Version 6.0.0 (2006-09-24)
Copyright © 2006 Red Hat, Inc. ed altri
Questo documento è rilasciato sotto i termini della Open Publication License. Per maggiori dettagli, leggi le note legali complete su Sezione 3, «Legal Notice».
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Ultime note di rilascio sul web |
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Queste note di rilascio possono essere state aggiornate. Visita http://fedora.redhat.com/docs/release-notes/ per vedere le ultime note di rilascio per Fedora Core. |
Diario delle Revisioni | ||
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Revisione 6.0.0 | 2006-09-24 | |
Nova versione finale | ||
Revisione 5.92 | 2006-09-05 | |
Nuova versione per la test3 | ||
Revisione 5.91.2 | 2006-08-13 | |
Preparazione del nuovo snapshot wiki per la versione Web | ||
Revisione 5.91.1 | 2006-08-10 | |
Fissate le informazioni sui detentori dei diritti | ||
Revisione 5.91 | 2006-07-13 | |
Portato il numero di versione in linea con la realtà | ||
Revisione 0.5.9.1 | 2006-07-11 | |
FC6 test2 rollout per la traduzione |
Il Fedora Project è un progetto open source sponsorizzato da Red Hat e supportato dalla comunità. Il suo obbiettivo è il rapido progresso di software e contenuti liberi ed open source. Il Fedora Project fa uso di forums pubblici, processi aperti, innovazione rapida, meritocrazia, e trasparenza nel conseguire il miglior sistema operativo e piattaforma che il software libero ed open source possano fornire.
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Ultime note di rilascio sul Web |
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Queste note di rilascio potrebbero essere state aggiornate. Visitare http://docs.fedoraproject.org/release-notes/ per vedere le ultime release notes per Fedora. |
E' possibile aiutare la comunità del Fedora Project a continuare a migliorare Fedora se si inviano segnalazioni d'errore e richieste di implementazione. Fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/BugsAndFeatureRequests per maggiori informazioni sugli errori. Grazie per la partecipazione.
Per trovare ulteriori informazioni generali su Fedora, fare riferimento alle seguenti pagine web:
Anteprima di Fedora (http://fedoraproject.org/wiki/it_IT/Overview)
Fedora FAQ (http://fedoraproject.org/wiki/FAQ)
Aiuto e supporto (http://fedoraproject.org/wiki/it_IT/Communicate)
Partecipare al Fedora Project (http://fedoraproject.org/wiki/HelpWanted)
Informazioni sul Fedora Project (http://fedoraproject.org/Overview)
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Links ai documenti |
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Molti links potrebbero non funzionare propriamente dall'ambiente di installazione, a causa di restrizioni di risorse. Le release notes sono anche disponibili post-installazione come parte della pagina predefinita del navigatore Web. Se si è connessi ad internet, usare questi links per trovare altre utili informazioni su Fedora e la comunità che la crea e la supporta. |
Si potrà trovare un anteprima con immagini e video di questa nuova entusiasmante versione su http://fedoraproject.org/wiki/Tours/Fedora7.
Questa versione include nuove significative versioni di molti prodotti chiave e tecnologie. Le seguenti sezioni forniscono una breve panoramica dei principali cambiamenti dall'ultima versione di Fedora.
Questa versione presenta GNOME 2.18 e KDE 3.5.6.
Fedora 7 include un nuovo tema "Flying High", che è parte di un continuo sforzo di squadra della comunità e del Fedora Artwork Project:
In questa versione, le prestazioni di yum, Pirut, e Pup sono state significativamente migliorate.
La tecnologia Kernel-based Virtual Machine (KVM) è stata integrata con lo strumento grafico di Fedora per l'amministrazione della virtualizzazione, virt-manager. KVM fornisce una soluzione di virtualizzazione completa, e gli utenti, inquesta versione, hanno scelta fra KVM e Xen, assieme a Qemu. Più notizie su KVM:
I piani proposti per la prossima versione di Fedora sono disponibili su http://fedoraproject.org/wiki/RoadMap.
Copyright (c) 2006 by Red Hat, Inc. and others. This material may be distributed only subject to the terms and conditions set forth in the Open Publication License, v1.0, available at http://www.opencontent.org/openpub/.
Garrett LeSage created the admonition graphics (note, tip, important, caution,
and warning). Tommy Reynolds <Tommy.Reynolds@MegaCoder.com>
created the callout graphics. They all may be freely redistributed with
documentation produced for the Fedora Project.
FEDORA, FEDORA PROJECT, and the Fedora Logo are trademarks of Red Hat, Inc., are registered or pending registration in the U.S. and other countries, and are used here under license to the Fedora Project.
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All other trademarks and copyrights referred to are the property of their respective owners.
Documentation, as with software itself, may be subject to export control. Read about Fedora Project export controls at http://fedoraproject.org/wiki/Legal/Export.
Vi ringraziamo per il tempo speso nel fornire commenti, suggerimenti, e segnalazioni d'errore alla comunità Fedora. Così facendo, ci aiutate a migliorare lo stato di Fedora, Linux, ed il software libero nel mondo.
