha degli errori che prevengono le corrette operazioni del bootloader yaboot. Genesi ha dischiarato che una versione corretta del firmware sarebbe stata disponibile per Aprile 2007. A Novembre 2007, non è ancora disponibile.
Sony PlayStation 3. Per l'installazione su PlayStation 3, si aggiorni innanzitutto il firmware alla versione 1.60 o successiva. Il boot loader "Other OS" deve essere installato nella flash, seguendo le istruzioni su http://www.playstation.com/ps3-openplatform/manual.html. Un immagine boot loader adatta si può trovare sul CD della Sony "ADDON", disponibile su ftp://ftp.kernel.org/pub/linux/kernel/people/geoff/cell/.
Una volta installato il boot loader, la PlayStation 3 dovrebbe essere in grado di avviarsi dal media di installazione Fedora. Digitare linux64 xdriver=fbdev al prompt di avvio, che funziona come rimedio per https://bugzilla.redhat.com/show_bug.cgi?id=370761. Si noti che l'installazione network funziona al meglio con NFS, poiché impiega meno memoria dei metodi FTP o HTTP. Usando l'opzione text si riduce ulteriormente l'ammontare della memoria impiegata dal programma di installazione.
Per maggiori informazioni su Fedora e la PlayStation3 o Fedora sui PowerPC in generale, partecipare alla Fedora-PPC mailing list o al canale #fedora-ppc
su FreeNode.
Avvio dalla rete. Immagini combinate per l'avvio dalla rete contenenti il kernel di installazione ed il ramdisk sono locate nella directory images/netboot/
dell'albero di installazione. Queste sono intese per l'avvio dalla rete con TFTP, ma possono essere utilizzate in molti modi.
Il loader yaboot supporta l'avvio TFTP per l'IBM pSeries ed Apple Macintosh. Il Fedora Project incoraggia l'uso di yaboot rispetto alle immagini netboot.
ppc64-utils
è stato suddiviso in pacchetti individuali per riflettere la pacchettizzazione upstream (ps3pf-utils
, powerpc-utils
, powerpc-utils-papr
). Il comando mkzimage non è più fornito, è possibile utilizzare lo script wrapper dal pacchetto kernel-bootwrapper - es.:
wrapper -i initrd-${KERN_VERSION}.img -o zImage-${KERN_VERSION}.img vmlinuz-${KERN_VERSION}
Questa sezione copre ogni informazione specifica su Fedora e la piattaforma hardware x86.
Per poter usare specifiche caratteristiche di Fedora 9 durante o dopo l'installazione, sarà necessario conoscere dettagli di diversi componenti hardware come schede video e di rete.
Le seguenti specifiche di CPU usano come termine di paragone i processori Intel. Altri processori, come quelli di AMD, Cyrix, e VIA sono compatibili con ed equivalenti ai seguenti processori Intel, e possono essere utilizzati con Fedora.
Fedora 9 richiede un processore Intel Pentium o superiore, ed è ottimizzata per i processori Pentium 4 o superiori.
Raccomandati per la modalità testo: 200 MHz classe Pentium o superiore.
Raccomandati per la modalità grafica: 400 MHz classe Pentium II o superiore.
RAM minima per la modalità di testo: 128MiB.
RAM minima per la modalità grafica: 192MiB.
RAM raccomandata per la modalità grafica: 256MiB.
I requisiti di spazio su disco sottoelencati rappresentano lo spazio occupato da Fedora 9 dopo aver completato l'installazione. Comunque, altro spazio su disco è necessario durante l'installazione per il supporto dell'ambiente d'installazione. Questo spazio aggiuntivo corrisponde alla grandezza di /Fedora/base/stage2.img
(sull'Installation Disc 1) più la grandezza dei files in /var/lib/rpm
sul sistema installato.
In termini pratici, vuol dire che i requisiti di spazio su disco possono variare da un minimo di 90MiB per un installazione minima ad un massimo di 175MiB per un installazione "totale". I pacchetti completi possono occupare più di 9 GB di spazio su disco.
Ulteriore spazio è richiesto per ogni dato utente, ed almeno il 5% di spazio libero dovrà essere mantenuto affinché il sistema funzioni correttamente.
Questa sezione copre ogni informazione specifica su Fedora e la piattaforma hardware x86_64.
Per poter usare specifiche caratteristiche di Fedora 9 durante o dopo l'installazione, sarà necessario conoscere dettagli di diversi componenti hardware come schede video e di rete.
RAM minima per la modalità di testo: 256MiB.
RAM minima per la modalità grafica: 384MiB.
RAM raccomandata per la modalità grafica: 512MiB.
I requisiti di spazio su disco sottoelencati rappresentano lo spazio occupato da Fedora 9 dopo aver completato l'installazione. Comunque, altro spazio su disco è necessario durante l'installazione per il supporto dell'ambiente d'installazione. Questo spazio aggiuntivo corrisponde alla grandezza di /Fedora/base/stage2.img
(sull'Installation Disc 1) più la grandezza dei files in /var/lib/rpm
sul sistema installato.
In termini pratici, vuol dire che i requisiti di spazio su disco possono variare da un minimo di 90MiB per un installazione minima ad un massimo di 175MiB per un installazione "totale". I pacchetti completi possono occupare più di 9 GB di spazio su disco.
Ulteriore spazio è richiesto per ogni dato utente, ed almeno il 5% di spazio libero dovrà essere mantenuto affinché il sistema funzioni correttamente.
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Ultime note di rilascio sul Web |
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Questa versione di Fedora include diverse immagini ISO live in aggiunta alle tradizionali immagini di installazione. Queste immagini ISO sono avviabili, ed è possibile masterizzarle sui media ed usarle per provare Fedora. Esse includono anche una caratteristica che permetterà di installare il contenuto dell'immagine live sul disco rigido per persistenza e prestazioni più elevate.
Per un elenco completo delle spins attualmente disponibili, e le istruzioni per utilizzarle, fare riferimento a:
Per avviare dall'immagine Live, inserirla nel computer e riavviarlo. Per eseguire il log in ed usare l'ambiente desktop, immettere il nome utente fedora
. Premere Invio alla richiesta di password, poiché non c'è password per questo account. Le immagini live non effettuano il login automatico affinché gli utenti possano selezionare la lingua preferita. Dopo aver effettuato il log in, se si desidera installare i contenuti dell'immagine live sul disco rigido, si clicchi sull'icona del desktopInstalla su disco rigido.
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Nessun supporto i586 |
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Le immagini live i686 non si avviano su una macchina i586. |
E' possibile eseguire l'installazione in modo testo delle immagini Live usando il comando liveinst nella console.
Potete aggiungere liveinst
o textinst
come opzione al boot loader per eseguire un installazione diretta senza avviare il live CD/DVD.
Un altro modo per usare queste immagini Live è di metterle su un pennino USB. Per farlo, installare il pacchetto livecd-tools dal repositorio di sviluppo. Quindi, eseguire lo script livecd-iso-to-disk :
/usr/bin/livecd-iso-to-disk /path/to/live.iso /dev/sdb1
Si sostituisca /dev/sdb1
con la partizione dove si desidera porre l'immagine.
Questo è un processo non distruttivo; qualsiasi dato si abbia sul pennino USB sarà preservato.
Il lavoro per meglio integrare le immagini Live con il resto del sistema è continuato, e sono migliorati anche gli strumenti usati per crearle. L'utilità livecd-creator fornisce ora sia un API per la creazione di front-ends alternativi sia strumenti per altri tipi di immagini.
Anche il lavoro iniziale per supportare i cambiamenti persistenti con un immagine Live sono stati finalizzati. Il caso di utilizzo primario è quello di eseguire il boot di un immagine Live su un disco flash USB e salvare i cambiamenti sul medesimo dispositivo. Per farlo, eseguire il download dell'immagine Live ed eseguire il seguente comando:
livecd-iso-to-disk --overlay-size-mb 512 /path/to/live.iso /dev/sdb1
Si sostituisca /dev/sdb1
con la partizione dove si desidera porre l'immagine.
Sostituire 512
con la grandezza desiderata in megabytes dei dati persistenti, od overlay. Lo shell script livecd-iso-to-disk è salvato nella directory LiveOS
presente nella root dell'immagine CD. Il media USB deve avere sufficiente spazio libero per l'immagine Live, più l'overlay, più qualsiasi altro dato debba essere immagazzinato sul media.
I seguenti punti differiscono da una normale installazione Fedora rispetto a quella con immagine live.
Le immagini Live forniscono un subset di pacchetti disponibili nell'immagine regolare DVD. Entrambi connessi allo stesso repositorio che possiede tutti i pacchetti.
Nelle immagini Live SSH è disabilitato per impostazione predefinita mentre NetworkManager è abilitato. SSH è disabilitato perché l'username predefinito nelle immagini Live non ha alcuna password. L'installazione su disco rigido richiede comunque la creazione di un nuovo utente e password. NetworkManager è abilitato per impostazione predefinita poiché le immagini Live sono indirizzate agli utenti desktop.
L'installazione delle immagini Live non permette alcuna selezione dei pacchetti o possibilità di aggiornamento poiché esse copiano l'intero filesystem dal media al disco rigido o dischi USB. Dopo aver completato l'installazione e riavviato, i pacchetti possono essere aggiunti o rimossi come si desidera con yum od altri strumenti di gestione del software.
