Version 7.0.1 (2007-05-31)
Copyright © 2007 Red Hat, Inc. ed altri
Questo documento è rilasciato sotto i termini della Open Publication License. Per maggiori dettagli, leggi le note legali complete su Sezione 3, «Legal Notice».
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Ultime note di rilascio sul web |
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Queste note di rilascio possono essere state aggiornate. Visita http://docs.fedoraproject.org/release-notes/ per vedere le ultime note di rilascio per Fedora Core. |
Diario delle Revisioni | ||
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Revisione 7.0.1 | 2007-05-31 | |
Aggiornamento zero-giorni | ||
Revisione 7.0.0 | 2007-04-20 | |
Nova versione finale |
Il Fedora Project è un progetto open source sponsorizzato da Red Hat e supportato dalla comunità. Il suo obbiettivo è il rapido progresso di software e contenuti liberi ed open source. Il Fedora Project fa uso di forums pubblici, processi aperti, innovazione rapida, meritocrazia, e trasparenza nel conseguire il miglior sistema operativo e piattaforma che il software libero ed open source possano fornire.
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Ultime note di rilascio sul Web |
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Queste note di rilascio potrebbero essere state aggiornate. Visitare http://docs.fedoraproject.org/release-notes/ per vedere le ultime release notes per Fedora. |
E' possibile aiutare la comunità del Fedora Project a continuare a migliorare Fedora se si inviano segnalazioni d'errore e richieste di implementazione. Fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/BugsAndFeatureRequests per maggiori informazioni sugli errori. Grazie per la partecipazione.
Per trovare ulteriori informazioni generali su Fedora, fare riferimento alle seguenti pagine web:
Anteprima di Fedora (http://fedoraproject.org/wiki/it_IT/Overview)
Fedora FAQ (http://fedoraproject.org/wiki/FAQ)
Aiuto e discussioni (http://fedoraproject.org/wiki/it_IT/Communicate)
Partecipa al Fedora Project (http://fedoraproject.org/wiki/Join)
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Links ai documenti |
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Molti links potrebbero non funzionare propriamente dall'ambiente di installazione, a causa di restrizioni di risorse. Le release notes sono anche disponibili post-installazione come parte della pagina predefinita del navigatore Web. Se si è connessi ad internet, usare questi links per trovare altre utili informazioni su Fedora e la comunità che la crea e la supporta. |
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Ultime note di rilascio sul Web |
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Si potrà trovare un anteprima con immagini e video di questa nuova entusiasmante versione su http://fedoraproject.org/wiki/Tours/Fedora7.
Questa versione include nuove significative versioni di molti prodotti chiave e tecnologie. Le seguenti sezioni forniscono una breve panoramica dei principali cambiamenti dall'ultima versione di Fedora.
Per la prima volta, Fedora include varie differenti spins, che sono varianti di Fedora create con uno specifico gruppo di pacchetti software. Ciascuna spin possiede una combinazione di software adatta alle esigenze di uno specifico tipo di utente finale. Oltre ad una piccolissima immagine boot.iso per l'installazione via rete, gli utenti hanno le seguenti scelte:
Immagini Live CD avviabili con gli ambienti desktop basati su GNOME e KDE che possono essere installati su disco rigido. Queste spins sono intese per gli utenti desktop che preferiscono un installazione a disco singolo e per condividere Fedora con amici, familiari, e colleghi.
Un immagine regolare per gli utenti desktops, workstations e server. Questa spin fornisce un buon metodo di aggiornamento ed ambienti simili per gli utenti delle precedenti versioni di Fedora.
Questa versione presenta GNOME 2.18 e KDE 3.5.6.
Il cambio veloce di utenza è ben integrato in questa versione. Gli sviluppatori hanno abilitato questa caratteristica attraverso un estensivo lavoro di sviluppo su ConsoleKit e la piena integrazione nella distribuzione.
Gli schermi video possono essere attaccati a caldo e funzioneranno automaticamente, grazie all'inclusione del server Xorg 1.3.
Questa versione fornisce un certo numero di pacchetti firmware per il networking wireless avanzato. NetworkManager presenta un interfaccia grafica che permette all'utente di cambiare velocemente fra reti wireless e wired per accrescere la mobilità. NetworkManager è installato per impostazione predefinita nei Live CD sia GNOME che KDE.
Fedora 7 include un nuovo tema "Flying High", che è parte di un continuo sforzo di squadra della comunità e del Fedora Artwork Project:
Firefox 2 include una serie di nuove caratteristiche incluso un verificatore ortografico, protezione interna anti phishing, e l'abilità di riesumare le sessioni di navigazione.
Il supporto I18N è notevolmente migliorato dalla presenza del metodo di input SCIM, che ora funziona automaticamente dopo l'installazione senza alcuna configurazione. SCIM può gestire quasi ogni alfabeto/gruppo di caratteri si usi. Fedora è ora più accessibile ad un audience più vasta per l'inclusione predefinita di un numero di pacchetti di linguaggio e metodi di input nel Live CD basato su GNOME.
Un nuovo comprensibile strumento di amministrazione grafica per SELinux, system-config-selinux è disponibile per impostazione predefinita in questa versione. Le impostazioni booleane di SELinux sono state rimosse dallo strumento system-config-securitylevel ed aggiunte a questo nuovo strumento.
Lo strumento di ricognizione dei problemi per SELinux setroubleshoot
è abilitato per impostazione predefinita in questa versione. Questo strumento fornisce notifiche ed informazioni dettagliate agli utenti desktop su ogni diniego d'accesso della policy di SELinux, assieme a suggerimenti su come gestirli.
Questa versione presenta l'integrazione di un nuovo stack FireWire nel kernel per una più robusta gestione delle periferiche.
Fedora ora include un migliorato sistema di gestione del risparmio energetico attraverso l'implementazione di ticks dinamici nel kernel.
Questa versione consolida parzialmente i dizionari utilizzati dalle applicazioni desktop, fornendo un esperienza desktop consistente e contemporaneamente risparmiando risorse.
Fedora ora integra il driver sperimentale nouveau all'interno di Xorg ed il kernel. Il driver nouveau punta a fornire drivers 3D liberi ed open source driver per le schede video nVidia. Agli utenti finali sono richiesti suggerimenti su questa caratteristica per i sviluppatori del progetto, per conseguire l'obbiettivo di avere driver 3D predefiniti pienamente funzionali.
In questa versione, le prestazioni di yum, Pirut, e Pup sono state significativamente migliorate.
Questa versione integra la tecnologia Kernel-based Virtual Machine (KVM) con lo strumento grafico Fedora virt-manager ed a linea di comando virsh. KVM fornisce una soluzione di virtualizzazione con accelerazione hardware, e gli utenti in questa versione hanno scelta fra KVM e Xen, oltre che Qemu.
In questa versione, tutte le partizioni del disco rigido seguono una convenzione di nome /dev/sd*
a causa di una nuova interfaccia driver nel kernel libata. Il programma d'installazione Anaconda facilita la transizione per l'aggiornamento di versione.
Lo stack wireless mac80211
(formalmente chiamato Devicescape) è stato integrato con il kernel.
Smolt, uno strumento opt-in che spedisce informazioni di profilo hardware anonime al Fedora Project, è integrato con firstboot nel programma d'installazione. Tutti i dati sono disponibili nella homepage di Smolt. Queste informazioni di profilo sono usate per ottenere cooperazione dai venditori nel migliorare l'esperienza hardware degli utenti finali, e rendere prioritario lo sviluppo e l'assicurazione della qualità sull'hardware usato comunemente.
Il repositorio base del Fedora Directory Server è ora parte del repositorio software Fedora. La console grafica ed i server di amministrazione sono disponibili sul sito web e ne è pianificata l'inclusione nel repositorio dopo un processo di revisione.
Python 2.5 è incluso in questa versione, e tutto il software Python disponibile nel repositorio lo usa.
Questa versione di Fedora include le fonts Liberation, che sono metricamente equivalenti a diverse ben conosciute fonts proprietarie reperibili su internet. Queste fonts danno agli utenti risultati migliori quando vedono e stampano documenti condivisi o scaricati.
I piani proposti per la prossima versione di Fedora sono disponibili su http://fedoraproject.org/wiki/RoadMap.
Copyright (c) 2007 by Red Hat, Inc. and others. This material may be distributed only subject to the terms and conditions set forth in the Open Publication License, v1.0, available at http://www.opencontent.org/openpub/.
The Fedora Art Project created the admonition graphics (note, tip, important, caution,
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created the callout graphics. They all may be freely redistributed with
documentation produced for the Fedora Project.
FEDORA, FEDORA PROJECT, and the Fedora Logo are trademarks of Red Hat, Inc., are registered or pending registration in the U.S. and other countries, and are used here under license to the Fedora Project.
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All other trademarks and copyrights referred to are the property of their respective owners.
Documentation, as with software itself, may be subject to export control. Read about Fedora Project export controls at http://fedoraproject.org/wiki/Legal/Export.
Vi ringraziamo per il tempo speso nel fornire commenti, suggerimenti, e segnalazioni d'errore alla comunità Fedora. Così facendo, ci aiutate a migliorare lo stato di Fedora, Linux, ed il software libero nel mondo.
Per fornire suggerimenti sul software Fedora od altri elementi di sistema, si prega di fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/BugsAndFeatureRequests. Un elenco degli errori e problemi più comuni per questa versione è disponibile su http://fedoraproject.org/wiki/Bugs/F7Common.
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Suggerimenti per le sole note di rilascio |
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Questa sezione concerne i suggerimenti alle stesse note di rilascio. |
Se si ritiene che queste note possano essere migliorate in qualche modo, è possibile inviare suggerimenti direttamente agli autori dei pezzi. Ci sono diversi modi per farlo, in ordine di preferenza:
Se si possiede un account Fedora, editare il contenuto direttamente su http://fedoraproject.org/wiki/Docs/Beats
Compilare una segnalazione d'errore usando questo template: http://tinyurl.com/nej3u - Questo link è SOLO per i suggerimenti sulle note di rilascio stesse. Riferirsi all'ammonizione precedente per i dettagli.