Per fornire suggerimenti sul software Fedora od altri elementi di sistema, si prega di fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/BugsAndFeatureRequests. Un elenco degli errori e problemi più comuni per questa versione è disponibile su http://fedoraproject.org/wiki/Bugs/F7Common.
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Suggerimenti per le sole note di rilascio |
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Questa sezione concerne i suggerimenti alle stesse note di rilascio. |
Se si ritiene che queste note possano essere migliorate in qualche modo, è possibile inviare suggerimenti direttamente agli autori dei pezzi. Ci sono diversi modi per farlo, in ordine di preferenza:
Se si possiede un account Fedora, editare il contenuto direttamente su http://fedoraproject.org/wiki/Docs/Beats
Compilare una segnalazione d'errore usando questo template: http://tinyurl.com/nej3u - Questo link è SOLO per i suggerimenti sulle note di rilascio stesse. Riferirsi all'ammonizione precedente per i dettagli.
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Fedora Installation Guide |
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Per saperne di più su come installare Fedora, fare riferimento a http://docs.fedoraproject.org/install-guide/. |
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Problematiche d'installazione non coperte in queste note di rilascio |
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Se si incontra un problema o si ha una domanda durante l'installazione che non è coperta in queste note di rilascio, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/FAQ ehttp://fedoraproject.org/wiki/Bugs/Common. |
Anaconda è il nome del programma di installazione di Fedora. Questa sezione descrive le problematiche relative ad Anaconda ed all'installazione di Fedora 7.
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Scaricare files di grandi dimensioni |
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Se si intende scaricare l'immagine ISO DVD di Fedora, si tenga a mente che non tutti gli strumenti di download file possono scaricare files più grandi di 2GiB. Strumenti senza questa limitazione includono wget 1.9.1-16 o superiore, curl e ncftpget. BitTorrent è un altro metodo per scaricare grandi files. Per informazioni su come ottenere ed usare il file torrent fare riferimento a http://torrent.fedoraproject.org/. |
Anaconda controlla l'integrità dei media d'installazione per impostazione predefinita. Questa funzione può essere utilizzata con i metodi di installazione CD, DVD, hard drive ISO, e NFS ISO. Il Fedora Project raccomanda di eseguire il test di tutti i media prima di cominciare il processo d'installazione, e prima di inviare qualsiasi segnalazione d'errore inerente l'installazione. Molti degli errori inviati sono attualmente causati da CD masterizzati inappropriatamente. Per usare questo test, scrivere linux mediacheck nel boot:
prompt all'inizio dell'installazione.
La funzione mediacheck
è molto sensibile, e può ritenere errati alcuni dischi utilizzabili. Questo risultato è spesso causato dal software di scrittura del disco che non include il padding quando vengono creati dischi dai files ISO. Per ottenere i migliori risultati con mediacheck
, eseguire l'avvio con la seguente opzione:
linux ide=nodma mediacheck
Dopo aver completato la funzione mediacheck con successo, si riavvii per ripristinare la modalità DMA al suo stato normale. Su molti sistemi questo porta ad un processo di installazione da disco più veloce. E' possibile saltare l'opzione mediacheck
al riavvio.
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BitTorrent verifica automaticamente l'integrità dei files |
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Se si usa BitTorrent, qualsiasi file scaricato è automaticamente validato. Se è scaricato completamente un file, non si ha bisogno di testarlo. Comunque, una volta masterizzato il CD, si dovrà usare ancora mediacheck. |
Si potrebbe effettuare dei test sulla memoria prima di installare Fedora immettendo memtest86
al boot:
prompt. Questa opzione eseguirà l'avvio esclusivo del software di testing della memoria Memtest86 invece di Anaconda. Le verifiche di Memtest86 continuano fino a che il tasto Esc non viene premuto.
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Disponibilità di Memtest86 |
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Eseguire il boot dal primo disco d'installazione o da un CD di ripristino per usare questa caratteristica. |
Fedora 7 supporta installazioni grafiche FTP ed HTTP. Comunque, l'immagine d'installazione deve essere contenuta in RAM o apparire su uno storage locale come l'Installation Disc 1. Perciò solo i sistemi con più di 192MiB di RAM od i sistemi avviati dall'Installation Disc 1, possono usare l'installer grafico. I sistemi con 192MiB di RAM o inferiore verranno portati ad usare l'installer testuale automaticamente. Se si preferisce usare il programma d'installazione testuale, scrivere linux text al boot:
prompt.
Nuova grafica per il programma d'installazione.
Anaconda ora ha la caratteristica di installare pacccheti da qualsiasi repositorio software yum-compatibile.
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Supporto repositori yum |
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Solo i repositori HTTP ed FTP sono supportati; repositori su CDs o NFS non sono attualmente supportati. |
Anaconda usa SquashFS per comprimere ed salvare i pacchetti sulle immagini.
Anaconda supporta ora l'installazione usando IPv6.
Anaconda supporta ora l'installazione da FireWire e periferiche disco USB.
Il backend di Anaconda's, yum, è aggiornato alla 3.0.x.
Il programma d'installazione fornisce supporto avanzato per l'architettura ppc64.
L'installer supporta ora i sistemi Apple Macintosh con processori Intel.
L'installer supporta ora il multipathing.
Le fonts vera sono state ritirate e sostituite dalle DejaVu per impostazione predefinita nel programma d'installazione.