Le immagini Live non funzionano sull'architetturai586
.
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Ultime note di rilascio sul Web |
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The following sections contain information regarding software packages that have undergone significant changes for Fedora 9. For easier access, they are generally organized using the same groups that are shown in the installation system.
Fedora 9 ora include Perl 5.10.0, il primo il primo aggiornamento di versione "major" in perl5 da diverso tempo. Lo stesso interprete Perl è più veloce con una minore necessità di memoria, ed ha diversi miglioramenti UTF-8 e threading. L'installazione di Perl è ora rilocabile, una benedizione per gli amministratori di sistema ed i produttori di pacchetti di sistema. Perl 5.10.0 inoltre aggiunge un nuovo operatore smart match, un istruzione switch, catture nominative, variabili di stato, e migliorati messaggi di errore.
Per maggiori informazioni, fare riferimento a:
La funzionalità del plugin installonlyn
è stata integrata nel core del pacchetto yum. Le opzioni installonlypkgs
e installonly_limit
sono usate per impostazione predefinita per limitare il sistema a ritenere solo due pacchetti del kernel. E' possibile regolare l'impostazione dei pacchetti, il loro numero o disabilitare interamente le opzioni come si preferisce. Maggiori dettagli sono disponibili sulle pagine man per yum.conf
.
Il comando yum ora ritenta quando rileva un blocco. Questa funzionalità è utile se un demone sta cercando aggiornamenti, o se si sta eseguendo yum ed un altro frontend grafico simultaneamente.
Il comando yum ora comprende un parametro di costo nel suo file di configurazione, che è il costo relativo nell'accesso ad un repositorio software. E' utile per pesare più o meno i pacchetti contenuti in un repositorio rispetto ad un altro. Il parametro di costo predefinito è 1000, dando priorità ai costi inferiori.
Lo strumento pam_mount
ora usa un file di configurazione scritto in XML. il file /etc/security/pam_mount.conf
verrà convertito in /etc/security/pam_mount.conf.xml
durante l'aggiornamento con /usr/bin/convert_pam_mount_conf.pl, che rimuoverà tutti i commenti. Ogni file di configurazione per-user se desiderato, dovrà essere convertito manualmente, con lo script di conversione. Un file di esempio pam_mount.conf.xml
con commenti dettagliati sulle opzioni disponibili è presente in /usr/share/doc/pam_mount-*/pam_mount.conf.xml
.
TeXLive sostituisce il vecchio, non mantenuto pacchetto TeX. Offre un pacchetto nuovo stile che risolve molti problemi di sicurezza della vecchia distribuzione.
Il pacchetto i810switch è stato rimosso. Questa funzionalità è ora disponibile attraverso il comando xrandr nel pacchetto xorg-x11-server-utils.
Il pacchetto evolution-exchange sostituisce evolution-connector, e fornisce una funzionalità sotto il vecchio nome.
I pacchetti system-config-firewall e system-config-selinux sostituiscono system-config-security-level. Il pacchetto system-config-selinux è parte del pacchetto policycoreutils-gui.
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Ultime note di rilascio sul Web |
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Questa sezione concerne cambiamenti ed importanti informazioni riguardanti il kernel basato sulla versione 2.6.24 in Fedora 9. Il kernel 2.6.24 include:
Supporto tickless per i sistemi x86 64-bit (quello a 32-bit è stato aggiunto in precedenza), che migliora enormemente la gestione del risparmio energetico.
Alcuni elementi del realtime kernel project.
Il kernel ha una nuovo schema di denominazione della versione per avvicinarsi di più a quello della versione upstream.
Il file spec del kernel è ora denominato kernel.spec
invece di kernel-2.6.spec
.
Il file spec del kernel ha nuove macro che facilitano il processo di compilazione del kernel. Fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/Docs/CustomKernel per ulteriori informazioni.
Il kernel in Fedora 9, per impostazione predefinita, non carica più moduli per le schede audio ISA. Caricare a mano il modulo usando il comando modprobe module-name, o inserendo una linea di comando in /etc/modprobe.conf
. Ad esempio, per la Creative SoundBlaster AWE64, aggiungere la seguente linea:
install snd-sbawe
Il kernel Fedora offre supporto paravirt_ops
in domU
, come parte dello sforzo del team del kernel per ridurre il lavoro richiesto all'attuale produzione di kernel Xen.
I guests Xen pienamente virtualizzati possono avviare direttamente un kernel ed un immagine initrd e passare argomenti di avvio al kernel. Per maggiori dettagli fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/Features/XenFullvirtKernelBoot.
Fedora può includere patches aggiuntive al kernel per miglioramenti, correzione di errori, o caratteristiche aggiuntive. Per questa ragione, il kernel potrebbe non essere linea-per-linea equivalente al cosiddetto vanilla kernel del sito web di kernel.org:
Per ottenere una lista di queste patches, scaricare il pacchetto RPM sorgente ed eseguirvi il seguente comando:
rpm -qpl kernel-<version>.src.rpm
Per ottenere un log dei cambiamenti del pacchetto, eseguire il seguente comando:
rpm -q --changelog kernel-<version>
Se si ha bisogno di una versione più amichevole di changelog fare rifermento a http://wiki.kernelnewbies.org/LinuxChanges. Un breve e completo diff del kernel è disponibile su http://kernel.org/git. La versione kernel Fedora è basata sull'albero di Linus.
Le modifiche fatte per la versione Fedora sono disponibili su http://cvs.fedoraproject.org.
Fedora 9 include i seguenti kernel compilati:
Kernel nativo, per l'uso nella maggior parte dei sistemi. I sorgenti configurati sono disponibili nel pacchetto kernel-devel.
Il kernel-PAE, per l'uso sui sistemi a 32-bit x86 con più di 4GB di RAM, o con CPU che hanno la caratteristica NX (No eXecute). Questo kernel supporta sia sistemi a singolo processore che multi-processore. I sorgenti configurati sono disponibili nel pacchetto kernel-PAE-devel.
Kernel di virtualizzazione per l'uso con il pacchetto emulatore Xen. I sorgenti configurati sono disponibili nel pacchetto kernel-xen-devel.
E' possibile installare gli headers del kernel per tutti i tipi di kernel allo stesso momento. I files saranno installati nell'albero /usr/src/kernels/
. Usare il seguente comando:version
[-PAE|-xen|-kdump]-arch
/
su -c "yum install kernel{,-PAE,-xen,-kdump}-devel"
Selezionare appropriatamente uno o più di questi tipi, separati da virgola e senza spazi. Immettere la password di root
quando richiesta.
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Il kernel x86 include Kdump |
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Sia i kernel x86_64 che i kernels i686 sono ora relocabili, così non necessitano più di un kernel separato per le funzionalità di kdump. PPC64 richiede ancora l'installazione separata di un kernel kdump. |
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Il kernel predefinito fornisce SMP |
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Non è disponibile un kernel SMP separato per Fedora su i386, x86_64 e ppc64. Il supporto multiprocessore è fornito dal kernel nativo. |
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Supporto kernel PowerPC |
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Non c'è supporto per Xen o kdump per l'architettura PowerPC in Fedora. I PowerPC a 32-bit hanno ancora un kernel SMP separato. |
Fedora 9 non include il pacchetto kernel-source fornito nelle vecchie versioni poiché è necessario il solo pacchetto kernel-devel per compilare moduli esterni. Sono disponibili sorgenti configurati come descritto nella sezione Sezione 9.3, «Tipi di kernel».
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Compilazione del kernel personalizzata |
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Per informazioni sullo sviluppo del kernel e su come lavorare con kernel personalizzati, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/Docs/CustomKernel. |
Fare riferimento a http://kernel.org/pub/linux/docs/lkml/reporting-bugs.html per informazioni sulla segnalazione di errori nel kernel di Linux. E' possibile inoltre utilizzare http://bugzilla.redhat.com per inviare quelle segnalazioni d'errore che sono specifiche per Fedora.
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Ultime note di rilascio sul Web |
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Questa sezione concerne dettagli sui cambiamenti che interessano gli utenti del desktop grafico di Fedora.
Questa versione presenta GNOME 2.22.
Lo splash screen di GNOME è stato disabilitato intenzionalmente. Per abilitarlo , usare gconf-editor od il seguente comando:
gconftool-2 --set /apps/gnome-session/options/show_splash_screen --type bool true
La finestra di dialogo lock screen non è connessa allo screensaver selezionato in questa release. Per abilitarla, usare gconf-editor od il seguente comando:
gconftool-2 --set --type string /apps/gnome-screensaver/lock_dialog_theme "system"
GNOME 2.22 presenta il nuovo Gvfs, un file-system virtuale con back-ends per sftp, ftp, dav, smb, obexftp, ed altri. Il sistema Gvfs è il sostituto/successore di gnome-vfs
.
Gvfs consta di due parti:
GIO, che è una nuova libreria condivisa che è parte di GLib e fornisce le API per gvfs
Gvfs in se, un pacchetto che contiene i back-ends per i vari tipi di file system e protocolli
Il sistema Gvfs esegue un singolo demone principale, gvfsd
, che mantiene traccia dei montaggi gvfs
correnti. La maggior parte dei montaggi sono eseguiti in un processo separato del demone. I clients parlano al montaggio con una combinazione di chiamate DBus (sul bus della sessione ed usando peer-to-peer DBus) ed un protocollo personalizzato per i contenuti dei file.