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Ultime note di rilascio sul Web |
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Queste note di rilascio potrebbero essere state aggiornate. Visitare http://docs.fedoraproject.org/release-notes/ per vedere le ultime release notes per Fedora. |
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Fedora Installation Guide |
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Per saperne di più su come installare Fedora, fare riferimento a http://docs.fedoraproject.org/install-guide/. |
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Problematiche d'installazione non coperte in queste note di rilascio |
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Se si incontra un problema o si ha una domanda durante l'installazione che non è coperta in queste note di rilascio, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/FAQ ehttp://fedoraproject.org/wiki/Bugs/Common. |
Anaconda è il nome del programma di installazione di Fedora. Questa sezione descrive le problematiche relative ad Anaconda ed all'installazione di Fedora 7.
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Scaricare files di grandi dimensioni |
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Se si intende scaricare l'immagine ISO DVD di Fedora, si tenga a mente che non tutti gli strumenti di download file possono scaricare files più grandi di 2GiB. Strumenti senza questa limitazione includono wget 1.9.1-16 o superiore, curl e ncftpget. BitTorrent è un altro metodo per scaricare grandi files. Per informazioni su come ottenere ed usare il file torrent fare riferimento a http://torrent.fedoraproject.org/. |
Anaconda controlla l'integrità dei media d'installazione per impostazione predefinita. Questa funzione può essere utilizzata con i metodi di installazione CD, DVD, hard drive ISO, e NFS ISO. Il Fedora Project raccomanda di eseguire il test di tutti i media prima di cominciare il processo d'installazione, e prima di inviare qualsiasi segnalazione d'errore inerente l'installazione. Molti degli errori inviati sono attualmente dovuti a CD masterizzati inappropriatamente. Per usare questo test, scrivere linux mediacheck nel boot:
prompt.
La funzione mediacheck
è molto sensibile, e può ritenere errati alcuni dischi utilizzabili. Questo risultato è spesso causato dal software di scrittura del disco che non include il padding quando vengono creati dischi dai files ISO. Per ottenere i migliori risultati con mediacheck
, eseguire l'avvio con la seguente opzione:
linux ide=nodma mediacheck
Dopo aver completato la funzione mediacheck con successo, si riavvii per ripristinare la modalità DMA al suo stato normale. Su molti sistemi questo porta ad un processo di installazione da disco più veloce. E' possibile saltare l'opzione mediacheck
al riavvio.
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BitTorrent verifica automaticamente l'integrità dei files |
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Se si usa BitTorrent, qualsiasi file scaricato è automaticamente validato. Se è scaricato completamente un file, non si ha bisogno di testarlo. Comunque, una volta masterizzato il CD, si dovrà usare ancora mediacheck per verificare l'integrità del media. |
Si possono effettuare dei test sulla memoria prima di installare Fedora premendo due volte Esc, quindi immettendo memtest86
al boot:
prompt. Questa opzione eseguirà l'avvio esclusivo del software di testing della memoria Memtest86 invece di Anaconda. Le verifiche di Memtest86 continueranno fino a che il tasto Esc non viene premuto.
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Disponibilità di Memtest86 |
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Eseguire il boot dall'Installation Disc 1, il DVD, o un rescue CD per usare questa caratteristica. |
Fedora 7 supporta installazioni grafiche FTP ed HTTP. Comunque, l'immagine d'installazione deve essere contenuta in RAM o apparire su uno storage locale come l'Installation Disc 1. Perciò solo i sistemi con più di 192MiB di RAM od i sistemi avviati dall'Installation Disc 1, possono usare l'installer grafico. I sistemi con 192MiB di RAM o inferiore verranno portati ad usare l'installer testuale automaticamente. Se si preferisce usare il programma d'installazione testuale, scrivere linux text al boot:
prompt.
Diversi cambiamenti minori all'interfaccia utente:
Abilità di selezionare il disco d'avvio
Opzioni avanzate per lo storage, inclusa la capacità di aggiungere un target iSCSI e disabilitare dispositivi dmraid
La pagina dei fusi orari include uno slider per la magnificazione per zoomare in aree differenti del mondo quando si sceglie una locazione
Migliorato supporto immagini Live
Abilità di installare da immagini Live eseguite dalla RAM o chiavi USB
Migliorato supporto IEEE-1394 (Firewire)
Migliorata installazione per la Sony PlayStation 3
La tastiera francese ora usa latin9
Migliorata l'installazione kickstart
L'uso di /dev/hdX
è deprecato su i386 ed x86_64 per i drives IDE, ed è stato cambiato in /dev/sdX
ad eccezione che sul PPC. Vedere le note sull'importanza dell'etichettatura delle periferiche per gli aggiornamenti da FC6.
Alcuni portatili Sony VAIO potrebbero avere dei problemi installando Fedora da CD-ROM. Se ciò accade, riavviare il processo d'installazione ed aggiungere la seguente opzione nella linea di comando di boot:
pci=off ide1=0x180,0x386
L'installazione procederà normalmente, e qualsiasi periferica non riconosciuta verrà configurata al primo avvio di Fedora.
Non tutti i controllers RAID IDE sono supportati. Se il controller RAID non è ancora supportato da dmraid, si potrebbero combinare i dischi in un array RAID configurando il Linux software RAID. Per i controllers supportati, si configuri la funzionalità RAID nel BIOS del computer.
Alcuni servers con molteplici interfacce di rete potrebbero non assegnare eth0 alla prima interfaccia di rete come riconosciuto dal BIOS, il che può causare che l'installer tenti di usare un interfaccia di rete differente da quella usata da PXE. Per cambiare questo comportamento, usare quanto segue nei files di configurazione in pxelinux.cfg/*
:
IPAPPEND 2 APPEND ksdevice=bootif
Le opzioni di configurazione sopraelencate causano al programma d'installazione di usare la stessa interfaccia di rete usata dal BIOS e PXE. E' possibile inoltre usare la seguente opzione:
ksdevice=link
Questa opzione causa all'installer di usare il primo dispositivo di rete che trova collegato ad uno switch di rete.
Fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/DistributionUpgrades per dettagliate raccomandate procedure per l'aggiornamento di Fedora.
Un cambiamento nel modo in cui il kernel di linux gestisce i dispositivi di storage a fatto si che i dispositivi come /dev/hdX
o /dev/sdX
possano differire dai valori utilizzati nelle versioni precedenti. Anaconda risolve questo problema affidandosi alle etichette sulle partizioni. Se queste etichette non sono presenti, allora Anaconda presenta un avvertimento che indica che la partizione deve essere etichettata e che l'aggiornamento non può procedere. I sistemi che usano Logical Volume Management (LVM) ed il device mapper solitamente non necessitano di rietichettatura.
Per vedere le etichette sulle partizioni, avviate l'installazione Fedora esistente, ed immettete quanto segue nel prompt di un terminale:
/sbin/blkid
Confermare che ogni linea di volume nella lista abbia un valore LABEL=
come mostrato qui sotto:
/dev/hdd1: LABEL="/boot" UUID="ec6a9d6c-6f05-487e-a8bd-a2594b854406" SEC_TYPE="ext2" TYPE="ext3"
Se qualche etichetta di filesystem è stata aggiunta o modificata, allora le voci dei dispositivi presenti in /etc/fstab
debbono essere aggiustate per coincidere:
su -c 'cp /etc/fstab /etc/fstab.orig' su -c 'gedit /etc/fstab'
Un esempio di un montaggio per etichetta è:
LABEL=f7-slash / ext3 defaults 1 1
Se l'etichetta per il filesystem /
(root) è stata modificata, deve essere modificato anche il parametro di avvio del kernel nel file di configurazione di grub:
su -c 'gedit /boot/grub/grub.conf'
Una linea di esempio di grub per il kernel che corrisponde è:
kernel /vmlinuz-2.6.20-1.2948.fc6 ro root=LABEL=f7-slash rhgb quiet
Se le etichette alle partizioni sono state adattate, o il file /etc/fstab
modificato, si riavvii l'installazione di Fedora esistente per confermare che tutte le partizioni vengano ancora montate normalmente ed il login abbia successo. Quando completato, si riavvii con il media di installazione per avviare il programma di installazione e cominciare l'aggiornamento.
In generale, le installazioni fresche sono raccomandate rispetto agli aggiornamenti, particolarmente per i sistemi che includono software di repositori di terze parti. Pacchetti di terze parti rimanenti da installazioni precedenti, potrebbero non funzionare come ci si aspetta su un sistema Fedora aggiornato. Se si decide di eseguire comunque un aggiornamento, le seguenti informazioni potranno essere d'aiuto.
Prima di aggiornare, si esegua il back up completo del sistema. In particolare, si preservino /etc
, /home
, e possibilmente /opt
e /usr/local
se li sono installati pacchetti personalizzati. Si potrebbe usare un approccio multi-boot con un "clone" della vecchia installazione su partizione(i) alternativa(e) come fallback. In quel caso, creando un media di avvio alternativo tipo un floppy GRUB.
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Backup della configurazione del sistema |
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Il backup delle configurazioni in |
Dopo aver completato l'aggiornamento, eseguire il comando:
rpm -qa --last > RPMS_by_Install_Time.txt
Ispezionare la fine dell'output per quei pacchetti con data antecedente l'aggiornamento. Rimuovere o aggiornare questi pacchetti dal repositorio di terze parti, od altrimenti lavorarci su come necessario. Alcuni pacchetti installati in precedenza potrebbero non essere più disponibili in nessun depositorio configurato. Per elencare tutti questi pacchetti, usare il seguente comando:
su -c 'yum list extras'
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Ultime note di rilascio sul Web |
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Queste note di rilascio potrebbero essere state aggiornate. Visitare http://docs.fedoraproject.org/release-notes/ per vedere le ultime release notes per Fedora. |
Questa sezione fornisce note che sono specifiche delle architetture hardware supportata da Fedora.
RPM supporta l'installazione parallela dello stesso pacchetto per molteplici architetture. Un normale elenco dei pacchetti come rpm -qa potrebbe sembrare includere pacchetti duplicati, poiché l'architettura non è visualizzata. Si usi invece il comando repoquery, che è parte del pacchetto yum-utils, che per impostazione predefinita, mostra l'architettura. Per installare yum-utils, eseguire il seguente comando:
su -c 'yum install yum-utils'
Per elencare tutti i pacchetti con le loro architetture si usi rpm, eseguendo il seguente comando:
rpm -qa --queryformat "%{name}-%{version}-%{release}.%{arch}\n"
E' possibile aggiungere questo a /etc/rpm/macros
(per un impostazione globale) o ~/.rpmmacros
(per un impostazione per-utente). Esso cambia la query predefinita per mostrare l'architettura:
%_query_all_fmt %%{name}-%%{version}-%%{release}.%%{arch}
Questa sezione copre ogni informazione specifica su Fedora e la piattaforma hardware PPC.