Il programma d'installazione è ora tradotto in Greco, Kannada, Malayalam, Marathi ed Oriya.
Tre nuove keywords kickstart sono state aggiunte.
repo --name=<repoid> [--baseurl=<url>|--mirrorlist=<url>]
La parola chiave repo
specifica repositori di pacchetti aggiuntivi da usare per l'installazione. Il parametro baseurl
specifica l'URL per il repositorio, mentre mirrorlist
specifica un elenco dei mirrors. Una e solo una di queste opzioni può essere specificata per definizione di repositorio.
services [--disabled=<list>] [--enabled=<list>]
La parola chiave services
modifica il il gruppo di servizi predefiniti che sono avviati nel rulnevel presefinito. I parametri enabled
e disabled
prendono elenchi separati da virgole, con enabled
i servizi prendono priorità.
user --name=<username> [--groups=<list>] [--homedir=<homedir>] [--password=<password>] [--iscrypted] [--shell=<shell>] [--uid=<uid>]
La parola chiave user
crea un nuovo utente con i parametri specificati. Il parametro name
è richiesto; tutti gli altri parametri sono opzionali.
Molta documentazione su kickstart è disponibile nel pacchetto anaconda. Per installarla, eseguire il comando su -c 'yum install anaconda' e leggere il file /usr/share/doc/anaconda*/kickstart-docs.txt
per ulteriori informazioni.
Alcuni portatili Sony VAIO potrebbero avere dei problemi installando Fedora da CD-ROM. Se ciò accade, riavviare il processo d'installazione ed aggiungere la seguente opzione nella linea di comando di boot:
pci=off ide1=0x180,0x386
L'installazione procederà normalmente, e qualsiasi periferica non riconosciuta verrà configurata al primo avvio di Fedora.
Non tutti i controllers RAID IDE sono supportati. Se il controller RAID non è ancora supportato da dmraid, si potrebbero combinare i dischi in un array RAID configurando il Linux software RAID. Per i controllers supportati, si configuri la funzionalità RAID nel BIOS del computer.
Alcuni servers con molteplici interfacce di rete potrebbero non assegnare eth0 alla prima interfaccia di rete come riconosciuto dal BIOS, il che può causare che l'installer tenti di usare un interfaccia di rete differente da quella usata da PXE. Per cambiare questo comportamento, usare quanto segue nei files di configurazione in pxelinux.cfg/*
:
IPAPPEND 2 APPEND ksdevice=bootif
Le opzioni di configurazione sopraelencate causano al programma d'installazione di usare la stessa interfaccia di rete usata dal BIOS e PXE. E' possibile inoltre usare la seguente opzione:
ksdevice=link
Questa opzione causa all'installer di usare il primo dispositivo di rete che trova collegato ad uno switch di rete.
Fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/DistributionUpgrades per dettagliate raccomandate procedure per l'aggiornamento di Fedora.
In generale, le installazioni fresche sono raccomandate rispetto agli aggiornamenti, particolarmente per i sistemi che includono software di repositori di terze parti. Pacchetti di terze parti rimanenti da installazioni precedenti, potrebbero non funzionare come ci si aspetta su un sistema Fedora aggiornato. Se si decide di eseguire comunque un aggiornamento, le seguenti informazioni potranno essere d'aiuto.
Prima di aggiornare, si esegua il back up completo del sistema. In particolare, si preservino /etc
, /home
, e possibilmente /opt
e /usr/local
se li sono installati pacchetti personalizzati. Si potrebbe usare un approccio multi-boot con un "clone" della vecchia installazione su partizione(i) alternativa(e) come fallback. In quel caso, creando un media di avvio alternativo tipo un floppy GRUB.
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Backup della configurazione del sistema |
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Il backup delle configurazioni in |
Dopo aver completato l'aggiornamento, eseguire il comando:
rpm -qa --last > RPMS_by_Install_Time.txt
Ispezionare la fine dell'output per quei pacchetti con data antecedente l'aggiornamento. Rimuovere o aggiornare questi pacchetti dal repositorio di terze parti, od altrimenti lavorarci su come necessita.
Questa sezione fornisce note che sono specifiche delle architetture hardware supportata da Fedora.
RPM supporta l'installazione parallela dello stesso pacchetto per molteplici architetture. Un normale elenco dei pacchetti come rpm -qa potrebbe sembrare includere pacchetti duplicati, poiché l'architettura non è visualizzata. Si usi invece il comando repoquery, che è parte del pacchetto yum-utils in Fedora Extras, che per impostazione predefinita, mostra l'architettura. Per installare yum-utils, eseguire il seguente comando:
su -c 'yum install yum-utils'
Per elencare tutti i pacchetti con le loro architetture si usi rpm, eseguendo il seguente comando:
rpm -qa --queryformat "%{name}-%{version}-%{release}.%{arch}\n"
E' possibile aggiungere questo a /etc/rpm/macros
(per un impostazione globale) o ~/.rpmmacros
(per un impostazione per-utente). Esso cambia la query predefinita per mostrare l'architettura:
%_query_all_fmt %%{name}-%%{version}-%%{release}.%%{arch}
Questa sezione copre ogni informazione specifica su Fedora e la piattaforma hardware PPC.