Qualche tipo di file-system supportato in precedenza da gnome-vfs
potrebbe non essere supportato da gvfs
. Sono in corso lavori per fornire soluzioni complete per tutti questi tipi.
Lo GNOME Display Manager (gdm
) è stato aggiornato all'ultimo codice upstream. PolicyKit può essere usato per controllare lo spegnimento ed il riavvio. Lo strumento di configurazione gdmsetup è impostato per essere sostituito. Nuove caratteristiche sullo schermo di login includono:
effetti grafici più gradevoli
la gestione del risparmio energetico e monitoraggio sullo schermo di login, affinché i laptop possano ibernarsi o spegnersi quando la batteria è scarica
elenco degli utenti più intelligente
selettore della tastiera sullo schermo di login
Per maggiori informazioni su queste caratteristiche:
Questa versione presenta KDE 4.0.2. Poiché i pacchetti kdepim e kdevelop non sono parte di KDE 4.0 e kdewebdev è solo parzialmente disponibile (niente Quanta) in KDE 4.0, sono distribuite le versioni KDE 3.5.9 di questi pacchetti.
KDE 4.0 presenta aggiornamenti ai componenti principali come il port a Qt 4. Viene anche introdotto un certo numero di nuovi frameworks come Phonon, un API multimediale; Solid, un framework di integrazione hardware; Plasma, un desktop riscritto ed un pannello con molti nuovi concetti; ricerca del desktop integrata; il compositing come caratteristica di KWin; ed un nuovissimo stile visuale chiamato Oxygen. KDE 4.0.2 è una versione bugfix della serie KDE 4.0.
Fedora 9 not include il vecchio desktop KDE 3. Include per compatibilità la piattaforma di sviluppo di KDE 3, che può essere utilizzata per sviluppare, compilare, ed eseguire le applicazioni KDE 3 dentro KDE 4 o qualsiasi altro ambiente desktop. Fare riferimento alla sezione Compatibilità con il passato per maggiori dettagli di cosa è incluso.
Poiché networkmanager
non funziona con la versione di NetworkManager disponibile in questa versione, le immagini KDE Live usano nm-applet
da vackage>NetworkManager-gnome
Poiché il window manager nativo KWin, ora opzionalmente, supporta il compositing e gli effetti del desktop, le immagini Live KDE non includono più Compiz/Beryl. Le modalità di compositing/effetti di KWin sono disabilitate per impostazione predefinita, ma possono essere abilitate in systemsettings.
Plasma sostituisce il vecchio Kicker e KDesktop. Plasma gestisce sia il pannello che il desktop, ed è ora possibile porre le stesse applets Plasma (plasmoids) sia sul pannello che sul desktop se l'applet supporta le restrizioni imposte dal pannello.
Il vecchio KDE Control The KDM login manager uses a new theme format. Therefore, KDM themes written for KDE 3 do not work with the KDM in KDE 4. KDM now includes support for theme configuration, thus the external kdmtheme tool is no longer needed.Center (KControl) è stato sostituito da Impostazioni di sistema (systemsettings).
Il gestore del login KDM usa un nuovo formato di temi. Perciò, i temi KDM scritti per KDE 3 non funzionano con KDM in KDE 4. KDM include ora il supporto per la configurazione dei temi, quindi il vecchio strumento kdmtheme non è più necessario.
Tutte le applicazioni indicate in precedenza possono essere trovate nel pacchetto kdebase-workspace.
I pacchetti qt, kdelibs, e kdebase sono ora nella versione KDE 4, rendendo obsoleti i pacchetti qt4, kdelibs4, e kdebase4 nelle precedenti versioni di Fedora.
Le versioni Qt/KDE 3 sono state rinominate qt3, kdelibs3, e kdebase3. Solo Fedora 9 include parti di kdebase3. Fare riferimento alla sezione Compatibilità con il passato per i dettagli.
L'upstream di KDE ha suddiviso il modulo kdebase in tre moduli: kdebase-runtime, kdebase (talvolta chiamato kdebase-apps per distinguerlo dal vecchio monolitico kdebase), e kdebase-workspace. Questa suddivisione è stata riflessa nei pacchetti Fedora.
Fedora 9 aggiunge un pacchetto kdegames3 contenete i giochi non ancora portati in KDE 4.
Dolphin, che è parte di kdebase, sostituisce d3lphin.
Il pacchetto kdebase-workspace include ora il supporto per la configurazione dei temi KDM, rendendo quindi obsoleto kdmtheme.
Okular sostituisce KPDF, KGhostView, e KFax in kdegraphics.
Il pacchetto kaider sostituisce KBabel, che era parte di kdesdk .
Il pacchetto okteta sostituisce KHexEdit, che era parte di kdeutils.
I pacchetti kalgebra e marble sono ora parte di kdeedu.
Il pacchetto ksudoku è ora parte di kdegames.
Il pacchetto gwenview è ora parte di kdegraphics .
I pacchetti kiconedit e kcoloredit, che erano parte di kdegraphics, sono ora pacchetti separati.
Il pacchetto kmid, che era parte di kdemultimedia, è ora un pacchetto separato.
Il Fedora KDE SIG ha deciso di abbandonarei subpacchetti -extras, che contenevano applicazioni instabili o deprecate, poiché queste applicazioni sono state corrette o abbandonate in KDE 4.
Il pacchetto kdeadmin-kpackage è estratto da kdeadmin perchè KPackage ora dipende da smart.
KDE 4 ha abbandonato il modulo kdeaddons. Quindi, non ci sono pacchetti kdeaddons in Fedora 9. L'Atlantik Designer, per l'uso con kdegames3, è ancora disponibile come kdeaddons-atlantikdesigner. Il pacchetto ksig ha ora il proprio pacchetto, e extragear-plasma sostituisce il Kicker addons. I plugins di Konqueror sono stati pacchettizzati separatamente in konq-plugins.
Le caratteristiche Bluetooth in Fedora 9 (http://fedoraproject.org/wiki/Features/BluetoothFedora9) hanno diverse migliorie specifiche per questa versione. Le future generazioni di queste caratteristiche sono coperte dettagliatamente su:
http://fedoraproject.org/wiki/Releases/FeatureBluetooth
L'invio di file verso un dispositivo Bluetooth è ora gestito con il programma bluetooth-sendto dal pacchetto bluez-gnome, che sostituisce gnome-obex-sen. Inviare un file in Nautilus dalla funzione nel menù contestuale con il click del bottone destro.
Ottenere files da un dispositivo Bluetooth device è ora incluso in gnome-user-share,che ha supporto ObexFTP e ObexPush built-in. Condividere files via (supporto ObexFTP), o ottenere files usando ObexPush con .
I files sui dispositivi Bluetooth remoti, possono essere visti direttamente in Nautilus attraverso GVFS, che supporta i dispositivi Bluetooth. La sincronizzazione di un dispositivo Bluetooth con un dispositivo personal information manager (PIM) viene ora effettuato usando gnome-pilot
Il browsing dei dispositivi Bluetooth viene effettuato mediante il click con il bottone destro nel menù contestuale dall'icona Bluetooth sul pannello del desktop.
Le applicazioni che necessitano dell'engine Geckodevono dipendere ora interamente da Firefox. XULRunner è lo sforzo di Mozilla di suddividere l'engine del browser per applicazioni che richiedono solamente quella funzionalità, senza parti di interfaccia utente. Questa suddivisione fornisce più stabilita API/ABI e un ambiente di complilazione più pulito per le applicazioni che usano Gecko. Molte delle applicazioni in Fedora che in precedenza utilizzavano Gecko sono ora compilate con XULRunner.
Per conoscere lo stato attuale, visitare http://fedoraproject.org/wiki/Features/XULRunner. Per aiutare con lo sviluppo, visitare http://fedoraproject.org/wiki/Releases/FeatureXULRunnerAPIChanges.
Per la documentazione upstream completa, fare riferimento a http://developer.mozilla.org/en/docs/XULRunner.
Questa versione di Fedora include la versione 3.0 del popolare navigatore web Firefox. Fare riferimento a http://firefox.com/ per maggiori informazioni su Firefox. Il pacchetto nspluginwrapper è incluso per impostazione predefinita anche sui sistemi a 32-bit poiché separa i plugins per l'esecuzione nei rispettivi spazi di indirizzamento, accrescendo la sicurezza ed affidabilità del navigatore.
Per informazioni su Firefox 3.0 in Fedora, fare riferimento a questa pagina:
http://fedoraproject.org/wiki/Features/Firefox3
Fedora include swfdec e gnash che sono implementazioni libere ed open source di Flash. Incoraggiamo gli utenti a sperimentarli prima di cercare il software plugin Flash proprietario di Adobe.
Gli utenti di Fedora x86_64 debbono installare il pacchetto nspluginwrapper.i386 per abilitare il plugin a 32-bit di Adobe Flash in Firefox x86_64 ed il pacchetto pulseaudio-libs.i386 per abilitare il suono dal plugin.
Creare la directory dei plugin a 32bit di mozilla:
su -c "mkdir -p /usr/lib/mozilla/plugins"
Installare i pacchetti nspluginwrapper.i386, nspluginwrapper.x86_64, e pulseaudio-libs.i386:
su -c "yum install nspluginwrapper.{i386,x86_64} pulseaudio-libs.i386"
Installare flash-plugin come sopra mostrato.