CPU Minima: PowerPC G3 / POWER3
Fedora 7 supporta solo la generazione "New World" degli Apple Power Macintosh, venduti circa dal 1999 in poi.
Fedora 7 supporta anche gli IBM eServer pSeries, IBM RS/6000, Genesi Pegasos II, e le macchine IBM Cell Broadband Engine.
Fedora 7 include nuovo supporto hardware per Genesi Efika, e per la Sony PlayStation 3.
Raccomandati per la modalità testo: 233 MHz G3 o superiore, 128MiB RAM.
Raccomandati per la modalità grafica: 400 MHz G3 o superiore, 256MiB RAM.
I requisiti di spazio su disco sottoelencati rappresentano lo spazio occupato da Fedora 7 dopo aver completato l'installazione. Comunque, altro spazio su disco è necessario durante l'installazione per il supporto dell'ambiente d'installazione. Questo spazio aggiuntivo corrisponde alla grandezza di /Fedora/base/stage2.img
(sull'Installation Disc 1) più la grandezza dei files in sul sistema installato.
In termini pratici, vuol dire che i requisiti di spazio su disco possono variare da un minimo di 90MiB per un installazione minima ad un massimo di 175MiB per un installazione "totale". I pacchetti completi possono occupare più di 9 GB di spazio su disco.
Ulteriore spazio è richiesto per ogni dato utente, ed almeno il 5% di spazio libero dovrà essere mantenuto affinché il sistema funzioni correttamente.
Dopo una breve sperimentazione con pagine da 64KiB in Fedora Core 6, il kernel PowerPC64 è stato riportato alle pagine da 4KiB. Il programma d'installazione dovrebbe riformattare qualsiasi partizione di swap automaticamente durante l'aggiornamento.
Il tasto Option sui sistemi Apple è equivalente al tasto Alt sul PC. Dove la documentazione o il software d'installazione si riferiscono al tasto Alt, si usi il tasto Option. Per alcune combinazioni di tasti si potrebbe avere bisogno di usare il tasto Option assieme al tasto Fn, tipo Option-Fn-F3 per cambiare al terminale virtuale tty3.
Il Fedora Installation Disc 1 è avviabile sull'hardware supportato. In aggiunta, un immagine di CD avviabile appare nella directory images/
di questo disco. Queste immagini si comportano differentemente in accordo al sistema hardware che si sta utilizzando:
Su molte macchine, il bootloader avvia automaticamente l'appropriato programma d'installazione a 32-bit o 64-bit dal disco di installazione. Il pacchetto predefinito gnome-power-manager include il supporto al power management, incluso lo sleep e l'amministrazione della retroilluminazione. Gli utenti con necessità più complesse possono usare il pacchetto apmud. Per installare apmud dopo l'intallazione, usare il seguente comando:
su -c 'yum install apmud'
64-bit IBM pSeries (POWER4/POWER5), modelli iSeries attuali. Dopo l'uso di OpenFirmware per avviare il CD, il bootloader, yaboot, avviera il programma di installazione a 64-bit.
IBM "Legacy" iSeries (POWER4). I cosidetti modelli "Legacy" iSeries, che non usano OpenFirmware, richiedono l'uso delle immagini di avvio locate nella directory images/iSeries
dell'albero di installazione.
32-bit CHRP (IBM RS/6000 ed altri). Dopo l'uso di OpenFirmware per avviare il CD, selezionare l'immagine di avvio linux32
al prompt di boot:
per avviare il programma di installazione a 32-bit. Altrimenti, verrà avviato il programma di installazione a 64-bit che fallirà.
Genesi Pegasos II. Nel momento in cui stiamo scrivendo, non è ancora stato rilasciato un firmware con pieno supporto per i filesystem ISO9660 per il Pegasos. E' comunque possibile utilizzare un immagine di avvio dalla rete. Al prompt di OpenFirmware, immettere il seguente comando:
boot cd: /images/netboot/ppc32.img
Si deve anche configurare manualmente OpenFirmware sul Pegasos per far si di rendere il sistema Fedora installato avviabile. Per far questo, impostare la variabile ambiente boot-device
e boot-file
in modo appropriato.
Genesi Efika. Al momneto della scrittura, il firmware di Efika ha alcuni bachi che prevengono le corrette operazioni del bootloader yaboot bootloader. Un firmware aggiornato dovrebbe essere disponibile per Aprile 2007, in anticipo al rilascio di Fedora 7. Con un firmware corretto, l'installazione su Efika dovrebbe essere la stessa del Pegasos II.
Sony PlayStation 3. Per l'installazione su PlayStation 3, aggiornate prima di tutto il firmware alla versione 1.60 o successive. Il boot loader "Other OS" deve essere installato nella flash, seguendo le istruzioni su http://www.playstation.com/ps3-openplatform/manual.html. Un immagine boot loader adatta si trova sul media di installazione di Fedora 7. Una volta che il boot loader è installato, la PlayStation 3 dovrebbe avviarsi dal media di installazione Fedora. Selezionare linux64
dal menu di installazione grafico. Per maggiori informazioni su Fedora e la PlayStation3 o Fedora sul PowerPC in generale, partecipate alla Fedora-PPC mailing list o sul canale #fedora-ppc
su FreeNode.
Avvio dalla rete. Immagini combinate contenenti l'installer kernel ed il ramdisk sono locate nella directory images/netboot/
dell'albero di installazione. Queste sono intese per l'avvio dalla rete con TFTP, ma possono essere utilizzate in molti modi.
Il loader yaboot supporta l'avvio TFTP per gli IBM pSeries e gli Apple Macintosh. Il Fedora Project incoraggia l'uso di yaboot rispetto alle immagini netboot.
Questa sezione copre ogni informazione specifica su Fedora e la piattaforma hardware x86.
In ordine all'uso di specifiche caratteristiche di Fedora 7 durante o dopo l'installazione, si dovrà conoscere i dettagli di altri componenti hardware tipo schede video e di rete.
Le seguenti specifiche di CPU sono dichiarate in confronto dei processori Intel. Anche gli altri processori, come quelli di AMD, Cyrix, e VIA che sono compatibili ed equivalenti ai seguenti processori Intel possono essere usati con Fedora.
Fedora 7 richiede un Processore Intel Pentium o superiore, ed è ottimizzata per i processori Pentium 4 e successivi.
Raccomandati per la modalità testo: 200 MHz Pentium-class o superiore
Raccomandati per la modalità grafica: 400 MHz Pentium II o superiore
RAM minima per la modalità testo: 128MiB
RAM minima per la modalità grafica: 192MiB
RAM raccomandata per la modalità grafica: 256MiB
I requisiti di spazio su disco sottoelencati rappresentano lo spazio occupato da Fedora 7 dopo aver completato l'installazione. Comunque, altro spazio su disco è necessario durante l'installazione per il supporto dell'ambiente d'installazione. Questo spazio aggiuntivo corrisponde alla grandezza di /Fedora/base/stage2.img
sull'Installation Disc 1 più la grandezza dei files in /var/lib/rpm
sul sistema installato.
In termini pratici, vuol dire che i requisiti di spazio su disco possono variare da un minimo di 90MiB per un installazione minima ad un massimo di 175MiB per un installazione "totale". I pacchetti completi possono occupare più di 9 GB di spazio su disco.
Ulteriore spazio è richiesto per ogni dato utente, ed almeno il 5% di spazio libero dovrà essere mantenuto affinché il sistema funzioni correttamente.
Questa sezione copre specifiche informazioni su Fedora e la piattaforma hardware x86_64.
In ordine all'uso di specifiche caratteristiche di Fedora 7 durante o dopo l'installazione, si dovrà conoscere i dettagli di altri componenti hardware tipo schede video e di rete.
RAM minima per la modalità testo: 256MiB
RAM minima per la modalità grafica: 384MiB
RAM raccomandata per la modalità grafica: 512MiB
I requisiti di spazio su disco sottoelencati rappresentano lo spazio occupato da Fedora 7 dopo aver completato l'installazione. Comunque, altro spazio su disco è necessario durante l'installazione per il supporto dell'ambiente d'installazione. Questo spazio aggiuntivo corrisponde alla grandezza di /Fedora/base/stage2.img
sull'Installation Disc 1 più la grandezza dei files in /var/lib/rpm
sul sistema installato.
In termini pratici, vuol dire che i requisiti di spazio su disco possono variare da un minimo di 90MiB per un installazione minima ad un massimo di 175MiB per un installazione "totale". I pacchetti completi possono occupare più di 9 GB di spazio su disco.
Ulteriore spazio è richiesto per ogni dato utente, ed almeno il 5% di spazio libero dovrà essere mantenuto affinché il sistema funzioni correttamente.
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Ultime note di rilascio sul Web |
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Queste note di rilascio potrebbero essere state aggiornate. Visitare http://docs.fedoraproject.org/release-notes/ per vedere le ultime release notes per Fedora. |
Questa versione di Fedora include diverse immagini ISO live in aggiunta alle tradizionali immagini di installazione. Queste immagini ISO sono avviabili, e potete masterizzarle nei media ed usarle per provare Fedora. Esse includono anche una caratteristica che permetterà di installare il contenuto dell'immagine live sul disco rigido per persistenza e prestazioni più elevate.
Ci sono tre immagini live disponibili per Fedora 7.
Fedora 7 i686 Desktop CD. Questa è un immagine della grandezza di un CD per macchine i686. Include l'ambiente desktop GNOME, integra tutti i linguaggi supportati dalla localizzazione di Fedora, ed un gruppo base di applicazioni di produttività disponibile in Fedora.
Fedora 7 x86_64 Desktop DVD. Questa è un immagine della grandezza di un DVD per macchine x86_64. Il gruppo di caratteristiche è il medesimo dell'i686 Desktop CD ed include i pacchetti multilib.
Fedora 7 i686 KDE Desktop CD. Questa è un immagine delle dimensioni di un CD per macchine i686. Include l'ambiente desktop KDE ed un gran numero di applicazioni KDE. Questa immagine ha pieno supporto per la sola lingua inglese. Le immagini live basate su GNOME non includono la suite per ufficio OpenOffice.org per salvare spazio. Al suo posto includono Abiword e supporto per più linguaggi. Il KDE Live CD usa parti di koffice invece. Le immagini Fedora Live non supportano le classi di macchine i586
. Per installare Fedora su un i586
, si deve utilizzare il metodo d'installazione classico.