CPU Minima: PowerPC G3 / POWER3
Fedora 7 supporta solo la generazione "New World" degli Apple Power Macintosh, venduti circa dal 1999 in poi.
Fedora 7 supporta anche gli IBM eServer pSeries, IBM RS/6000, Genesi Pegasos II, e le macchine IBM Cell Broadband Engine.
Fedora 7 include nuovo supporto hardware per Genesi Efika, e per la Sony PlayStation 3.
Raccomandati per la modalità testo: 233 MHz G3 o superiore, 128MiB RAM.
Raccomandati per la modalità grafica: 400 MHz G3 o superiore, 256MiB RAM.
I requisiti di spazio su disco sottoelencati rappresentano lo spazio occupato da Fedora 7 dopo aver completato l'installazione. Comunque, altro spazio su disco è necessario durante l'installazione per il supporto dell'ambiente d'installazione. Questo spazio aggiuntivo corrisponde alla grandezza di /Fedora/base/stage2.img
(sull'Installation Disc 1) più la grandezza dei files in sul sistema installato.
In termini pratici, vuol dire che i requisiti di spazio su disco possono variare da un minimo di 90MiB per un installazione minima ad un massimo di 175MiB per un installazione "totale". I pacchetti completi possono occupare più di 9 GB di spazio su disco.
Ulteriore spazio è richiesto per ogni dato utente, ed almeno il 5% di spazio libero dovrà essere mantenuto affinché il sistema funzioni correttamente.
Dopo una breve sperimentazione con pagine da 64KiB in Fedora Core 6, il kernel PowerPC64 è stato riportato alle pagine da 4KiB. Il programma d'installazione dovrebbe riformattare qualsiasi partizione di swap automaticamente durante l'aggiornamento.
Il tasto Option sui sistemi Apple è equivalente al tasto Alt sul PC. Dove la documentazione o il software d'installazione si riferiscono al tasto Alt, si usi il tasto Option. Per alcune combinazioni di tasti si potrebbe avere bisogno di usare il tasto Option assieme al tasto Fn, tipo Option-Fn-F3 per cambiare al terminale virtuale tty3.
Il Fedora Installation Disc 1 è avviabile sull'hardware supportato. In aggiunta, un immagine di CD avviabile appare nella directory images/
di questo disco. Queste immagini si comportano differentemente in accordo al sistema hardware che si sta utilizzando:
Su molte macchine, il bootloader avvia automaticamente l'appropriato programma d'installazione a 32-bit o 64-bit dal disco di installazione. Il pacchetto predefinito gnome-power-manager include il supporto al power management, incluso lo sleep e l'amministrazione della retroilluminazione. Gli utenti con necessità più complesse possono usare il pacchetto apmud. Per installare apmud dopo l'intallazione, usare il seguente comando:
su -c 'yum install apmud'
64-bit IBM pSeries (POWER4/POWER5), modelli iSeries attuali. Dopo l'uso di OpenFirmware per avviare il CD, il bootloader, yaboot, avviera il programma di installazione a 64-bit.
IBM "Legacy" iSeries (POWER4). I cosidetti modelli "Legacy" iSeries, che non usano OpenFirmware, richiedono l'uso delle immagini di avvio locate nella directory images/iSeries
dell'albero di installazione.
32-bit CHRP (IBM RS/6000 ed altri). Dopo l'uso di OpenFirmware per avviare il CD, selezionare l'immagine di avvio linux32
al prompt di boot:
per avviare il programma di installazione a 32-bit. Altrimenti, verrà avviato il programma di installazione a 64-bit che fallirà.
Genesi Pegasos II. Nel momento in cui stiamo scrivendo, non è ancora stato rilasciato un firmware con pieno supporto per i filesystem ISO9660 per il Pegasos. E' comunque possibile utilizzare un immagine di avvio dalla rete. Al prompt di OpenFirmware, immettere il seguente comando:
boot cd: /images/netboot/ppc32.img
Si deve anche configurare manualmente OpenFirmware sul Pegasos per far si di rendere il sistema Fedora installato avviabile. Per far questo, impostare la variabile ambiente boot-device
e boot-file
in modo appropriato.
Genesi Efika. Al momneto della scrittura, il firmware di Efika ha alcuni bachi che prevengono le corrette operazioni del bootloader yaboot bootloader. Un firmware aggiornato dovrebbe essere disponibile per Aprile 2007, in anticipo al rilascio di Fedora 7. Con un firmware corretto, l'installazione su Efika dovrebbe essere la stessa del Pegasos II.
Sony PlayStation 3. Per l'installazione su PlayStation 3, per primo si aggiorni al firmware 1.60 o superiore. L' "Other OS" boot loader deve essere installato nella flash, seguendo le istruzioni su http://www.playstation.com/ps3-openplatform/manual.html. Al momento della scrittura, un boot loader specifico per Fedora non è ancora disponibile; per il tempo del rilascio di Fedora 7 questa mancanza potrebbe essere compensata.
Avvio dalla rete. Immagini combinate contenenti l'installer kernel ed il ramdisk sono locate nella directory images/netboot/
dell'albero di installazione. Queste sono intese per l'avvio dalla rete con TFTP, ma possono essere utilizzate in molti modi.