Eseguire mozilla-plugin-config per registrare il plugin flash:
su -c "mozilla-plugin-config -i -g -v"
Chiudere tutte le finestre di Firefox, quindi rilanciare Firefox.
Scrivere about:plugins
nella barra degli URL per accertarsi che il plugin sia caricato.
I PC speaker sono abilitati per impostazione predefinita in Fedora. Se non piace questa impostazione, ci sono due modi per aggiare i suoni:
Ridurre il volume ad un livello accettabile o completamente muti i PC speaker in alsamixer con le impostazioni per .
Disabilitare i PC speaker per l'intero sistema eseguendo i seguenti comandi in una console.
su - modprobe -r pcspkr echo "install pcspkr :" >> /etc/modprobe.conf
La nuova applet orologio nel pannello GNOME è stata espansa per supportare fusi orari internazionali aggiuntivi nel display, ed informazioni metereologiche per ciascun fuso mostrato. Questo lavoro, che ha visto l'unione di intlclock con l'applet orologio di GNOME, fornisce tutte le funzionalità di system-config-date e l'applet meteo. Ulteriori caratteristiche includono: gli utenti possono scegliere locazioni arbitrarie invece dei fusi principali; Migliorie alla UI per nuove e vecchie funczioni; e complete informazioni meteo mostrate in un tool tip.
Per leggere di più su questa caratteristica:
C'è un nuovo back-end predefinito per la correzione grammaticale, hunspell, sia per il desktop GNOME che per KDE, sia per applicazioni quali OpenOffice.org, Firefox, ed altre applicazioni XULRunner-based . Questo back-end comune include un gruppo di dizionari condivisi, multi-lingua per l'uso con hunspell. Questa caratteristica usa un singolo gruppo di dizionari comuni senza riguardi per l'applicazione, dando consistenti suggerimenti sulle parole mal scritte ed utilizzando meno spazio su disco eliminando dizionari duplicati.
I dettagli su questo sforzo sono qui:
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Ultime note di rilascio sul Web |
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Fedora 9 fornisce il supporto base per partizioni di swap e filesystem non-root crittografate. Per usarlo, aggiungere le voci in /etc/crypttab
e referenziare i dispositivi creati in /etc/fstab
.
Una novità in Fedora 9, è che il programma di installazione Anaconda supporta la creazione di file systems crittografati durante l'installazione. Per maggiori informazioni su questo argomento, fare riferimento alla Fedora Installation Guide.
E' ora supportata l'installazione su volumi criptati, incluso il file system root. Non ci sono al momento strumenti di configurazione per aggiungere o rimuovere chiavi dai volumi, od eseguire modifiche sulla crittazione. Fare riferimento a questa pagina delle caratteristiche per maggiori informazioni:
http://fedoraproject.org/wiki/Releases/FeatureEncryptedFilesystems
Per istruzioni complete sull'uso dei file system criptati, fare riferimento a Fedora Encryption and Privacy Guide.
Il nuovo file system ext4 è disponibile in Fedora 9 come anteprima quasi completa. I testers sono incoraggiati a revisionare la documentazione ed a provare l'implementazione di ext4. Quando sarà alla fine integrato, gli utenti non avranno problemi con il nuovo file system, e lo troveranno più grande, migliore, e più veloce.
Anche se un file system ext3 può essere montato come ext4, è pianificato uno strumento di conversione da ext3 a ext4 per convertire le partizioni ext3 su disco nel formato ext4. Per maggiori informazioni su questa caratteristica:
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Gli utenti del modulo mod_dbd
noteranno che il driver DBD apr-util
per PostgreSQL è ora distribuito come modulo separato caricabile dinamicamente. Il modulo driver è ora incluso nel pacchetto apr-util-pgsql. Anche un driver MySQL è ora disponibile, nel pacchetto apr-util-mysql.
SQLAlchemy è stata aggiornata a 0.4.x. Le applicazioni TurboGears sviluppate usando SQLAlchemy per il loro database layer necessiteranno l'aggiornamento degli startup scripts. Invece di:
import pkg_resources pkg_resources.require('TurboGears')
lo script di avvio deve avere:
__requires__ = 'TurboGears[future]' import pkg_resources
Drupal è stato aggiornato dalla serie 5.x alla 6.1. Per ulteriori dettagli, fare riferimento a:
E' necessario ricordare di eseguire il login nel sito come utente admin, e disabilitare qualsiasi modulo di terze parti prima di aggiornare questo pacchetto. Dopo l'aggiornamento del pacchetto:
Copiare /etc/drupal/default/settings.php.rpmsave
in /etc/drupal/default/settings.php
, e ripetere per ogni file settings.php di ogni sito aggiuntivo.
Navigare su http://host/drupal/update.php per eseguire lo script di aggiornamento.
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Questa sezione concerne i servers di posta elettronica o mail transfer agents (MTAs).
Per impostazione predefinita, il mail transport agent (MTA) Sendmail non accetta connessioni di rete da qualsiasi host ad eccezione del computer locale. Per configurare Sendmail come server per altri clients:
Editare /etc/mail/sendmail.mc
cambiando la linea DAEMON_OPTIONS
per ascoltare sui dispositivi di rete, o commentare interamente questa opzione usando il delimitatore di commento dnl
.
Installare il pacchetto sendmail-cf:
yum install sendmail-cf
Rigenerare /etc/mail/sendmail.cf
:
make -C /etc/mail
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Questa sezione riguarda vari strumenti di sviluppo e le loro caratteristiche.
Questa versione di Fedora è stata compilata usando GCC 4.3.0, che è incluso nella distribuzione.
Per maggiori informazioni su GCC 4.3, fare riferimento a:
A partire da gcc-4.1.2-25 e glibc-2.6.90-14, l'opzione -D_FORTIFY_SOURCE=2
protegge non solo il codice C, ma anche il C++. Ci sono stati diversi problemi di sicurezza che sarebbero potuti essere non exploitabili se questo controllo fosse stato adottato prima. Fare riferimento a questo annuncio per maggiori dettagli:
https://www.redhat.com/archives/fedora-devel-announce/2007-September/msg00015.html per maggiori dettagli.
Questa versione di Fedora include Fedora Eclipse, basata su Eclipse SDK versione 3.3.0. E' possibile leggere la pagina "New and Noteworthy" per la serie di versioni 3.3.x disponibile su:
http://download.eclipse.org/eclipse/downloads/drops/R-3.3-2007-06251500/whatsnew/eclipse-news.html
Specifiche note di rilascio per la versione 3.3.0 sono disponibili su:
http://www.eclipse.org/eclipse/development/readme_eclipse_3.3.html
L'Eclipse SDK è anche conosciuto come "the Eclipse Platform", "the Eclipse IDE" ed "Eclipse". L'Eclipse SDK è il fondamento per la versione combinata di ventuno progetti Eclipse sotto l'ombrello della versione combinata Callisto:
Un po di questi progetti Europa sono inclusi in Fedora:
CDT per lo sviluppo C/C++:
GEF, il Graphical Editing Framework:
Mylyn, una UI basata su task per Eclipse, assieme a connettori di task per Bugzilla e Trac.
Altri progetti Eclipse disponibili in Fedora includono:
Subclipse, per l'integrazione del controllo di versione Subversion:
PyDev, per sviluppare in Python:
PHPeclipse, per sviluppare in PHP:
Assistenza per avere più progetti pacchettizzati e testati con GCJ è sempre la benvenuta. Contattare le parti interessate attraverso la fedora-devel-java-list e/o #fedora-java su freenode.
http://www.redhat.com/mailman/listinfo/fedora-devel-java-list/
Fedora include anche plugins e caratteristiche che sono particolarmente utili per gli hackers FLOSS, ChangeLog editing con eclipse-changelog e l'interazione con Bugzilla con eclipse-mylyn-bugzilla. Il nostro pacchetto CDT eclipse-cdt include una versione snapshot di lavoro per integrarsi con lo GNU Autotools.
Le ultime informazioni pertinenti questi progetti possono essere trovate sulla pagina Fedora Eclipse Project:
http://sourceware.org/eclipse/
Fedora Eclipse consente ad utenti non-root
di far uso della funzionalità Update Manager per installare i plugins e le caratteristiche non-pacchettizzate. Tali plugins sono installati nella home directory utente sotto la directory .eclipse
. Si noti, comunque, che questi plugin non hanno bits compilati-GCJ associati e potrebbero perciò essere eseguiti più lentamente di quanto ci si aspetta.
Le JRE libere di Fedora non soddisfano tutti gli utenti, perciò Fedora permette l'installazione di JRE alternative. Esiste una avvertimento, comunque, sull'installazione di JRE proprietarie su macchine a 64-bit.
Le librerie a 64-bit JNI rilasciate per impostazione predefinita sui sistemi x86_64 in Fedora non funzionano su JRE proprietarie a 32-bit. In altre parole, non si deve provare ad eseguire i pacchetti Eclipse Fedora x86_64 su una JRE Sun a 32-bit. Essi falliscono in modi confusi. Si passi ad una JRE proprietaria a 64-bit, o si installi la versione a 32-bit dei pacchetti, se disponibili. Per installare una versione a 32-bit, usare il seguente comando:
yum install <package_name>.i386
Allo stesso modo, le librerie JNI a 32-bit distribuite per impostazione predefinita sui sistemi ppc64 non funzioneranno con una JRE a 64-bit. Per installare la versione a 64-bit, usare il seguente comando:
yum install <package_name>.ppc64
Fedora 9 includes KDE 4.0 (beta) development libraries. The following new packages are provided:
kdelibs4: librerie KDE 4
kdepimlibs: librerie KDE 4 PIM
kdebase4: files di runtime KDE 4 core
Usare questi pacchetti per sviluppare, compilare ed eseguire le applicazioni KDE 4 in KDE 3 o qualsiasi altro ambiente desktop.