Fedora 7 x86_64 KDE Desktop DVD. Questa è un immagine della grandezza di un DVD per macchine x86_64. Il gruppo di caratteristiche è il medesimo dell'i686 Desktop CD ed include i pacchetti multilib.
Per avviare dall'immagine Live, inserirla nel computer e riavviarlo. Per eseguire il log in ed usare l'ambiente desktop, immettere il nome utente fedora
. Premere Invio alla richiesta di password, poiché non c'è password per questo account. Le immagini live non effettuano il login automatico affinché gli utenti possano selezionare la lingua preferita. Dopo aver effettuato il log in, se si desidera installare i contenuti dell'immagine live sul disco rigido, si clicchi sull'icona del desktopInstalla su disco rigido.
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Nessun supporto i586 |
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Le immagini live i686 non si avviano su una macchina i586. |
Un altro modo per usare queste immagini Live è di metterle su un pennino USB. Per farlo, installare il pacchetto livecd-tools dal repositorio di sviluppo. Quindi, eseguire lo script livecd-iso-to-disk :
/usr/bin/livecd-iso-to-disk /path/to/live.iso /dev/sdb1
Si sostituisca /dev/sdb1
con la partizione dove si desidera porre l'immagine.
Questo è un processo non distruttivo; qualsiasi dato si abbia sul pennino USB sarà preservato.
I seguenti punti differiscono da una normale installazione Fedora rispetto a quella con immagine live.
Il servizio sshd
è disabilitato, poiché non ci sono passwords per impostazione predefinita.
NetworkManager è abilitato per impostazione predefinita sia nelle immagini live GNOME che KDE.
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Ultime note di rilascio sul Web |
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Queste note di rilascio potrebbero essere state aggiornate. Visitare http://docs.fedoraproject.org/release-notes/ per vedere le ultime release notes per Fedora. |
Le seguenti sezioni contengono informazioni riguardanti i pacchetti che hanno avuto significativi cambiamenti per Fedora 7. Per un accesso facilitato, sono organizzati in linea generale usando gli stessi gruppi mostrati nel sistema d'installazione.
Gli speaker del PC sono abilitati per impostazione predefinita in questa versione, ma possono essere aggirati in un certo numero di modi:
Ridurre il loro volume ad un livello accettabile o rendere completamente muti gli speaker del PC in alsamixer con l'impostazione per PC Speak
.
Come utente root
, disabilitare per l'intero sistema gli speaker del PC eseguendo il seguente comando in una console.
su -c '/sbin/modprobe -r pcspkr ; echo "install pcspkr :" >>/etc/modprobe.conf'
Le recenti versioni di cdrtools mescolano codice sotto le licenze GPL e la CDDL, che sono mutualmente incompatibili. Per evitare questo problema, in questa versione cdrtools è stato sostituito da un fork chiamato cdrkit. Grazie a Joerg Jaspert (<joerg AT debian.org>
) da Debian per aver cominciato lo sviluppo di questo software ed averci notiziato.
http://lwn.net/Articles/195167/
https://www.redhat.com/archives/fedora-advisory-board/2006-August/msg00409.html
La modalità audio del dispositivo em8300 per le utilità di supporto ed i moduli del kernel (pacchetti em8300 e kmod-em8300-*) è stata cambiata da OSS ad ALSA per seguire la linea di sviluppo principale. Comunque, numerose applicazioni che supportano l'em8300 si aspettano ancora di trovarlo in modalità OSS. Gli utenti di queste applicazioni possono usare l'opzione audio_driver=oss
per il modulo em8300
in /etc/modprobe.conf
per far si che la scheda usi OSS per l'audio.
Il programma di messaggistica istantanea Gaim è stato rinominato in Pidgin per evitare possibili problemi di infrazione di brevetto.
Non ci sono stati cambiamenti maggiori nella catena di lavorazione di Fedora 7. Perciò, alcuni pacchetti in Fedora 7 potrebbero mantenere ".fc6" nel tag della release se sono stati ereditati dalla precedente versione senza alcun cambiamento. I manutentori Fedora non hanno ricompilato questi pacchetti per Fedora 7 per evitare agli utenti finali di doverli riscaricare per il solo cambiamento del tag della revisione. Questa misura assicura che la robustezza non sia affetta da qualsiasi potenziale cambiamento evocato dalla ricompilazione. Questa rinomina dei pacchetti è esclusivamente cosmetica ed in nessun modo influisce sulle funzionalità del software.
I files relativi allo sviluppo sono stati separati da Perl e sono ora disponibili nel pacchetto perl-devel. Come temporanea eccezione alle linee guida di pacchettizzazione di Fedora, perl richiede perl-devel per evitare la ricompilazione di alcuni ultimi pacchetti dipendenti da perl in fase di sviluppo. Durante la prossima versione di Fedora, i manutentori suddivideranno il resto dei pacchetti dipendenti.
https://www.redhat.com/archives/fedora-devel-list/2007-April/msg00886.html
Questa versione di Fedora include Python 2.5, che non supporta Zope. Perciò i pacchetti zope e plone sono stati rimossi da questa versione. Ci sono lavori in corso per alleviare il problema per Zope 3, e possibilmente creare un implementazione ristretta Python 2.5 di Zope 2. Fare riferimento a http://wiki.zope.org/zope3/Zope3UsingPython25 per informazioni aggiuntive. Gli utenti che necessitano i pacchetti zope o plone si cautelino per pianificare appropriatamente , usando hosts virtuali o altre metodologie a supporto delle loro esigenze Zope e Plone.
Il lettore di feed RSS/RDF liferea ha un problema noto nella versione compilata per le piattaforme x86_64. Questo causa l'uso del 100% del tempo di CPU, divenendo non responsivo. Per aggirare il problema fin quando il baco non verrà trovato e sistemato, rimuovere il pacchetto liferea.x86_64 dal sistema, quindi installare la versione i386. Questo pacchetto richiede anche il pacchetto firefox.i386. Per maggiori informazioni, fare riferimento a questa segnalazione d'errore:
Se si usa il desktop Xfce e si clicca su un URL per aprirlo nel browser, la finestra attiva del navigatore si muove verso il workspace corrente. Un opzione nascosta ActivateAction
sistema questo comportamento. Impostare il valored di questa stringa a bring
(predefinito), switch
o none
. Per aggiungere questa opzione alle impostazioni editare il file ~/.config/xfce4/mcs_settings/wmtweaks.xml
ed aggiungere un linea come la seguente:
<option name="Xfwm/ActivateAction" type="string" value="none"/>
L'opzione bring
muove il navigatore al workspace corrente e lo focalizza. L'opzione switch
muove l'utente nel workspace con il navigatore e lo focalizza. L'opzione none
apre l'URL nel navigatore in background e lascia il focus nell'applicazione corrente.
Fare riferimento a http://bugzilla.xfce.org/show_bug.cgi?id=2961 per maggiori informazioni su questa problematica.
Per impostazione predefinita Fedora include ed abilita un pacchetto plugin di yum yum-installonlyn. Questo plugin ritiene gli ultimi due kernels, incluso quello in esecuzione, quando si eseguono aggiornamenti sul sistema. Per regolare questa caratteristica per ritenere più o meno kernels, o disabilitarla totalmente, editare il file /etc/yum/pluginconf.d/installonlyn.conf
.
Il pacchetto apcupsd è stato aggiornato alla versione 3.14.0. Questa versione rimuove le vecchie modalità networking master/slave. Fare riferimento alle note di rilascio di apcupsd per maggiori informazioni.
http://sourceforge.net/project/shownotes.php?group_id=54413&release_id=485633
Questa versione include pacchetti che supportano una caratteristica del kernel, che fornisce accesso ATA su Ethernet. I pacchetti sono aoetools, gli strumenti ATA su Ethernet, e vblade, un demone blade virtuale EtherDrive.
Il pacchetto GIMP in Fedora include uno script di aiuto /usr/sbin/gimp-plugin-mgr
per i plugin contenuti in altri pacchetti, per esempio, xsane-gimp. Questo script gestisce i symlink dalla directory plugin di GIMP (che potrebbe cambiare fra gli aggiornamenti) alla posizione attuale dei plugin.
Un baco è stato fissato nella versione di Fedora 7 di GIMP che era presente in tutte le versioni più vecchie dei pacchetti GIMP, incluse tutte quelle nelle versioni di test. Il baco concerne l'ordine di esecuzione in cui i symlink sono installati e rimossi, causando ai symlink di scomparire quando l'applicativo GIMP veniva aggiornato.
Nonostante il pacchetto GIMP contenuto nella versione finale abbia il giusto ordine di esecuzione, a causa della natura del problema esso si riverificherà quando si aggiornerà il pacchetto da una versione affetta dal problema. Per poter aggiungere nuovamente questi symlink, eseguire questo comando, fornendo la password di root
quando richiesta:
su -c "/usr/sbin/gimp-plugin-mgr --install '*'"
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Ultime note di rilascio sul Web |
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Queste note di rilascio potrebbero essere state aggiornate. Visitare http://docs.fedoraproject.org/release-notes/ per vedere le ultime release notes per Fedora. |
Questa sezione concerne cambiamenti ed importanti informazioni riguardanti il kernel basato sulla versione 2.6.21 in Fedora 7. Il kernel 2.6.21 include:
Supporto per la virtualizzazione KVM.
Supporto tickless per x86 32bit, che migliora enormemente l'amministrazione del risparmio energetico.
Lo stack di rete wireless devicescape, che include il supporto per diversi nuovi drivers wireless .
Nuovi drivers IDE che usano lo stesso codice libata dei drivers SATA.
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Cambiamento nei nomi dei dispositivi IDE |
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I nuovi drivers IDE ora fanno si che tutti i dischi IDE abbiano nomi come Se i files |
Il supporto per la versione 2 del Global File System (GFS2) è stato integrato nel kernel di sviluppo principale.
Alcuni elementi del realtime kernel project.
Fedora può includere patches aggiuntive al kernel per miglioramenti, correzione di errori, o caratteristiche aggiuntive. Per questa ragione, il kernel potrebbe non essere linea-per-linea equivalente al cosidetto vanilla kernel proveniente dal sito web di kernel.org:
Per ottenere una lista di queste patches, scaricare il pacchetto RPM sorgente ed eseguire il seguente comando su di esso:
rpm -qpl kernel-<version>.src.rpm
Per ottenere una lista dei cambiamenti del pacchetto, eseguire il seguente comando:
rpm -q --changelog kernel-<version>
Se si ha bisogno di una versione più amichevole di changelog fare rifermento a http://wiki.kernelnewbies.org/LinuxChanges. Un breve e completo diff del kernel è disponibile su http://kernel.org/git. La versione Fedora è basata sull'albero di Linus.