Il loader yaboot supporta l'avvio TFTP per gli IBM pSeries e gli Apple Macintosh. Il Fedora Project incoraggia l'uso di yaboot rispetto alle immagini netboot.
Questa sezione copre ogni informazione specifica su Fedora e la piattaforma hardware x86.
In ordine all'uso di specifiche caratteristiche di Fedora 7 durante o dopo l'installazione, si dovrà conoscere i dettagli di altri componenti hardware tipo schede video e di rete.
Le seguenti specifiche di CPU sono dichiarate in confronto dei processori Intel. Anche gli altri processori, come quelli di AMD, Cyrix, e VIA che sono compatibili ed equivalenti ai seguenti processori Intel possono essere usati con Fedora.
Fedora 7 richiede un Processore Intel Pentium o superiore, ed è ottimizzata per i processori Pentium 4 e successivi.
Raccomandati per la modalità testo: 200 MHz Pentium-class o superiore
Raccomandati per la modalità grafica: 400 MHz Pentium II o superiore
RAM minima per la modalità testo: 128MiB
RAM minima per la modalità grafica: 192MiB
RAM raccomandata per la modalità grafica: 256MiB
I requisiti di spazio su disco sottoelencati rappresentano lo spazio occupato da Fedora 7 dopo aver completato l'installazione. Comunque, altro spazio su disco è necessario durante l'installazione per il supporto dell'ambiente d'installazione. Questo spazio aggiuntivo corrisponde alla grandezza di /Fedora/base/stage2.img
sull'Installation Disc 1 più la grandezza dei files in /var/lib/rpm
sul sistema installato.
In termini pratici, vuol dire che i requisiti di spazio su disco possono variare da un minimo di 90MiB per un installazione minima ad un massimo di 175MiB per un installazione "totale". I pacchetti completi possono occupare più di 9 GB di spazio su disco.
Ulteriore spazio è richiesto per ogni dato utente, ed almeno il 5% di spazio libero dovrà essere mantenuto affinché il sistema funzioni correttamente.
Questa sezione copre specifiche informazioni su Fedora e la piattaforma hardware x86_64.
In ordine all'uso di specifiche caratteristiche di Fedora 7 durante o dopo l'installazione, si dovrà conoscere i dettagli di altri componenti hardware tipo schede video e di rete.
RAM minima per la modalità testo: 128MiB
RAM minima per la modalità grafica: 256MiB
RAM raccomandata per la modalità grafica: 512MiB
I requisiti di spazio su disco sottoelencati rappresentano lo spazio occupato da Fedora 7 dopo aver completato l'installazione. Comunque, altro spazio su disco è necessario durante l'installazione per il supporto dell'ambiente d'installazione. Questo spazio aggiuntivo corrisponde alla grandezza di /Fedora/base/stage2.img
sull'Installation Disc 1 più la grandezza dei files in /var/lib/rpm
sul sistema installato.
In termini pratici, vuol dire che i requisiti di spazio su disco possono variare da un minimo di 90MiB per un installazione minima ad un massimo di 175MiB per un installazione "totale". I pacchetti completi possono occupare più di 9 GB di spazio su disco.
Ulteriore spazio è richiesto per ogni dato utente, ed almeno il 5% di spazio libero dovrà essere mantenuto affinché il sistema funzioni correttamente.
Questa versione di Fedora include diverse immagini ISO live in aggiunta alle tradizionali immagini di installazione. Queste immagini ISO sono avviabili, e potete masterizzarle nei media ed usarle per provare Fedora. Esse includono anche una caratteristica che permetterà di installare il contenuto del live CD sul disco rigido per maggior persistenza e prestazioni più elevate.
Queste immagini sono anche disponibili per le versioni di test, per permettere una prova più semplice delle versioni test di Fedora.
Ci sono tre immagini live disponibili per Fedora 7.
Fedora 7 i386 Desktop CD. Questa è un immagine della grandezza di un CD per macchine i386. Possiede l'ambiente desktop predefinito (GNOME), supporta tutti i linguaggi supportati dalla localizzazione di Fedora, ed un gruppo base di applicazioni di produttività disponibile in Fedora.
Fedora 7 x86_64 Desktop DVD. Questa è un immagine live della grandezza di un DVD per macchine x86_64. Il gruppo di pacchetti è il medesimo dell'i386 Desktop CD.
Fedora 7 i386 KDE CD. Questa è un immagine delle dimensioni di un CD per macchine i386. Inclide il KDE Desktop environment ed un gran numero di applicazioni KDE. Si noti che questa immagine ha pieno supporto per la sola lingua inglese.
Le immagini live potranno avviarsi da qualsiasi macchina che supporti l'avvio da CD-ROM. Dopo aver avviato il CD, è possibile eseguire il log in ed usare l'ambiente desktop come utente fedora. Dopo aver effettuato il log in, se si desidera installare i contenuti delle immagini live sul disco rigido, si clicchi sull'icona del desktopInstall to Hard Drive.
Un altro modo per usare queste immagini live è di metterle su un pennino USB. Per farlo, installare il pacchetto livecd-tools dal repositorio di sviluppo. Quindi, eseguire lo script livecd-iso-to-stick :
/usr/bin/livecd-iso-to-stick /path/to/live.iso /dev/sdb1
Si sostituisca /dev/sdb1
con la partizione dove si desidera porre l'immagine.