Il pacchetto kdebase4 include anche una versione beta del file manager Dolphin come anteprima tecnologica. Come versione beta, ci potrebbero ancora essere alcuni problemi. Se si necessita di una versione stabile di Dolphin, si prega di installare il pacchetto d3lphin, che è basato su KDE 3 e può essere installato tranquillamente assieme a kdebase4.
Questi pacchetti sono disegnati per:
conformarsi con Filesystem Hierarchy Standard (FHS), e
essere completamente sicuri da installare parallelamente con KDE 3, inclusi i pacchetti -devel.
Per poter ottenere questo, gli appartenenti al Fedora KDE SIG fanno 2 cambiamenti ai pacchetti -devel:
I symlinks alle librerie sono installati in /usr/lib/kde4/devel
o /usr/lib64/kde4/devel
, a seconda dell'architettura del sistema.
Gli strumenti kconfig_compiler e makekdewidgets sono stati rinominati rispettivamente kconfig_compiler4 e makekdewidgets4.
Questi cambiamenti dovrebbero essere completamente trasparenti alla vasta maggioranza delle applicazioni di KDE 4 che usano cmake per compilare, poiché FindKDE4Internal.cmake è stato patchato per corrispondere a questi cambiamenti.
Si noti che kdebase4 non include il pacchetto KDE 4 Desktop kdebase-workspace ed i suoi componenti come Plasma e KWin versione 4. Il pacchetto kdebase-workspace è ancora troppo incompleto ed instabile per l'uso quotidiano e potrebbe andare in conflitto con KDE 3.
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Ultime note di rilascio sul Web |
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Questa sezione evidenzia vari aspetti di sicurezza di Fedora.
Fedora continua a migliorare le sue molteplici proattive caratteristiche di sicurezza.
Il pacchetto glibc in Fedora 8 aveva supporto per le passwords che usavano l'hashing SHA256 e SHA512. In precedenza erano disponibili solo DES e MD5. Questi strumenti sono stati estesi in Fedora 9. L'hashing della password che usa le funzioni hash SHA-256 e SHA-512 sono ora supportate.
Per cambiare ad SHA-256 o SHA-512 su un sistema installato, usare authconfig --passalgo=sha256 --update o authconfig --passalgo=sha512 --update. In alternativa, usare lo strumento con GUI authconfig-gtk per configurare il metodo di hashing. Gli accounts esistenti non ne subiranno l'effetto fino al cambio delle rispettive passwords.
SHA-512 è utilizzato per impostazione predefinita sui sistemi installati da zero. Altri algoritmi possono essere configurati solo per le installazioni kickstart, usando le opzioni --passalgo
o --enablemd5
per il comando kickstart auth
. Se l'installazione non usa kickstart, usare authconfig come descritto sopra, quindi cambiare la password dell'utente root, e le passwords per gli altri utenti creati dopo l'installazione.
Nuove opzioni appaiono ora in libuser, pam, e shadow-utils per supportare questi algoritmi di hashing della password. Eseguendo authconfig si configureranno queste opzioni automaticamente, perciò non è necessario modificarle manualmente.
Nuovi valori per l'opzione crypt_style
, e le nuove opzioni hash_rounds_min
e hash_rounds_max
, sono ora supportate nella sezione [defaults]
di /etc/libuser.conf
. Fare riferimento alla pagina man di libuser.conf(5) per ulteriori dettagli.
Nuove opzioni, sha256
, sha512
e rounds
, sono ora supportate dal modulo PAM pam_unix
. Fare riferimento alla pagina man pam_unix(8) per i dettagli.
Nuove opzioni, ENCRYPT_METHOD
, SHA_CRYPT_MIN_ROUNDS
e SHA_CRYPT_MAX_ROUNDS
, sono ora supportate in /etc/login.defs
. Fare riferimento alla pagina man login.defs(5) per i dettagli. Opzioni corrispondenti sono state aggiunte a chpasswd(8) e newusers(8).
Un introduzione generale alle molteplici proattive caratteristiche di sicurezza in Fedora, lo status corrente e le policies, sono disponibili su http://fedoraproject.org/wiki/Security.
Le pagine del progetto SELinux hanno suggerimenti per la risoluzione dei problemi, spiegazioni, e puntatori a documentazione e riferimenti: Alcuni links utili includono i seguenti:
Le nuove pagine del progetto SELinux: http://fedoraproject.org/wiki/SELinux
Suggerimenti per la risoluzione dei problemi: http://fedoraproject.org/wiki/SELinux/Troubleshooting
Frequently Asked Questions: http://docs.fedoraproject.org/selinux-faq/
Elenco dei comandi SELinux: http://fedoraproject.org/wiki/SELinux/Commands
Dettagli sui domini confinati: http://fedoraproject.org/wiki/SELinux/Domains
Free IPA è un installazione amministrata centralmente di identità, policy, ed audit.
Il programma di installazione del server IPA assume la presenza di un sistema relativamente pulito, per installare e configurare diversi servizi:
un istanza Fedora Directory Server
KDC
Apache
ntpd
TurboGears
Diversi sforzi sono stati fatti per essere in grado di tornare alle impostazioni precedenti ma non si è ottenuta garanzia. In modo similare lo strumento ipa-client-install sovrascrive le configurazioni PAM (/etc/pam.conf
) e Kerberos (/etc/krb5.conf
).
IPA non supporta altre istanze del Fedora Directory Server sulla stessa macchina durante l'installazione, anche se ascoltano su porte differenti. Per poter installare IPA, le altre istanze debbono essere rimosse. IPA stesso può gestire la rimozione.
Non c'è attualmente alcun meccanismo di migrazione degli utenti esistenti in un IPA server.
Il server si auto configura per essere un client di se stesso. Se il Directory Server o KDC falliscono l'avvio al boot, si dovrà avviare il sistema in single-user mode per poter risolvere il problema.
Per maggiori informazioni, fare riferimento alla seguente pagina web:
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Ultime note di rilascio sul Web |
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Fedora 9 include OpenJDK 6, un implementazione open source della piattaforma Java, Standard Edition. OpenJDK 6 non è ancora compatibile con Java; ci sono lavori in atto per certificarlo.
Fedora seguirà la branca di Sun OpenJDK 6 stabile.
I pacchetti OpenJDK 6, java-1.6.0-openjdk*
, sostituiscono le loro controparti IcedTea, java-1.7.0-icedtea*
. I pacchetti IcedTea di Fedora 8 seguivano la branca non stabile di OpenJDK 7, mentre i pacchetti java-1.6.0-openjdk*
seguono la branca stabile OpenJDK 6. La decisione di sostituire OpenJDK 6 invece di IcedTea è stata fatta per diverse ragioni:
Sun ha sostituito la maggior parte delle cose di cui IcedTea forniva sostituti liberi da restrizioni.
Il mandato di IcedTea di unirsi il più possibile con OpenJDK, fa si che le differenze fra IcedTea ed OpenJDK diminuiscano nel tempo.
OpenJDK 6 è una branca stabile, mentre OpenJDK 7 è una non stabile, e non ci si aspetta venga rilasciata una versione stabile prima del 2009.
Sun ha licenziato il marchio OpenJDK per l'uso in Fedora.
Distribuendo sia OpenJDK 6 che IcedTea ci sarebbe stata confusione, e si sarebbe accresciuta la dimensione della distribuzione.
IcedTea continua a fornire il supporto autotools ( autoconf , automake , libtool , e così via), un interprete portabile per le architetture PowerPC e PowerPC 64-bit, supporto plugin, supporto Web Start, e le patches per integrare OpenJDK in Fedora. I sorgenti IcedTea sono inclusi nell'SRPM java-1.6.0-openjdk
.
Se IcedTea è già installato, il cambiamento di pacchetto non ha luogo automaticamente. I pacchetti relativi ad IcedTea basati su OpenJDK 7 debbono essere prima rimossi, quindi i nuovi pacchetti OpenJDK 6 installati.
su -c "yum erase java-1.7.0-icedtea{,-plugin}" su -c "yum install java-1.6.0-openjdk{,-plugin}"
Il pacchetto upstream OpenJDK non fornisce un plugin. I pacchetti Fedora OpenJDK includono un adattamento di gcjwebplugin
, che esegue applets non verificate in modo sicuro nel browser web. Il pacchetto del plugin è java-1.6.0-openjdk-plugin
.
L'adattamento gcjwebplugin
non ha supporto per il bytecode-to-JavaScript bridge (LiveConnect). Le applets che si basano su questo bridge non funzioneranno. Supporto sperimentale per LiveConnect esiste nel repositorio IcedTea, ma non è pronto per la distribuzione in Fedora.
L'adattamento gcjwebplugin
non supporta applets firmate. Le applets firmate saranno eseguite in modalità untrusted. Supporto sperimentale per le applets firmate è presente nel repositorio IcedTea, ma non è pronto per la distribuzione in Fedora.