Le personalizzazioni fatte per la versione Fedora sono disponibili su http://cvs.fedoraproject.org.
Fedora 7 include i seguenti kernel compilati:
Kernel nativo, per l'uso nella maggior parte dei sistemi. I sorgenti configurati sono disponibili nel pacchetto kernel-devel-<version>.<arch>.rpm.
kernel-PAE, per l'uso sui sistemi a 32-bit x86 con > 4GB di RAM, o con CPUs che hanno una caratteristica 'NX (No eXecute)'. Questo kernel supporta sia sistemi uniprocessore che multi-processore.
Kernel per la virtualizzazione per l'uso con il pacchetto emulatore Xen. I sorgenti configurati sono disponibili nel pacchetto kernel-xen-devel-<version>.<arch>.rpm.
Kernel kdump per l'uso delle caratteristiche kexec/kdump. I sorgenti configurati sono disponibili nel pacchetto kernel-kdump-devel-<version>.<arch>.rpm.
E' possibile installare i kernel headers per tutti i tipi di kernel allo stesso momento. I files saranno installati nell'albero /usr/src/kernels/<version>-[PAE|xen|kdump]-<arch>/. Usare il seguente comando:
su -c 'yum install kernel-{PAE,xen,kdump}-devel'
Selezionare uno o più di questi tipi, separati da virgola e senza spazi, appropriatamente. Immettere la password di root
quando richiesta.
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Il Kernel 32bit include Kdump |
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Il kernel a 32bit è ora relocabile, così le funzionalità di kdump sono incluse. Quello a 64bit richiede ancora l'installazione del kernel -kdump. |
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Il kernel predefinito fornisce SMP |
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Non è disponibile un kernel SMP separato per Fedora su i386, x86_64 and ppc64. Il supporto multiprocessore è fornito dal kernel nativo. |
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Supporto kernel PowerPC |
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Non c'è supporto per Xen o kdump per l'architettura PowerPC in Fedora. I PowerPC a 32-bit hanno ancora un kernel SMP separato. |
Fare riferimento a http://kernel.org/pub/linux/docs/lkml/reporting-bugs.html per informazioni sulla segnalazione di errori nel kernel di Linux. E' possibile inoltre utilizzare http://bugzilla.redhat.com per inviare quelle segnalazioni d'errore che sono specifiche per Fedora.
Fedora 7 non include il pacchetto kernel-source fornito nelle vecchie versioni poiché è necessario il solo pacchetto kernel-devel per compilare moduli esterni. Sono disponibili sorgenti configurati come descritto nella sezione Tipi di kernel.
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Compilazione del Kernel personalizzata |
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Per informazioni sullo sviluppo del kernel e su come lavorare con kernel personalizzati, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/Docs/CustomKernel. |
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Ultime note di rilascio sul Web |
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Questa sezione concerne dettagli sui cambiamenti che interessano gli utenti del desktop grafico di Fedora.
Questa versione di Fedora ora include la nuova struttura di directory utente, xdg-user-dirs
. Le caratteristiche di queste nuove directory utente includono:
I nomi delle directory possono essere localizzati (tradotti)
Include un gruppo di directory comuni predefinite, come documenti, musica, foto, e downloads.
Appaiono come comuni segnalibri nel file browser, e sono selezionabili da molte applicazioni come predefinite per la specifica applicazione. Per esempio, un player musicale comincerà l'apertura dei file nella directory predefinita per la musica.
Configurabile dall'utente, che può muovere o rinominare le directory mediante il file manager Nautilus, o editando ~/.config/user-dirs.dirs
.
Se non si desidera che le cartelle predefinite vengano create, rimuovere il pacchetto xdg-user-dirs-gtk e le dipendenze associate.
http://www.freedesktop.org/wiki/Software_2fxdg_2duser_2ddirs
Questa versione presenta GNOME 2.18 (http://www.gnome.org/start/2.18/)
Lo splash screen di GNOME è stato disabilitato intenzionalmente. Per abilitarlo , usare gconf-editor od il seguente comando:
gconftool-2 --set /apps/gnome-session/options/show_splash_screen --type bool true
La finestra di dialogo lock screen non è connessa allo screensaver selezionato in questa release. Per abilitarla, usare gconf-editor od il seguente comando:
gconftool-2 --set --type string /apps/gnome-screensaver/lock_dialog_theme "system"
Questa versione di Fedora include la versione 2.0 del popolare navigatore web Firefox. Fare riferimento a http://firefox.com/ per maggiori informazioni su Firefox.
Il pacchetto mail-notification è stato suddiviso. Il plugin Evolution è ora in un pacchetto separato chiamato mail-notification-evolution-plugin. Quando si aggiorna il pacchetto mail-notification, il plugin è aggiunto automaticamente.
Questa versione contiene Thunderbird versione 2.0, che presenta numerose migliorie prestazionali, migliorie nella visualizzazione delle cartelle, ed avanzato supporto per le notifiche della posta.
Questa versione di Fedora include un insieme di fonts chiamate "Liberation". Queste fonts sono metricamente equivalenti a quelle di ben conosciute fonts proprietarie prevalenti in Internet. Con queste fonts, gli utenti troveranno un miglior supporto di visualizzazione e stampa fra le piattaforme per una varietà di documenti. Le future versioni di queste fonts saranno pienamente suggeribili.
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Fedora 7 fornisce il supporto base per partizioni di swap crittate e filesystem non-root. Per usarlo, aggiungere le voci in /etc/crypttab
e referenziare i dispositivi creati in /etc/fstab
.
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Supporto di FS crittati durante l'installazione non disponibile |
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Abilitare l'a crittazione del file system dopo l'installazione. Anaconda non ha supporto per la creazione di dispositivi a blocchi crittati. |
L'esempio che segue mostra una voce /etc/crypttab
per una partizione swap:
my_swap /dev/sdb1 /dev/urandom swap,cipher=aes-cbc-essiv:sha256
Questo crea un dispositivo a blocchi crittato /dev/mapper/my_swap
, che può essere referenziato in /etc/fstab
. Il prossimo esempio mostra una voce per un volume di sistema.
my_volume /dev/sda5 /etc/volume_key cipher=aes-cbc-essiv:sha256
Il file /etc/volume_key
contiene una chiave di crittazione in testo semplice. E' possibile specificare none
come nome del file per la chiave, ed il sistema richiederà la chiave di crittazione durante l'avvio.
Il metodo raccomandato è l'uso di LUKS per i volumi di file system: (usando LUKS è possibile lasciare la parte cipher=
in crypttab
).
Creare il volume crittato usando cryptsetup luksFormat
Aggiungere la voce necessaria in /etc/crypttab
Impostare il volume manualmente usando cryptsetup luksOpen o riavviando
Creare un filesystem sul volume crittato
Impostare una linea in /etc/fstab
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Ultime note di rilascio sul Web |
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Questa sezione concerne i mail servers elettronici o mail transfer agents (MTAs).
Per impostazione predefinita il mail transport agent (MTA) Sendmail non accetta connessioni da alcun host tranne che ilcomputer locale. Per configurare Sendmail come server per altri clients, editare /etc/mail/sendmail.mc
e cambiare la linea DAEMON_OPTIONS
per ascoltare anche sui dispositivi di rete, o commentatela interamente usando il delimitatore di commento dnl
. Quindi installare il pacchetto sendmail-cf e rigenerare /etc/mail/sendmail.cf
eseguendo i seguenti comandi:
su -c 'yum install sendmail-cf' su -c 'make -C /etc/mail'
Il pacchetto exim-sa è deprecato dalla precedente versione. Era l'implementazione originaria di SpamAssassin integrata con Exim, ed era funzionalmente similare a sendmail milters o postfix filters. Comunque, questa funzionalità è abbastanza limitata, ed Exim ora ha un supporto molto migliore per il controllo dei contenuti, pienamente integrato nelle sue Access Control Lists general-purpose.
Poiché la caratteristica sa_exim
non era abilitata nella configurazione predefinita, il pacchetto può normalmente essere disinstallato in sicurezza per permettere ad Exim di essere aggiornato. Gli utenti che hanno modificato la loro configurazione per usare le caratteristiche sa_exim
dovranno o riconfigurare Exim con le sue capacità di scansione dei contenuti o ricompilarsi il pacchetto per includere il sottopacchetto exim-sa. Per ulteriori dettagli su Exim ed il suo scanner dei contenuti built-in, vedere la documentazione Exim:
http://www.exim.org/exim-html-4.62/doc/html/spec_html/ch40.html
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Ultime note di rilascio sul Web |
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Queste note di rilascio potrebbero essere state aggiornate. Visitare http://docs.fedoraproject.org/release-notes/ per vedere le ultime release notes per Fedora. |
Questa sezione riguarda vari strumenti di sviluppo e caratteristiche.
Questa versione di Fedora è stata compilata usando GCC 4.1, che è incluso nella distribuzione.
Questa versione di Fedora include Fedora Eclipse, basata su Eclipse SDK versione 3.2.2 (http://www.eclipse.org). La pagina "New and Noteworthy" per la serie di versioni 3.2.x è accessibile da http://download.eclipse.org/eclipse/downloads/drops/R-3.2-200606291905/new_noteworthy/eclipse-news.html. Le note di rilascio specifiche alla 3.2.2 sono disponibili su http://www.eclipse.org/eclipse/development/readme_eclipse_3.2.2.html.
L'Eclipse SDK è anche conosciuto come "the Eclipse Platform," "the Eclipse IDE," ed "Eclipse." L'Eclipse SDK è il fondamento delle versioni combinate di dieci progetti Eclipse sotto l'ombrello della versione Callisto (http://www.eclipse.org/callisto). Un po di questi progetti Callisto sono inclusi in Fedora: CDT (http://www.eclipse.org/cdt, per lo sviluppo C/C++, EMF (http://www.eclipse.org/emf) l'Eclipse Modeling Framework, e GEF (http://www.eclipse.org/gef), il Graphical Editing Framework.