Questo è un processo non distruttivo; qualsiasi dato si abbia sul pennino USB sarà preservato.
Le seguenti sezioni contengono informazioni riguardanti i pacchetti che hanno avuto significativi cambiamenti per Fedora 7. Per un accesso facilitato, sono organizzati in linea generale usando gli stessi gruppi mostrati nel sistema d'installazione.
La Fedora Project Board a iniziato un audit delle licenze per assicurare che tutto il software incluso in Fedora sia compliante con le linee guida di licenza dei pacchetti.
Il pacchetto apcupsd è stato aggiornato alla versione 3.14.0. Questa versione rimuove le vecchie modalità networking master/slave. Fare riferimento alle note di rilascio di apcupsd per maggiori informazioni.
http://sourceforge.net/project/shownotes.php?group_id=54413&release_id=485633
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Assunzioni basate su 2.6.21 |
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Questa bozza delle note di rilascio assume che la versione finale di Fedora 2.6.21 sia basata sul kernel 2.6.21. Questo è soggetto a cambiamenti. |
Questa sezione concerne cambiamenti ed importanti informazioni riguardanti il kernel basato sulla versione 2.6.21 in Fedora 7. Il kernel 2.6.21 include:
Supporto per la virtualizzazione KVM.
Supporto tickless per x86 32bit, che migliora enormemente l'amministrazione del risparmio energetico. Per la versione finale di Fedora 7, anche x86_64 diverrà tickless.
Lo stack di rete wireless devicescape, che include il supporto per diversi nuovi drivers wireless .
Nuovi drivers IDE che usano lo stesso codice libata dei drivers SATA.
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Cambiamento nei nomi dei dispositivi IDE |
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I nuovi drivers IDE ora fanno si che tutti i dischi IDE abbiano nomi come /dev/sdX invece di /dev/hdX. |
Supporto per la versione 2 del Global File System (GFS2).
Alcuni elementi del realtime kernel project.
Molti bachi risolti ed altri piccoli miglioramenti.
Il changelog per 2.6.21rc1 è disponibile qui: http://lwn.net/Articles/223021/
Fedora può includere patches aggiuntive al kernel per miglioramenti, correzione di errori, o caratteristiche aggiuntive. Per questa ragione, il kernel potrebbe non essere linea-per-linea equivalente al cosidetto vanilla kernel proveniente dal sito web di kernel.org:
Per ottenere una lista di queste patches, scaricare il pacchetto RPM sorgente ed eseguire il seguente comando su di esso:
rpm -qpl kernel-<version>.src.rpm
Per ottenere una lista dei cambiamenti del pacchetto, eseguire il seguente comando:
rpm -q --changelog kernel-<version>
Se si ha bisogno di una versione più amichevole di changelog fare rifermento a http://wiki.kernelnewbies.org/LinuxChanges. Un breve e completo diff del kernel è disponibile su http://kernel.org/git. La versione Fedora è basata sull'albero di Linus.
Le personalizzazioni fatte per la versione Fedora sono disponibili su http://cvs.fedoraproject.org.
Fedora 7 include i seguenti kernel compilati:
Kernel nativo, per l'uso nella maggior parte dei sistemi. I sorgenti configurati sono disponibili nel pacchetto kernel-devel-<version>.<arch>.rpm.
kernel-PAE, per l'uso sui sistemi a 32-bit x86 con > 4GB di RAM, o con CPUs che hanno una caratteristica 'NX (No eXecute)'. Questo kernel supporta sia sistemi uniprocessore che multi-processore.
Kernel per la virtualizzazione per l'uso con il pacchetto emulatore Xen. I sorgenti configurati sono disponibili nel pacchetto kernel-xen-devel-<version>.<arch>.rpm.
Kernel kdump per l'uso delle caratteristiche kexec/kdump. I sorgenti configurati sono disponibili nel pacchetto kernel-kdump-devel-<version>.<arch>.rpm.
E' possibile installare i kernel headers per tutti i tipi di kernel allo stesso momento. I files saranno installati nell'albero /usr/src/kernels/<version>-[PAE|xen|kdump]-<arch>/. Usare il seguente comando:
su -c 'yum install kernel-{PAE,xen,kdump}-devel'
Selezionare uno o più di questi tipi, separati da virgola e senza spazi, appropriatamente. Immettere la password di root quando richiesta.
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Il Kernel 32bit include Kdump |
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Il kernel a 32bit è ora relocabile, così le funzionalità di kdump sono incluse. Quello a 64bit richiede ancora l'installazione del kernel -kdump. |
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Il kernel predefinito fornisce SMP |
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Non è disponibile un kernel SMP separato per Fedora su i386, x86_64 and ppc64. Il supporto multiprocessore è fornito dal kernel nativo. |
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Supporto kernel PowerPC |
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Non c'è supporto per Xen o kdump per l'architettura PowerPC in Fedora. I PowerPC a 32-bit hanno ancora un kernel SMP separato. |
Fare riferimento a http://kernel.org/pub/linux/docs/lkml/reporting-bugs.html per informazioni sulla segnalazione di errori nel kernel di Linux. E' possibile inoltre utilizzare http://bugzilla.redhat.com per inviare quelle segnalazioni d'errore che sono specifiche per Fedora.