La policy di sicurezza di gcjwebplugin
può essere eccessivamente restrittiva. Per abilitare le applets ristrette, eseguire firefox -g in una finestra terminale per vedere cos'è impedito, quindi garantire il permesso ristretto nel file /usr/lib/jvm/java-1.6.0-openjdk-1.6.0.0/jre/lib/security/java.policy
.
L'upstream OpenJDK non fornisce supporto Web Start. Supporto sperimentale Web Start via NetX è presente nel repositorio IcedTea, ma non è pronto per la distribuzione in Fedora.
Fedora include molti pacchetti derivati dal JPackage Project. Questi pacchetti sono modificati in Fedora per rimuovere le dipendenze da software proprietario e far uso della caratteristica di compilazione di GCJ ahead-of-time. Usare i repositori Fedora per aggiornare questi pacchetti, od il repositorio JPackage per quei pacchetti non forniti da Fedora. Fare riferimento al sito web di JPackage per maggiori informazioni sul progetto ed il software che fornisce.
Un incompatibilità fra Fedora e jpackage-utils di JPackage, che preveniva la sua installazione su Fedora, è stata risolta in questa versione.
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Mescolare pacchetti di Fedora e JPackage |
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Verificare la compatibilità dei pacchetti prima di installare software dai repositori Fedora e JPackage sullo stesso sistema. Pacchetti incompatibili possono causare problemi complessi. |
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Fedora 9 presenta il sistema di inizializzazione Upstart. Tutti gli init scripts di System V saranno eseguiti egregiamente in modalità compatibile. Comunque, gli utenti che hanno fatto personalizzazioni ai proprio file /etc/inittab
dovranno portare queste modifiche ad upstart. Per informazioni sulla scrittura di scripts per upstart, fare riferimento alla Upstart Getting Started Guide.
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Fedora include applicazioni per funzioni multimediali assortite, incluso ascolto, registrazione, ed editing. Pacchetti aggiuntivi sono disponibili attraverso il repositorio Fedora Package Collection. Per informazioni aggiuntive sul multimedia in Fedora, fare riferimento alla sezione Multimedia del sito web del Fedora Project su http://fedoraproject.org/wiki/Multimedia.
L'installazione predefinita di Fedora include Rhythmbox e Totem per l'ascolto dei media. I repositori Fedora includono molti altri popolari pacchetti come XMMS ed amaroK di KDE. Sia GNOME che KDE posseggono una selezione di lettori che possono essere usati con una varietà di formati. Programmi aggiuntivi sono disponibili da terze parti per gestire altri formati.
Fedora include il supporto completo per il formato di contenitore di media Ogg, dell'audio Vorbis, Theora video, Speex audio, e formati audio lossless FLAC. Questi formati liberamente distribuibili non sono ostacolati da brevetti o restrizioni di licenze. Questi forniscono potenti e flessibili alternative ai più popolari formati ristretti. Il Fedora Project incoraggia l'uso di formati open source al posto di quelli ristretti. Per maggiori informazioni su questi formati e su come usarli, fare riferimento al sito web della Xiph.Org Foundation su http://www.xiph.org/.
Fedora non può includere il supporto per il playback o la registrazione degli MP3 o DVD video. I formati MP3 sono brevettati, ed i proprietari non hanno fornito le necessarie licenze. I formati DVD sono brevettati ed equipaggiati con uno schema crittografico. I proprietari dei brevetti non hanno fornito le licenze necessarie, ed il codice necessario a decifrare i dischi crittografati CSS potrebbe violare il Digital Millennium Copyright Act, una legge sul copyright degli Stati Uniti. Fedora esclude anche diverse applicazioni multimediali a causa di brevetti o restrizioni sulla licenza, inclusi il Flash Player di Adobe ed il Real Player di Real Media. Per maggiori informazioni su questo soggetto, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/ForbiddenItems.
Anche se possono essere disponibili altre opzioni MP3 per Fedora, Fluendo ora offre un plugin MP3 per GStreamer che è licenziato in modo appropriato per gli utenti finali. Questo plugin abilita il supporto MP3 nelle applicazioni che usano il framework GStreamer come backend. Non è possibile distribuire questo plugin con Fedora per motivi di licenza, ma esso offre una nuova soluzione per un vecchio problema. Per maggiori informazioni, fare riferimento alle pagine Installare il Plug-in MP3 Fluendo o Installare l'MP3 Plug-in con Codeina.
I repositori Fedora includono una varietà di strumenti per gestire facilmente e masterizzare CD e DVD. Gli utenti GNOME possono masterizzare direttamente dal file manager Nautilus. Anche i repositori software Fedora contengono software aggiuntivo per questi compiti, come brasero , gnomebaker, o k3b. Strumenti da console includono wodim, readom, genisoimage, ed altre popolari applicazioni.
E' possibile usare Fedora per creare ed eseguire screencasts, che sono sessioni desktop registrate, utilizzando tecnologie aperte. Fedora include istanbul, che crea screencasts usando il formato video Theora e 'byzanz', che crea screencasts come file GIF animati. Questi video possono essere visualizzati usando uno dei diversi lettori inclusi in Fedora. Questo è il modo preferibile di inviare screencasts al Fedora Project sia per gli sviluppatori che per gli utenti finali. Per istruzioni più comprensibili, fare riferimento alla pagina ScreenCasting.
Molti dei lettori multimediali in Fedora possono usare plugins per aggiungere il supporto di altri formati multimediali e sistemi di output sonoro. Alcuni usano potenti backends come il pacchetto gstreamer, per gestire il supporto dei formati dei media e l'output sonoro. Fedora offre pacchetti di plugin per questi backends e per applicazioni individuali, e terze parti possono offrire plugins aggiuntivi per aggiungere ulteriori capacità.
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Fedora fornisce una selezione di giochi che riguardano una varietà di generi. Gli utenti possono installare un piccolo pacchetto di giochi per GNOME (chiamato gnome-games) e KDE (kdegames). Nei repositori, sono anche disponibili giochi aggiuntivi che spaziano nei maggiori generi.
Il sito web del Fedora Project presenta una sezione dedicata ai giochi che mostra i dettagli di molti dei giochi disponibili, incluse anteprime, ed istruzioni per l'installazione. Per maggiori informazioni fare riferimento a:
http://fedoraproject.org/wiki/Games
Per un elenco degli altri giochi disponibili all'installazione, selezionare
→ , o mediante la linea di comando:yum groupinfo "Games and Entertainment"
Per ottenere aiuto per usare yum per installare i pacchetti di giochi assortiti, fare riferimento alla guida disponibile su
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La virtualizzazione in Fedora 9 include i principali cambiamenti, e nuove caratteristiche, che continuano a supportare le piattaforme Xen e KVM.
In precedenza, il kernel Xen era creato da un forward-porting di parti di Xen dal kernel 2.6.18 nel kernel attuale Fedora. Questo compito era arduo ed estremamente laborioso, ed ha portato ai kernel Xen che per diverse versioni sono stati dietro il bare-metal kernel. L'inclusione di paravirt ops ora rende questo processo non più necessario. Una volta che paravirt ops è integrato nell'upstream, Xen non richiederà più un kernel separato.
I guests pienamente virtualizzati ora hanno 3 possibili metodi di installazione:
Avvio PXE dalla rete.
CDROM drive / immagine ISO locale.
Installazione dalla rete da un albero di distribuzione servito via FTP/HTTP/NFS.
Quest'ultimo permette installazioni automatizzate attraverso l'uso di files kickstart. Ciò porta la parità fra guests Xen HVM e KVM in termini di metodi di installazione.
Per ulteriori informazioni, fare riferimento a: http://fedoraproject.org/wiki/Features/XenFullvirtKernelBoot.
In precedenza, Fedora introdusse la capacità di gestire i domini guest esistenti remotamente usando libvirt. Non era possibile creare nuovi guests a causa della mancata capacità di gestire lo storage. In Fedora 9, la nuova gestione dello storage può creare e cancellare volumi da un host remoto usando libvirt.
In precedenza, l'applicazione virt-manager era eseguita come root per gestire un ipervisore locale, ed usava consolehelper per autenticarsi da una sessione desktop. Eseguire applicazioni GTK come root non è buona norma. L'integrazione PolicyKit ora permette di eseguire virt-manager come utente normale.
In precedenza, Fedora ha introdotto il supporto per l'amministrazione remota sicura usando TLS/SSL, ed i certificati x509. Fedora 9 migliora le capacità di amministrazione remota aggiungendo il supporto per l'autenticazione da un database di password, controller di dominio Kerberos, o sistema di autenticazione che usi PAM. Questa caratteristica si applica a tutti gli strumenti che usano libvirt.
Fedora include anche i seguenti miglioramenti sulla virtualizzazione:
un nuovo strumento P2V, distribuito come Live CD, per convertire un installazione bare-metal in guest virtuale
un nuovo strumento, xenner, per eseguire i kernel Xen-paravirtualizzati su KVM
driver-paravirtualizzati di storage e di rete per guests KVM
pieno supporto per il monitoraggio della rete e statistiche di blocco di QEMU and KVM in libvirt e virt-top, portando la parità nel monitoraggio statistico, in precedenza disponibile solo per i guests Xen
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Questa sezione contiene informazioni relative all'implementazione del sistema X.org, distribuito con Fedora.