Anche molti progetti Eclipse di terze parti sono disponibili, inclusi Subclipse (http://subclipse.tigris.org/) per l'integrazione del controllo della versione Subversion, PyDev (http://pydev.sf.net) per lo sviluppo in Python, e PHPeclipse (http://www.phpeclipse.de/) per lo sviluppo in PHP. Anche Mylar (http://eclipse.org/mylar), una UI focalizzata sui task per Eclipse, è disponibile in Fedora con un task connector per Bugzilla e Trac. Non è parte di Callisto ma sarà parte della prossima versione combinata Eclipse Europa.
Assistenza per avere più progetti pacchettizzati e testati con GCJ è sempre la benvenuta. Si contattino le parti interessate attraverso la fedora-devel-java-list (http://www.redhat.com/mailman/listinfo/fedora-devel-java-list/) e/o #fedora-java su freenode.
Fedora include anche plugins e caratteristiche che sono particolarmente utili per gli hackers FOSS, ChangeLog editing con eclipse-changelog e l'interazione con Bugzilla con eclipse-mylar-bugzilla. I nostri pacchetti CDT includono inoltre un supporto work-in-progress per lo GNU Autotools. Questo plugin permette agli utenti finali di usare Eclipse per creare e mantenere progetti C/C++ che usano GNU autotools. Gli sviluppi al CDT includono:
Esecuzione della configurazione prima della compilazione
Editor speciali per i files di input autoconf/automake
Aiuto speciale per le macro di autoconf
Aiuto sovraimpresso per le funzioni della libreria C
Una console speciale per la configurazione
Le ultime informazioni pertinenti questi progetti possono essere trovate sulla pagina Fedora Eclipse Project: http://sourceware.org/eclipse/.
Questa versione include 21 pacchetti di linguaggi per Eclipse SDK. Ciascun linguaggio è assemblato in un pacchetto separato, tipo eclipse-sdk-nls-ko per la traduzione Koreana.
Fedora Eclipse contiene una patch per consentire ad utenti non-root
di far uso della funzionalità Update Manager per installare i plugins e le caratteristiche non non-pacchettizzate. Tali plugins sono installati nella home directory utente sotto la directory .eclipse
. Si noti, comunque, che questi plugin non hanno bits compilati-GCJ associati e potrebbero perciò essere eseguiti più lentamente di quanto ci si aspetta.
La JRE libera di Fedora non soddisfa ogni utente, perciò Fedora permette l'installazione di JRE alternative. Esiste una avvertimento, comunque, sull'installazione di JRE proprietarie su macchine a 64-bit.
Le librerie a 64-bit JNI rilasciate per impostazione predefinita sui sistemi x86_64 in Fedora non funzionano su JRE proprietarie a 32-bit. In altre parole, non si deve provare ad eseguire i pacchetti Eclipse Fedora x86_64 su una JRE Sun a 32-bit. Essi falliscono in modo confuso. Si passi ad una JRE proprietaria a 64-bit, o si installi la versione a 32-bit dei pacchetti, se disponibili. Per installare una versione a 32-bit, usare il seguente comando:
yum install <package_name>.i386
Allo stesso modo, le librerie JNI a 32-bit distribuite per impostazione predefinita sui sistemi ppc64 non funzioneranno con una JRE a 64-bit. Per installare la versione a 64-bit, usare il seguente comando:
yum install <package_name>.ppc64
In Giugno 2007, la comunità Eclipse rilascerà la versione combinata Europa come assortimento di plugins e caratteristiche. Questa sarà basata ed includerà la versione 3.3 dell'Eclipse SDK. Questo è un cambiamento maggiore perciò, Fedora Eclipse non sarà ri basata su Europa fino a Fedora 8. Ciò vuol dire che le versioni di applicazioni basate su Eclipse incluse in Fedora come RSSOwl ed Azureus potrebbero mancare nella release principale se richiedessero caratteristiche disponibili solo in Eclipse 3.3.
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Ultime note di rilascio sul Web |
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Queste note di rilascio potrebbero essere state aggiornate. Visitare http://docs.fedoraproject.org/release-notes/ per vedere le ultime release notes per Fedora. |
Questa sezione evidenzia varie questioni di sicurezza di Fedora.
Un introduzione generale alle molteplici proattive caratteristiche di sicurezza in Fedora, lo status corrente e le policies sono disponibili su http://fedoraproject.org/wiki/Security.
Le pagine del progetto SELinux hanno suggerimenti per la risoluzione dei problemi, spiegazioni, e puntatori a documentazione e riferimenti: Alcuni links utili includono i seguenti:
Le nuove pagine del progetto SELinux: http://fedoraproject.org/wiki/SELinux
Suggerimenti per la risoluzione dei problemi: http://fedoraproject.org/wiki/SELinux/Troubleshooting
Frequently Asked Questions: http://docs.fedoraproject.org/selinux-faq/
Elenco dei comandi SELinux: http://fedoraproject.org/wiki/SELinux/Commands
Dettagli sui domini confinati: http://fedoraproject.org/wiki/SELinux/Domains
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Ultime note di rilascio sul Web |
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Queste note di rilascio potrebbero essere state aggiornate. Visitare http://docs.fedoraproject.org/release-notes/ per vedere le ultime release notes per Fedora. |
Questa versione di Fedora include un ambiente Java gratuito ed open source, chiamato java-gcj-compat. La collezione java-gcj-compat include una suite di strumenti ed un ambiente di esecuzione che è capace di compilare ed eseguire molti utili programmi scritti nel linguaggio di programmazione Java.
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Fedora non include Java |
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Java è un marchio di Sun Microsystems. java-gcj-compat è uno stack di software interamente libero che non è Java, ma può eseguire software Java. |
L'infrastruttura java-gcj-compat ha tre componenti chiave: un runtime GNU Java (libgcj), il compilatore Java Eclipse (ecj), ed un gruppo di wrappers e links (java-gcj-compat) che presentano il runtime ed il compilatore all'utente in una maniera simile a quella di altri ambienti Java.
I pacchetti software Java inclusi in questa versione di Fedora usano l'ambiente java-gcj-compat. Questi pacchetti includono OpenOffice.org Base, Eclipse, ed Apache Tomcat. Fare riferimento alle Java FAQ su http://www.fedoraproject.org/wiki/JavaFAQ per maggiori informazioni sul ambiente Java libero java-gcj-compat in Fedora.
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Includere posizione ed informazione di versione nelle segnalazioni d'errore |
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Quando si crea una segnalazione d'errore, si deve essere sicuri di includere l'output di questi comandi: which java && java -version && which javac && javac -version |
Oltre allo stack di software libero java-gcj-compat, Fedora permette di installare molteplici implementazioni Java e cambiare fra loro usando lo strumento a linea di comando alternatives. Comunque, ogni sistema Java installato dovrà essere pacchettizzato usando le linee guida del JPackage Project per ottenere beneficio da alternatives. Una volta che questi pacchetti sono installati correttamente, l'utente root
potrà cambiare fra le implementazioni java e javac usando il comando alternatives:
alternatives --config java alternatives --config javac
Questa versione di Fedora include una versione di anteprima di gcjwebplugin, un plugin per Firefox per le applets Java. gcjwebplugin non è abilitato per impostazione predefinita. Nonostante l'implementazione di sicurezza in GNU Classpath sia attivamente sviluppata, non è abbastanza matura per eseguire applets prive di fiducia in sicurezza. D'altra parte, le implementazioni AWT e Swing in GNU Classpath sono ora sufficientemente mature per eseguire molte delle applets distribuite nel web. Gli utenti avventurosi che vogliono provare gcjwebplugin possono leggere /usr/share/doc/libgcj-4.1.2/README.libgcjwebplugin.so
, installato dal pacchetto libgcj. Il README
spiega come abilitare il plugin ed i rischi associati nel farlo.
Fedora include molti pacchetti derivati dal JPackage Project, che fornisce un repositorio di software Java. Questi pacchetti sono modificati in Fedora per rimuovere le dipendenze a software proprietario e far uso della caratteristica di compilazione di GCJ ahead-of-time. Si usino i repositori Fedora per aggiornare questi pacchetti, od il repositorio JPackage per quei pacchetti non forniti da Fedora. Fare riferimento al sito web di JPackage su http://jpackage.org per maggiori informazioni sul progetto ed il software che fornisce.
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Mescolare pacchetti fra Fedora e JPackage |
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Verificare la compatibilità dei pacchetti prima di installare software da entrambe i repositori Fedora e JPackage sullo stesso sistema. Pacchetti incompatibili possono causare problemi complessi. |
Fare riferimento alle ultime note di rilascio pertinenti Eclipse su http://fedoraproject.org/wiki/Docs/Beats/Devel/Tools/Eclipse.
Questa versione di Fedora include maven2, uno strumento di gestione dei progetti Java e comprensione di progetto. Maven può essere invocata dai comandi mvn e mvn-jpp. Il primo rende il comportamento di Maven semplicemente come il Maven vero e proprio, mentre l'ultimo chiama mvn con proprietà aggiuntive che rendono la compilazione off-line più semplice.
Il pacchetto maven2 in Fedora è stato modificato per funzionare completamente in modalità off-line. Senza proprietà aggiuntive definite (il comando mvn), maven2 funziona esattamente come il vero e proprio Maven. Gli utenti possono definire proprietà aggiuntive per facilitare la compilazione off-line, o chiamare mvn-jpp, un wrapper che definisce le proprietà più comunemente usate per la compilazione off-line. Le proprietà ed i dettagli sul loro uso sono descritte nel file /usr/share/doc/maven2-2.0.4/maven2-jpp-readme.html
, che viene dal pacchetto maven2-manual.
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Ultime note di rilascio sul Web |
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Queste note di rilascio potrebbero essere state aggiornate. Visitare http://docs.fedoraproject.org/release-notes/ per vedere le ultime release notes per Fedora. |
Fedora include applicazioni per funzioni multimediali assortite, incluso ascolto, registrazione, ed editing. Pacchetti aggiuntivi sono disponibili attraverso il repositorio Fedora Package Collection. Per informazioni aggiuntive sul multimedia in Fedora, fare riferimento alla sezione Multimedia del sito web del Fedora Project su http://fedoraproject.org/wiki/Multimedia.
L'installazione predefinita di Fedora include Rhythmbox e Totem per l'ascolto dei media. I repositori Fedora includono moltri altri popolari pacchetti come XMMS ed amaroK di KDE. Sia GNOME che KDE posseggono una selezione di lettori che possono essere usati con una varietà di formati. Programmi aggiuntivi sono disponibili da terze parti per gestire altri formati.