Molti dei tutorial, esempi, e libri di testo sullo sviluppo del kernel Linux assumono che i sorgenti del kernel siano installati sotto la directory /usr/src/linux/
. Se si fa un link simbolico, come mostrato sotto, si sarà in grado si usare quel materiale d'apprendimento con i pacchetti di Fedora Core. Installare gli appropriati sorgenti del kernel, come mostrato prima, quindi eseguire il seguente comando:
su -c 'ln -s /usr/src/kernels/<version>.<release>-<arch> /usr/src/linux'
Immettere la password di root quando richiesta.
Fedora Core 6 non include il pacchetto kernel-source fornito nelle vecchie versioni poiché è necessario il solo pacchetto kernel-devel per compilare moduli esterni. Sono disponibili sorgenti configurati come descritto nella sezione Tipi di kernel.
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Queste istruzioni fanno riferimento al Kernel corrente |
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Per semplificare le seguenti direttive, assumiamo che si voglia configurare i sorgenti del kernel che combaciano con la versione del kernel in esecuzione. Nei prossimi passi, l'espressione <version> si riferisce alla versione del kernel mostrata dal comando: uname -r. |
Gli utenti che necessiteranno dell'accesso ai sorgenti originali del kernel di Fedora possono trovarli nel pacchetto kernel .src.rpm. Per creare un albero di sorgenti esploso da questo file, si seguano i seguenti passi:
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Non compilate i pacchetti come Super-user (root) |
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La compilazione dei pacchetti come superuser è pericolosa e non è necessaria, anche per il kernel. Queste istruzioni permettono di installare i sorgenti del kernel come utente normale. Molti siti di informazione generale fanno riferimento a |
Si prepari un ambiente di compilazione di pacchetti RPM nella home directory utente. Eseguire i seguenti comandi:
su -c 'yum install rpmdevtools yum-utils' rpmdev-setuptree
Immettere la password di root quando richiesta.
Scaricare il file kernel-<version>.src.rpm
. Abilitare qualsiasi repositorio di sorgenti appropriato, come Core, Updates, o Testing, con lo switch -e
:
yumdownloader -e core-source -e updates-source --source kernel-<version>
Immettere la password di root quando richiesta. Se non si specifica la versione, verrà scaricato l'ultimo kernel disponibile in Fedora.
Installare kernel-<version>.src.rpm
usando il comando:
su -c 'rpm -Uvh kernel-<version>.src.rpm'
Questo comando scrive i contenuti dell'RPM in ${HOME}/rpmbuild/SOURCES
e ${HOME}/rpmbuild/SPECS
, dove ${HOME}
è la home directory corrente.
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Spazio richiesto |
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Il completo processo di compilazione del kernel può richiedere diversi gigabytes di spazio extra sul file system contenente la home directory. |
Preparare i sorgenti del kernel usando i comandi:
cd ~/rpmbuild/SPECS rpmbuild -bp --target $(uname -m) kernel-2.6.spec
L'albero dei sorgenti del kernel è locato nella directory ~/rpmbuild/BUILD/kernel-<version>/linux-<version>.<arch>
.
Le configurazioni per i kernel specifici distribuiti in Fedora 7 sono nella directory ~/rpmbuild/BUILD/kernel-<version>/linux-<version>.<arch>/configs
. Per esempio, il file di configurazione i686 è denominato ~/rpmbuild/BUILD/kernel-<version>/linux-<version>.<arch>/configs/kernel-<version>-i686.config
. Lanciare il seguente comando per porre il file di configurazione desiderato nel posto giusto per la compilazione:
cp configs/<desired-config-file> .config
Ogni kernel prende un nome basandosi sul numero della sua versione. Questo è il valore mostrato dal comando uname -r
. Il nome del kernel è definito dalle prime quattro linee del kernel Makefile
. Il Makefile
è stato cambiato per generare un kernel con un nome differente da quello in esecuzione. Per essere accettato dal kernel in esecuzione, un modulo deve essere compilato per il kernel con il nome corretto. Per fare questo, si deve editare il kernel Makefile
.
Per esempio, se uname -r
restituisce la stringa 2.6.17-1.2345_FC6
, si cambi la definizione EXTRAVERSION
da questo:
EXTRAVERSION = -prep
a questo:
EXTRAVERSION = -1.2345_FC6
Che sarà, sostituito in ogni parte d'ora in poi.
Impartire il seguente comando:
make oldconfig
Quindi si potrà procedere come al solito.
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Compilare gli RPM binari del kernel |
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Normalmente, i kernels per Fedora sono compilati usando l'utilità rpmbuild ed uno specfile. I risultati potranno variare se si è utilizzato il comando del kernel built-in make rpm destinazione. |
Non è necessario un albero dei sorgenti del esploso per compilare un modulo del kernel, come un driver di periferica, per il kernel in uso. Solo il pacchetto kernel-devel è necessario alla compilazione di moduli esterni. Se non lo si seleziona durante l'installazione, si usi Pirut per installarlo, (via ) o usare yum. Eseguire il seguente comando per installare il pacchetto kernel-devel usando yum.
su -c 'yum install kernel-devel'
Per esempio, per compilare il modulo foo.ko
, si crei il seguente Makefile
nella directory contenente il file foo.c
:
obj-m := foo.o KDIR := /lib/modules/$(shell uname -r)/build PWD := $(shell pwd) default: $(MAKE) -C $(KDIR) M=$(PWD) modules
Impartire il comando make per compilare il modulo foo.ko
.