Fedora 9 presenta un numero di cambiamenti disegnati per rendere più veloce l'avvio e lo spegnimento di X e fare altri miglioramenti. Tutti i dettagli del progetto sono disponibili su questa pagina delle caratteristiche:
Il server X, X.org 1.4.99 è stato modificato per determinare automaticamente e configurare gran parte dell'hardware, eliminando la necessità di modificare il file di configurazione /etc/X11/xorg.conf
. Il solo hardware configurato per impostazione predefinita nel file xorg.conf
scritto da Anaconda è:
il driver grafico, e
la mappa della tastiera
Tutti gli altri hardware, come i monitor (sia LCD che CRT), mouse USB, e touchpad, saranno rilevati e configurati automaticamente.
Il server X server interroga il monitor collegato per ottenere le gamme di risoluzioni supportate, e tenta di agganciare la più elevata disponibile con il corretto aspect ratio per il display. Impostare la risoluzione preferita in
→ → , e l'impostazione predefinita per il sistema in → → .Se il file di configurazione /etc/X11/xorg.conf
non è presente, X determinerà automaticamente anche il driver appropriato, ed assumerà un profilo di tastiera 105-key US.
Fedora 9 contiene due drivers per i controllers grafici integrati Intel:
Il driver predefinito i810
, che possiede il supporto per i chipsets grafici Intel fino ad includere l'i945 e l'i965.
Il driver sperimentale intel
, che contiene il supporto per i chipsets grafici Intel fino ad includere l'i945.
Il driver i810
è limitato alle risoluzioni disponibili nel BIOS. Per supportare risoluzioni non-standard, come quelle utilizzate in certi schermi widescreen, usare il driver intel
. E' possibile cambiare driver eseguendo il comando system-config-display, che è anche disponibile nel menù sotto → → .
Sono benvenuti suggerimenti sul driver sperimentale intel
. Si prega di inviare segnalazioni dei successi in Bugzilla, allegando l'output completo di lspci -vn della macchina in uso. Inviando segnalazioni di successo, vari chipsets potrebbero passare all'utilizzo del driver intel
per impostazione predefinita.
Fare riferimento alla pagina Xorg third-party drivers per le linee guida dettagliate sull'uso di driver video di terze parti.
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Ultime note di rilascio sul Web |
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Fedora ora fornisce MySQL 5.0.51.a. Per un elenco delle migliorie fornite da questa versione, fare riferimento a http://dev.mysql.com/doc/refman/5.0/en/mysql-nutshell.html.
Per maggiori informazioni sull'aggiornamento dei database dalle versioni precedenti di MySQL, fare riferimento al sito web di MySQL su http://dev.mysql.com/doc/refman/5.0/en/upgrade.html.
Il driver MySQL DBD è stato doppiamente licenziato ed i problemi di licenza relativi sono stati risolti (https://bugzilla.redhat.com/bugzilla/show_bug.cgi?id=222237). Il risultante pacchetto apr-util-mysql è ora incluso nei repositori software di Fedora.
Questa versione di Fedora include PostgreSQL 8.3.0. Per maggiori informazioni su questa nuova versione, fare riferimento a http://www.postgresql.org/docs/8.3/static/release-8-3.html.
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Aggiornare i databases |
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Prima di aggiornare un sistema Fedora esistente con un database PostgreSQL, potrebbe essere necessario seguire la procedura descritta su http://www.postgresql.org/docs/8.3/interactive/install-upgrading.html.Altrimenti i dati potrebbero essere non accessibili dalla nuova versione di PostgreSQL. |
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Questa sezione include informazioni relative al supporto dei linguaggi sotto Fedora.
La localizzazione (traduzione) di Fedora è coordinata dal Fedora Localization Project.
L'internazionalizzazione di Fedora è mantenuta dal Fedora I18n Project.
Fedora presenta una certa varietà di software che è tradotta in molti linguaggi. Per un elenco dei linguaggi fare riferimento alle statistiche di traduzione per Anaconda, che è uno degli applicativi software principali in Fedora.
Per installare il supporto a linguaggi aggiuntivi dal gruppo Linguaggi, usare → , od eseguire questo comando:
su -c "yum groupinstall linguaggio
-support"
Nel comando precedente, language
è uno fra assamese
, bengalese
, cinese
, gujarati
, hindi
, giapponese
, kannada
, coreano
, malayalam
, marathi
, oriya
, punjabi
, sinhala
, tamil
, thailandese
, o telegu
.
Gli utenti di SCIM che hanno eseguito l'aggiornamento di Fedora da versioni precedenti, debbono urgentemente eseguire l'installazione di scim-bridge-gtk. Questa applicazione lavora meglio con applicazioni di terze parti in C++ linkate con versioni precedenti di libstdc++.
Per aggiungere il supporto di SCIM ad un particolare linguaggio, installare scim-lang-LANG
, dove LANG
è uno fra assamese
, bengali
, cinese
, dhivehi
, farsi
, gujarati
, hindi
, giapponese
, kannada
, coreano
, latin
, malayalam
, marathi
, oriya
, punjabi
, sinhalese
, tamil
, telugu
, thailandese
, o tibetano
.
Transifex è lo strumento online di Fedora per facilitare la contribuzione di traduzioni ai progetti ospitati fra i più remoti e disparati sistemi di controllo della versione. Molti dei pacchetti principali usano Transifex per ricevere le traduzioni da numerosi contributori.
Attraverso una combinazione di nuovi strumenti web, una crescente comunità, e processi migliori, i traduttori possono ora contribuire direttamente ad ogni progetto principale attraverso un interfaccia Web orientata ai traduttori. Gli sviluppatori di progetti senza comunità di traduttori esistenti possono facilmente aggiungersi a quella stabile dei traduttori di Fedora. Di contro, i traduttori possono raggiungere numerosi progetti correlati a Fedora per contribuire facilmente alle traduzioni.
I fonts per tutti i linguaggi disponibili sono installati per impostazione predefinita sul desktop per dare una buona copertura base di linguaggio. dejavu-fonts sostituisce dejavu-lgc-fonts come font di sistema predefinito.
E' stato aggiunto il pacchetto wqy-zenkai-fonts.
E' stato aggiunto il pacchetto samyak-fonts.
E' stato aggiunto il pacchetto sarai-fonts.
VLGothic-fonts è il nuovo font predefinito per il giapponese in Fedora 9. Adesso ha un subpackage VLGothic-fonts-proportional per la sua versione proporzionale.
E' stato aggiunto il pacchetto madan-fonts.
E' stato aggiunto il pacchetto thaifonts-scalable rendendo le fonts Thai TrueType disponibili in Fedora.
Ora è possibile avviare e fermare i metodi di input nelle applicazioni GTK durante l'esecuzione grazie al nuovo imsettings framework. La variabile ambiente GTK_IM_MODULE
non è più necessaria per impostazione predefinita ma può ancora essere utilizzata per prevaricare l'imsettings.
Con il nuovo imsettings framework, im-chooser può ora avviare e fermare l'uso dei metodi di input dinamicamente sul desktop GNOME.
I metodi di input partono per impostazione predefinita sui desktop che sono eseguiti in una localizzazione asiatica. L'elenco corrente è: as
, bn
, gu
, hi
, ja
, kn
, ko
, ml
, mr
, ne
, or
, pa
, si
, ta
, te
, th
, ur
, vi
, zh
. Usare im-chooser via → → → per abilitare o disabilitare l'uso del metodo di input nel desktop.
Attualmente QT 4 non supporta ancora immodules tranne XIM.
SCIM ha ora tasti di scelta rapida solo per i linguaggi asiatici come riportato nella seguente tabella:
Linguaggio |
Chiavi di azione |
Cinese |
|
Indiano |
|
Giapponese |
|
Coreano |
|
Tabella 1. Tasti di scelta rapida
Questa versione aggiunge il pacchetto scim-python, che permette la scrittura di Input Method Engines per SCIM in python.
Il pacchetto scim-python include anche un subpackage scim-python-pinyin che fornisce i metodi di input PinYin e ShuangPin per un input migliorato per il cinese semplificato. Il metodo di input PinYin sostituisce scim-pinyin come metodo di input predefinito per il cinese semplificato. Il pacchetto scim-python-xingma fornisce un certo numero di tavole per altri metodi di input cinesi.
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Fedora include diverse librerie e software di sistema per la compatibilità con i vecchi software. Questi software sono parte del gruppo Legacy Software Development (Sviluppo del software antiquato) che per impostazione predefinita non è installato. Gli utenti che necessitano di queste funzionalità possono selezionare questo gruppo durante l'installazione o dopo che il processo d'installazione è stato completato. Per installare il gruppo di pacchetti su un sistema Fedora, si usi → o si immetta il seguente comando in una finestra terminale:
su -c "yum groupinstall 'Legacy Software Development'"
Immettere la password di root
quando richiesta.
Il pacchetto compat-gcc-34 è stato incluso in questa versione per ragioni di compatibilità:
https://www.redhat.com/archives/fedora-devel-list/2006-August/msg00409.html
Fedora ora presenta KDE 4.0, e non offre più KDE 3 come ambiente desktop completo. Fedora fornisce i seguenti pacchetti di librerie KDE 3.5 per eseguire e compilare moltissime applicazioni KDE 3:
qt3, qt3-devel (ed altri pacchetti qt3-*): Qt 3.3.8b
kdelibs3, kdelibs3-devel: librerie KDE 3
kdebase3, kdebase3-devel: files principali KDE 3 necessari per alcune applicazioni
Inoltre, Fedora offre un pacchetto kdegames3 che include giochi non ancora portati a KDE 4, ed una versione KDE 3 di libkdegames richiesta da alcuni giochi KDE 3 di terze parti.