Fedora prende anche pieno vantaggio dal sistema sonoro Advanced Linux Sound Architecture (ALSA). Molti programmi possono suonare simultaneamente, il che una volta era difficile con i sistemi Linux. Quando tutti i software multimediali sono configurati per usare ALSA, per il supporto sonoro, questa limitazione scompare. Per maggiori informazioni su ALSA, visitare il sito web del progetto su http://www.alsa-project.org/. Gli utenti potrebbero avere qualche problematica quando sono loggati al sistema utenti multipli. A seconda della configurazione hardware e software, utenti multipli potrebbero non essere in grado di usare lo stesso hardware sonoro simultaneamente.
Fedora include il supporto completo del formato di contenitore di media Ogg, dell'audio Vorbis, Theora video, Speex audio, e formati audio lossless FLAC. Questi formati liberamente distribuibili non sono ostacolati da brevetti o restrizioni di licenze. Questi forniscono potenti e flessibili alternative ai più popolari e ristretti formati. Il Fedora Project incoraggia l'uso di formati open source al posto di quelli ristretti. Per maggiori informazioni su questi formati e su come usarli, fare riferimento al sito web di Xiph.Org Foundation su http://www.xiph.org/.
I repositori software di Fedora non possono includere il supporto per il playback o la registrazione degli MP3 o DVD. I formati MP3 sono brevettati, ed i proprietari non hanno fornito le necessarie licenze. I formati DVD sono brevettati ed ecquipaggiati con uno schema di crittazione. I proprietari dei brevetti non hanno fornito le licenze necessarie, ed il codice necessario alla decrittazione di dischi crittati CSS potrebbe violare il Digital Millennium Copyright Act, una legge sul copyright degli Stati Uniti. Fedora esclude anche diverse applicazioni multimediali a causa di brevetti o restrizioni sulla licenza, inclusi il Flash Player di Adobe ed il Real Player di Real Media. Per maggiori informazioni su questo soggetto, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/ForbiddenItems.
Mentre altre opzioni MP3 possono essere disponibili per Fedora, Fluendo ora offre un plugin MP3 per GStreamer che è licenziato in modo appropriato per gli utenti finali. Questo plugin abiliterà il supporto MP3 nelle applicazioni che usano il GStreamer framework come backend. Fedora non include questo plugin poiché si preferisce supportare ed incoraggiare l'uso di formati aperti e non ristretti dall'uso di brevetti. Per maggiori informazioni sul plugin MP3, visitare il sito web di Fluendo su http://www.fluendo.com/.
I repositori Fedora includono una varietà di strumenti per gestire facilmente e masterizzare CD e DVD. Gli utenti GNOME possono masterizzare direttamente dal file manager Nautilus o scegliere i pacchetti gnomebaker o graveman, o il vecchio pacchetto xcdroast da Fedora. Gli utenti KDE possono usare il robusto pacchetto k3b, per questi compiti. Gli strumenti per la console includono cdrecord, readcd, mkisofs ed altre popolari applicazioni.
E' possibile usare Fedora per creare ed eseguire screencasts, che sono sessioni desktop registrate, utilizzando tecnologie libere. Il repositorio software Fedora Package Collection include istanbul, che crea screencasts usando il formato video Theora. Questi video possono essere visualizzati usando uno dei diversi lettori inclusi in Fedora. Questo è il modo preferibile di inviare screencasts al Fedora Project sia per gli sviluppatori che per gli utenti finali. Per un più comprensibile how-to, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/ScreenCasting.
Molti lettori multimediali nei repositori software Fedora possono usare plugins per aggiungere supporto di altri formati multimediali e sistemi di output sonoro. Alcuni usano potenti frameworks multimediali, come il pacchetto gstreamer, per gestire il supporto dei formati dei media e l'output sonoro. I repositori software Fedora offrono pacchetti di plugin per questi backends e per applicazioni individuali. Terze parti potranno rendere disponibili plugins aggiuntivi per aggiungere ulteriori capacità.
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Ultime note di rilascio sul Web |
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Queste note di rilascio potrebbero essere state aggiornate. Visitare http://docs.fedoraproject.org/release-notes/ per vedere le ultime release notes per Fedora. |
Fedora fornisce una selezione di giochi che riguardano una varietà di generi. Gli utenti possono installare un piccolo pacchetto di giochi per GNOME (chiamato gnome-games) e KDE (kdegames). Nei repositori, sono anche disponibili giochi aggiuntivi che spaziano nei maggiori generi.
Il sito web del Fedora Project presenta una sezione dedicata ai giochi che mostra i dettagli di molti dei giochi disponibili, incluse anteprime, ed istruzioni per l'installazione. Per maggiori informazioni fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/Games.
Per un elenco degli altri giochi disponibili all'installazione, si usi l'utilità grafica Pirut ( ), o mediante linea di comando:
yum groupinfo "Games and Entertainment"
Per ottenere aiuto per usare yum per installare i pacchetti di giochi assortiti, fare riferimento alla guida disponibile su:x
http://docs.fedoraproject.org/yum/
Fedora 7 include la versione 0.5.6 del Nazghul old-school role playing game engine ed il suo gioco associato Haxima. Questa versione non è compatibile con i giochi salvati dalle precedenti versioni di Nazghul, perciò coloro che hanno sessioni di gioco di Haxima in sospeso dovranno ricominciare il loro gioco dopo l'aggiornamento a Fedora 7.
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La virtualizazione in Fedora 7 supporta sia la piattaforma di virtualizzazione Xen che KVM. L'API libvirt
ed i suoi corrispondenti strumenti, virt-manager e virsh, sono stati aggiornati per supportare sia KVM che Xen. Gli utenti possono scegliere quale piattaforma di virtualizzazione installare, ed usare i medesimi strumenti senza riguardo per la scelta.
Xen in Fedora 7 è basata sulla versione 3.1.0.
KVM in Fedora 7 è basata sulla versione 19-1.
Per maggiori informazioni sulle differenze fra Xen e KVM, fare riferimento a http://virt.kernelnewbies.org/TechComparison. Per maggiori informazioni sull'installazione e l'uso della virtualizzazione in Fedora 7, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/Docs/Fedora7VirtQuickStart.
Usando Xen 3.0.4, può essere implementata sia la paravirtualizzazione che la piena virtualizzazione. Sotto KVM, è supportata solo la virtualizzazione piena. La virtualizzazione piena, richiede un processore VT-capable. La paravirtualizzazione non richiede hardware speciale, ma richiede all'OS ospite di essere modificato.
Il team di sviluppo di Fedora 7 ha testato Xen con ospiti Fedora 6, Fedora 7 e Red Hat Enterprise Linux 4.5 e 5.0. Non sono stati testati altri ospiti. Con la virtualizzazione completa gli utenti possono aspettarsi ragionevoli successi con una gran varietà di sistemi operativi, inclusi alcuni sistemi operativi proprietari.
Le seguenti migliorie sono state fatte nei pacchetti di virtualizzazione in Fedora 7:
Le applicazioni virt-manager e virsh possono ora lavorare con domini inattivi. In precedenza, solo xm poteva gestire domini inattivi.
I problemi di cursore del mouse con il frame buffer virtuale sono stati risolti, per una miglior esperienza utente in modalità GUI.
Miscellanee altre piccole migliorie e fix sono stati fatti.
Gli ospiti a 32-bit paravirtualizzati possono essere eseguiti su un ipervisore a 64-bit.
Gli ospiti pienamente virtualizzati supportano salvataggio, ripristino, e migrazione.
Quando si migrano gli ospiti, la configurazione dell'ospite è salvata sull'host di destinazione.
Lo script Xen network-bridge non usa più il modulo del kernel netloop
. Il dispositivo di bridge predefinito è ora chiamato eth0
invece di xenbr0
. Il dispositivo fisico è ancora rinominato peth0
.
L'utilità virt-manager fornisce un abilitazione virtuale al NAT di rete per gli ospiti sui laptops, invece dello script Xen network-bridge.
L'utilità virt-manager è tradotta in più lingue.
Il virt-manager può aggiungere e rimuovere dischi ed interfacce agli ospiti esistenti.
L'utilità virt-manager fornisce un responso progressivo quando si scaricano immagini, si creano dischi, ed avviano ospiti.
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Questa sezione contiene informazioni relative all'implementazione del sistema X Window, X.org, distribuito con Fedora.
L'X server X.org 7.2 è stato modificato per determinare automaticamente e configurare gran parte dell'hardware, eliminando la necessità per gli utenti o gli amministratori di modificare il file di configurazione /etc/X11/xorg.conf
. Il solo hardware configurato per impostazione predefinita nel file xorg.conf
scritto da anaconda è:
Il driver grafico
La mappa della tastiera
Tutti gli altri hardware, tipo i monitors (sia LCD che CRT), mouse USB, e touchpads saranno rilevati e configurati automaticamente.
Il server X server interroga il monitor collegato per ottenere le gamme di risoluzione supportate, e tenta di agganciare la più elevata disponibile con il corretto aspect ratio per il display. Gli utenti possono impostare la loro risoluzione preferita in
→ → , e l'impostazione predefinita per il sistema può essere cambiata con → → .Se il file di configurazione /etc/X11/xorg.conf
non è presente, X determinerà automaticamente anche il driver appropriato, ed assumerà un profilo di tastiera 105-key US.
Fedora 7 contiene due drivers per i controller grafici integrati Intel:
Il driver predefinito i810
, che contiene il supporto per i chipsets grafici Intel fino ad includere gli i945 ed i965
Il driver sperimentale intel
, che contiene il supporto per i chipsets grafici Intel fino ad includere gli i945
Il driver i810
è limitato alle risoluzioni disponibili nel BIOS. Se si ha necessità di supportare risoluzioni non-standard, tipo quelle utilizzate in alcuni display widescreen, è possibile passare al driver intel
. E' possibile cambiare drivers usando system-config-display, disponibile nei menu sotto → → .
Sono benvenuti suggerimenti sul driver sperimentale intel
. Si prega di inviare segnalazioni dei successi in Bugzilla, allegando l'output completo di lspci -vn della macchina in uso. Inviando segnalazioni di successo, vari chipsets potrebbero essere modificati per utilizzare il driver intel
per impostazione predefinita.
Se si intende usare un driver video di terze parti, fare riferimento alla pagina Xorg driver di terze parti per le linee guida dettagliate:
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Fedora ora fornisce MySQL 5.0. Per un elenco delle migliorie fornite da questa versione, fare riferimento a http://dev.mysql.com/doc/refman/5.0/en/mysql-5-0-nutshell.html.