Inoltre, il pacchetto KDE 4 kdebase-runtime, che fornisce khelpcenter, imposta anche khelpcenter come servizio per le applicazioni KDE 3, affinché l'aiuto nelle applicazioni KDE 3 possa funzionare. La versione KDE 3 di khelpcenter non è più fornita, e viene utilizzata invece la versione KDE 4.
Questi pacchetti sono disegnati per:
conformarsi con Filesystem Hierarchy Standard (FHS), e
essere completamente sicuri da installare parallelamente con KDE 4, inclusi i pacchetti -devel.
Per poter ottenere questo obbiettivo, i componenti del Fedora KDE SIG hanno fatto 2 cambiamenti ai pacchetti KDE4 -devel:
I symlinks alle librerie sono installati in /usr/lib/kde4/devel
o /usr/lib64/kde4/devel
, a seconda dell'architettura del sistema.
Gli strumenti kconfig_compiler e makekdewidgets sono stati rinominati rispettivamente kconfig_compiler4 e makekdewidgets4.
Questi cambiamenti dovranno essere completamente trasparenti alla maggior parte delle applicazioni di KDE 4 che usano cmake per compilare, poiché FindKDE4Internal.cmake
è stato patchato per far andare queste modifiche. Il KDE SIG ha fatto questi cambiamenti a KDE 4 kdelibs-devel invece di kdelibs3-devel perché KDE 4 salva queste posizioni in un luogo centralizzato, mentre le applicazioni KDE 3 di solito contengono copie hardcoded dei percorsi di ricerca delle librerie e nomi degli eseguibili.
Notare che kdebase3 non include quanto segue:
Un desktop KDE 3 completo (workspace) che può essere usato al posto di KDE 4; in particolare, le versioni KDE 3 di KWin, KDesktop, Kicker, KSplash e KControl non sono incluse.
Le versioni KDE 3 delle applicazioni kdebase come Konqueror e KWrite, che sono ridondanti con le versioni KDE 4 e vanno in conflitto con loro.
La libreria libkdecorations richiesta per le decorazioni di finestra KWin 3, poiché queste decorazioni di finestra non possono essere utilizzate nella versione KDE 4 di KWin.
La libreria libkickermain necessaria ad alcune applets di Kicker, poiché non c'è Kicker in Fedora 9 quindi queste applets di Kicker non possono essere utilizzate.
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Lo sviluppo verso le vecchie API è scoraggiato |
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Come per qualsiasi libreria di compatibilità col passato, sviluppare nuovo software sulle vecchie API è scoraggiato. |
Per un elenco dei pacchetti che sono stati aggiornati dalla versione precedente, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/Docs/Beats/PackageChanges/UpdatedPackages. E' inoltre possibile trovare una comparazione dei maggiori pacchetti fra tutte le versioni di Fedora su http://distrowatch.com/fedora.
L'obbiettivo del progetto Fedora è di lavorare con la comunità Linux per creare un sistema operativo completo, general-purpose esclusivamente da software open source. Il Fedora Project è guidato dagli individui che vi contribuiscono. Come tester, sviluppatore, documentatore, o traduttore, potete fare la differenza. Fare riferimento a http://fedoraproject.org/join-fedora.html per i dettagli. Per informazioni sui canali di comunicazione per gli utenti Fedora ed i contributori, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/it_IT/Communicate.
Il Fedora Project è guidato dagli individui che contribuiscono ad esso. Come tester, sviluppatore, documentatore o traduttore, potete fare la differenza. Vedere http://fedoraproject.org/wiki/Join per i dettagli. Per informazioni sui canali di comunicazione per gli utenti Fedora ed i contributori, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/it_IT/Communicate.
Oltre al sito, sono disponibili le seguenti mailing lists:
fedora-list@redhat.com, per gli utenti delle versioni Fedora
fedora-test-list@redhat.com, per i testers delle versioni test di Fedora
fedora-devel-list@redhat.com, per gli sviluppatori, sviluppatori, sviluppatori
fedora-docs-list@redhat.com, per i partecipanti al Documentation Project
Per sottoscrivere una di queste liste, spedire un email con la parola "subscribe" nel soggetto a <listname>-request
, dove <listname>
è uno dei sopraelencati nomi di liste. In alternativa, è possibile sottoscriversi alle Fedora mailing lists attraverso l'interfaccia web su http://www.redhat.com/mailman/listinfo/.
Il Fedora Project include anche diversi canali IRC (Internet Relay Chat). IRC è una forma di comunicazione real-time, basata su testo, simile alla Messaggistica Istantanea. Con essa, è possibile avere conversazioni con più persone contemporaneamente in un canale aperto o chattare privatamente con qualcuno uno-a-uno. Per parlare ad altri partecipanti del Fedora Project via IRC, si deve accedere alla rete IRC Freenode. Fare riferimento al sito web Freenode su http://www.freenode.net/ per maggiori informazioni.
I partecipanti del Fedora Project frequentano il canale #fedora sulla rete Freenode, mentre gli sviluppatori del Fedora Project si possono spesso trovare sul canale #fedora-devel. Alcuni dei progetti più grandi possono anche avere i propri canali; queste informazioni si possono trovare sulle pagine web per il progetto, e su http://fedoraproject.org/wiki/it_IT/Communicate.
Per poter parlare sul canale #fedora, si dovrà registrare un nickname o nick. Si riceveranno istruzioni digitando /join al canale.
![]() |
Canali IRC |
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Il Fedora Project e Red Hat non hanno controllo sui canali IRC del Fedora Project o sui loro contenuti. |
Per come intendiamo il termine, colophon significa:
un modo per riconoscere i contributori e nel contempo attribuire le responsabilità, e
spiegare gli strumenti ed i metodi di produzione.
Amanpreet Singh Alam (traduttore - Punjabi)
Andrew Martynov (traduttore - Russo)
Andrew Overholt(beat contributor)
Anthony Green (beat writer)
Brandon Holbrook (beat contributor)
Bob Jensen (beat writer)
Chris Lennert (beat writer)
Clint Savage (editor)
Dave Malcolm (beat writer)
David Eisenstein (beat writer)
David Woodhouse (beat writer)
Deepak Bhole (beat contributor)
Diego Burigo Zacarao (traduttore - Brasiliano Portoghese)
Dimitris Glezos (traduttore - Greco, strumenti)
Domingo Becker (traduttore - Spagnolo)
Fabian Affolter (translator - German)
Francesco Tombolini (traduttore - Italiano)
Gavin Henry (beat writer)
Hugo Cisneiros (traduttore - Brasiliano Portoghese)
Igor Miletic (traduttore - Serbo)
Jeff Johnston (beat contributor)
Jens Petersen (beat writer)
Jesse Keating (beat contributor)
Joe Orton (beat writer)
Jose Nuno Coelho Pires (traduttore - Portuguese)
Josh Bressers (beat writer)
Karsten Wade (beat writer, editore, co-publisher)
Kyu Lee (beat contributor)
Lenka Celkova (translator - Slovak)
Licio Fonseca (traduttore - Brasiliano Portoghese)
Luya Tshimbalanga (beat writer)
Magnus Larsson (traduttore - Swedish)
Marc Wiriadisastra (writer, editor)
Marek Mahut (traduttore - Slovak)
Martin Ball (beat writer)
Maxim Dziumanenko (traduttore - Ukrainian)
Murray McCallister (beat writer, editor)
Nikos Charonitakis (traduttore - Greek)
Orion Poplawski (beat contributor)
Patrick Barnes (beat writer, editor)
Paul W. Frields (tools, editor)
Pawel Sadowski (traduttore - Polish)
Patrick Ernzer (beat contributor)
Piotr Drag (traduttore - Polish)
Rahul Sundaram (beat writer, editor)
Sam Folk-Williams (beat writer)
Sekine Tatsuo (traduttore - Japanese)
Simos Xenitellis (traduttore - Greek)
Steve Dickson (beat writer)
Teta Bilianou (traduttore - Greek)
ThomasCanniot (traduttore - French)
Thomas Gier (traduttore - German)
Thomas Graf (beat writer)
Tommy Reynolds (tools)
Valnir Ferreira Jr. (traduttore - Brazilian Portuguese)
Ville-Pekka Vainio (traduttore - Finnish)
Will Woods (beat contributor)
Yoshinari Takaoka (traduttore, tools)
Yuan Yijun (traduttore - Simplified Chinese)
Zhang Yang (traduttore - simplified Chinese)
... e molti altri traduttori. Fare riferimento alla versione web di queste note per l'aggiunta dopo il rilascio:
Gli scrittori dei pezzi producono le note di rilascio direttamente sulla Wiki del Fedora Project. Loro collaborano con altri esperti del settore durante la fase di test release di Fedora per spiegare i cambiamenti più importanti e le migliorie. La squadra editoriale assicura la consistenza e la qualità dei pezzi ultimati, e porta il materiale Wiki in DocBook XML in un repositorio di controllo delle revisioni. A questo punto, la squadra dei traduttori produce le versioni per gli altri linguaggi delle note di rilascio, che quindi diventano disponibili al publico di massa come parte di Fedora. La squadra di pubblicazione inoltre le rende, con le successive correzioni, disponibili via Web.