Per maggiori informazioni sull'aggiornamento dei database dalle versioni precedenti di MySQL, fare riferimento al sito web di MySQL su http://dev.mysql.com/doc/refman/5.0/en/upgrade.html.
Il driver MySQL DBD è stato doppiamente licenziato ed i problemi di licenza relativi sono stati risolti (https://bugzilla.redhat.com/bugzilla/show_bug.cgi?id=222237). Il risultante pacchetto apr-util-mysql è ora incluso nei repositori software di Fedora.
Questa versione di Fedora include PostgreSQL 8.2. Per maggiori informazioni su questa nuova versione, fare riferimento a http://www.postgresql.org/docs/whatsnew.
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Aggiornare i databases |
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Prima di aggiornare un sistema Fedora esistente con un database PostgreSQL, potrebbe essere necessario seguire la procedura descritta su http://www.postgresql.org/docs/8.1/interactive/install-upgrading.html. Altrimenti i dati potrebbero essere non accessibili alla nuova versione di PostgreSQL. |
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Questa sezione include informazioni relative al supporto dei linguaggi sotto Fedora.
Per installare il supporto a linguaggi aggiuntivi dal gruppo Linguaggi, usare Pirut mediante → , od eseguire questo comando:
su -c 'yum groupinstall <language>-support'
Nel comando precedente, <language>
è uno fra assamese
, bengali
, chinese
, gujarati
, hindi
, japanese
, kannada
, korean
, malayalam
, marathi
, oriya
, punjabi
, sinhala
, tamil
, thai
, o telegu
.
Dopo aver aggiornato da Fedora da versioni precedenti, è fortemente raccomandata l'installazione di scim-bridge-gtk, che lavora meglio con applicazioni di terze parti in C++ linkate verso precedenti versioni di libstdc++
.
I pacchetti principali SCIM sono ora installati per impostazione predefinita, ma SCIM viene eseguito per impostazione predefinita solo sui desktops eseguiti con i linguaggi Asiatici (l'elenco corrente è: as
, bn
, gu
, hi
, ja
, kn
, ko
, ml
, mr
, ne
, or
, pa
, si
, ta
, te
, th
, ur
, vi
, zh
). E' possibile usare im-chooser via → → → per abilitare o disabilitare SCIM nel desktop, o per selezionare un'altro metodo di input installato. In un linguaggio non-Asiatico impostare → in im-chooser e riavviare la sessione del desktop per attivare SCIM nel desktop per impostazione predefinita.
Quando SCIM è installato, viene eseguito per impostazione predefinita per tutti gli utenti di tutti i linguaggi. Se SCIM è installato ma non si desidera eseguirlo nel proprio desktop, si può disabilitarlo usando im-chooser.
La seguente tabella elenca i pulsanti di trigger predefiniti per i differenti linguaggi:
Linguaggio | Chiavi di azione |
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tutte | Ctrl-Spazio |
Giapponese | Zenkaku_Hankaku o Alt-` |
Koreano | Shift-Spazio o Hangul |
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Fedora include diverse librerie e software di sistema per la compatibilità con i vecchi software. Questi software sono parte del gruppo Legacy Software Development (Sviluppo del software antiquato) che per impostazione predefinita non è installato. Gli utenti che necessitano di queste funzionalità possono selezionare questo gruppo durante l'installazione o dopo che il processo d'installazione è stato completato. Per installare il gruppo di pacchetti su un sistema Fedora, si usi → (Pirut) o si immetta il seguente comando in una finestra terminale:
su -c 'yum groupinstall "Legacy Software Development"'
Immettere la password di root
quando richiesta.
Il pacchetto compat-gcc-34 è stato incluso in questa versione per ragioni di compatibilità:
https://www.redhat.com/archives/fedora-devel-list/2006-August/msg00409.html
Per un elenco di quali pacchetti sono stati aggiornati dalla versione precedente, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/Docs/Beats/PackageChanges/UpdatedPackages. E' possibile trovare anche una comparazione dei maggiori pacchetti fra tutte le versioni di Fedora su http://distrowatch.com/fedora.
L'obiettivo del Fedora Project è di lavorare con la comunità Linux per creare un sistema operativo completo, general-purpose esclusivamente da software open source. Lo sviluppo è compiuto in un forum pubblico. Il progetto produce delle releases su base temporale di Fedora approssimativamente 2-3 volte l'anno, con un agenda pubblica delle versioni disponibile su http://fedoraproject.org/wiki/Releases/Schedule. Le squadre di ingegneri Red Hat continuano a partecipare alla costruzione di Fedora ed invitano ed incoraggiano più partecipanti esterni di quanto era possibile in passato. Utilizzando questo processo più aperto, si spera di fornire un sistema operativo molto più in linea con gli ideali delsoftware libero e molto più appetibile alla comunità open source. Per maggiori informazioni, fare riferimento al sito web del Fedora Project su http://fedoraproject.org.
Il Fedora Project è guidato dagli individui che contribuiscono ad esso. Come tester, sviluppatore, documentatore o traduttore, voi potete fare la differenza. Fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/Join per i dettagli. Per informazioni sui canali di comunicazione per gli utenti Fedora ed i contributori, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/it_IT/Communicate.
Oltre il sito, sono disponibili le seguenti mailing lists:
fedora-list@redhat.com, per gli utenti delle versioni Fedora
fedora-test-list@redhat.com, per i testers delle versioni test di Fedora
mailto:fedora-devel-list@redhat.com, per gli sviluppatori, sviluppatori, sviluppatori
mailto:fedora-docs-list@redhat.com, per i partecipanti al Documentation Project
Per sottoscrivere ad una di queste liste, spedire un email con la parola "subscribe" nel soggetto a <listname>-request
, dove <listname>
è uno dei sopraelencati nomi di liste. In alternativa, è possibile sottoscrivere la Fedora mailing lists attraverso l'interfaccia web su http://www.redhat.com/mailman/listinfo/.
Il Fedora Project include anche diversi canali IRC (Internet Relay Chat). IRC è una forma di comunicazione real-time, basata su testo, simile alla Messaggistica Istantanea. Con essa, è possibile avere conversazioni con più persone contemporaneamente in un canale aperto o chattare privatamente con qualcuno uno-a-uno. Per parlare con un altro partecipante Fedora Project via IRC, si deve accedere alla rete IRC Freenode. Fare riferimento al sito web Freenode su http://www.freenode.net/ per maggiori informazioni.
I partecipanti del Fedora Project frequentano il canale #fedora sulla rete Freenode, mentre gli sviluppatori del Fedora Project possono spesso essere trovati sul canale #fedora-devel. Alcuni dei progetti più grandi possono anche avere i propri canali; queste informazioni si possono trovare sulle pagine web per il progetto, e su http://fedoraproject.org/wiki/it_IT/Communicate.
Per poter parlare sul canale #fedora, si dovrà registrare un nickname o nick. Si riceveranno istruzioni quando si farà il /join al canale.
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Canali IRC |
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Il Fedora Project e Red Hat non hanno controllo sui canali IRC del Fedora Project o sui loro contenuti. |
Per come lo si intende, colophon significa:
un modo per riconoscere i contributori e nel contempo attribuire le responsabilità, e
spiegare gli strumenti ed i metodi di produzione.
Amanpreet Singh Alam (traduttore - Punjabi)
Andrew Martynov (traduttore - Russo)
Andrew Overholt(beat contributor)
Anthony Green (beat writer)
Brandon Holbrook (beat contributor)
Bob Jensen (beat writer)
Chris Lennert (beat writer)
Dave Malcolm (beat writer)
David Eisenstein (beat writer)
David Woodhouse (beat writer)
Deepak Bhole (beat contributor)
Diego Burigo Zacarao (traduttore - Brasiliano Portoghese)
Dimitris Glezos (traduttore - Greco, strumenti)
Domingo Becker (traduttore - Spagnolo)
Francesco Tombolini (traduttore - Italiano)
Gavin Henry (beat writer)
Hugo Cisneiros (traduttore - Brasiliano Portoghese)
Igor Miletic (traduttore - Serbo)
Jeff Johnston (beat contributor)
Jens Petersen (beat writer)
Joe Orton (beat writer)
Jose Nuno Coelho Pires (traduttore - Portuguese)
Josh Bressers (beat writer)
Karsten Wade (beat writer, editore, co-publisher)
Kyu Lee (beat contributor)
Licio Fonseca (traduttore - Brasiliano Portoghese)
Luya Tshimbalanga (beat writer)
Magnus Larsson (traduttore - Swedish)
Martin Ball (beat writer)
Maxim Dziumanenko (traduttore - Ucraino)
Nikos Charonitakis (traduttore - Greco)
Orion Poplawski (beat contributor)
Patrick Barnes (beat writer, editore)
Paul W. Frields (tools, editore)
Pawel Sadowski (traduttore - Polacco)
Patrick Ernzer (beat contributor)
RahulSundaram (beat writer, editore)
Sam Folk-Williams (beat writer)
Sekine Tatsuo (traduttore - Giapponese)
Simos Xenitellis (traduttore - Greco)
Steve Dickson (beat writer)
Teta Bilianou (traduttore - Greco)
ThomasCanniot (traduttore - Francese)
Thomas Gier (traduttore - Tedesco)
Thomas Graf (beat writer)
Tommy Reynolds (tools)
Valnir Ferreira Jr. (traduttore - Brasiliano Portoghese)
Will Woods (beat contributor)
Yoshinari Takaoka (traduttore, tools)
Yuan Yijun (traduttore - Cinese semplificato)
Zhang Yang (traduttore - Cinese semplificato)
... e molti altri traduttori. Fare riferimento alla versione aggiornata sul web di queste release notes ove verranno aggiunti i traduttori dopo il rilascio:
Gli scrittori dei pezzi producono le note di rilascio direttamente sulla Wiki del Fedora Project. Loro collaborano con altri esperti del settore durante la fase di test release di Fedora per spiegare i cambiamenti più importanti e le migliorie. La squadra editoriale assicura la consistenza e la qualità dei pezzi ultimati, e porta il materiale Wiki in DocBook XML in un repositorio di controllo delle revisioni. A questo punto, la squadra dei traduttori produce le versioni per gli altri linguaggi delle note di rilascio, che quindi diventano disponibili al publico di massa come parte di Fedora. La squadra di pubblicazione inoltre le rende, con le successive correzioni, disponibili via Web.