Questa sezione concerne dettagli sui cambiamenti che interessano gli utenti del desktop grafico di Fedora.
Questa versione di Fedora ora include la nuova struttura di directory utente, xdg-user-dirs
. Le caratteristiche di queste nuove directory utente includono:
I nomi delle directory possono essere localizzati (tradotti)
Include un gruppo di directory comuni predefinite, come documenti, musica, foto, e downloads.
Appaiono come comuni segnalibri nel file browser, e sono selezionabili da molte applicazioni come predefinite per la specifica applicazione. Per esempio, un player musicale comincerà l'apertura dei file nella directory predefinita per la musica.
Configurabile dall'utente, che può muovere o rinominare le directory mediante il file manager Nautilus, o editando ~/.config/user-dirs.dirs
.
Le prestazioni dell'utilità di amministrazione del software yum sono state enormemente migliorate in Fedora 7. Il parser dei metadati dei repositori è stato implementato in C. Una nuova infrastruttura per l'amministrazione dei mirror assicura una migliore selezione dei mirror ed, in molti casi, prestazioni più veloci. Lo strumento di amministrazione dei pacchetti Pirut e l'utilità diaggiornamento del software Pup sono basate su yum, così anche le loro prestazioni sono migliorate.
Questa versione presenta GNOME 2.18 (http://www.gnome.org/start/2.18/)
Lo splash screen di GNOME è stato disabilitato intenzionalmente. Per abilitarlo , usare gconf-editor od il seguente comando:
gconftool-2 --set /apps/gnome-session/options/show_splash_screen --type bool true
La finestra di dialogo lock screen non è connessa allo screensaver selezionato in questa release. Per abilitarla, usare gconf-editor od il seguente comando:
gconftool-2 --set --type string /apps/gnome-screensaver/lock_dialog_theme "system"
Questa versione di Fedora include la versione 2.0 del popolare navigatore web Firefox. Fare riferimento a http://firefox.com/ per maggiori informazioni su Firefox.
Fedora 7 fornisce il supporto base per partizioni di swap crittate e filesystem non-root. Per usarlo, aggiungere le voci in /etc/crypttab
e referenziare i dispositivi creati in /etc/fstab
.
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Supporto di FS crittati durante l'installazione non disponibile |
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Abilitare l'a crittazione del file system dopo l'installazione. Anaconda non ha supporto per la creazione di dispositivi a blocchi crittati. |
L'esempio che segue mostra una voce /etc/crypttab
per una partizione swap:
my_swap /dev/hdb1 /dev/urandom swap,cipher=aes-cbc-essiv:sha256
Questo crea un dispositivo a blocchi crittato /dev/mapper/my_swap
, che può essere referenziato in /etc/fstab
. Il prossimo esempio mostra una voce per un volume di sistema.
my_volume /dev/hda5 /etc/volume_key cipher=aes-cbc-essiv:sha256
Il file /etc/volume_key
contiene una chiave di crittazione in testo semplice. E' possibile specificare none
come nome del file per la chiave, ed il sistema richiederà la chiave di crittazione durante l'avvio.
Il metodo raccomandato è l'uso di LUKS per i volumi di file system: (usando LUKS è possibile lasciare la parte cipher=
in crypttab
).
Creare il volume crittato usando cryptsetup luksFormat
Aggiungere la voce necessaria in /etc/crypttab
Impostare il volume manualmente usando cryptsetup luksOpen o riavviando
Creare un filesystem sul volume crittato
Impostare una linea in /etc/fstab
Fedora 7 include la versione 2.2.4 del server HTTP Apache. Gli utenti che si aggionano dalla versione 2.0 (inclusa in Fedora Core 4 e precedenti) dovranno fare dei cambiamenti alla configurazione di httpd; fare riferimento a http://httpd.apache.org/docs/2.2/upgrading.html per ulteriori dettagli.
Gli utenti del modulo mod_dbd
noteranno che il driver DBD apr-util
per PostgreSQL è ora distribuito come modulo separato caricabile dinamicamente. Il modulo driver è ora incluso nel pacchetto apr-util-pgsql. Anche un driver MySQL è ora disponibile, nel pacchetto apr-util-mysql.
Questa sezione concerne i mail servers elettronici o mail transfer agents (MTAs).
Il pacchetto exim-sa è deprecato, e non è più fornito in Fedora Extras 6. Era l'implementazione originaria di SpamAssassin integrata con Exim, ed era funzionalmente similare a sendmail milters o postfix filters. Comunque, questa funzionalità è abbastanza limitata, ed Exim ora ha un supporto molto migliore per il controllo dei contenuti, pienamente integrato nelle sue Access Control Lists general-purpose.
Poiché la caratteristica sa_exim
non era abilitata nella configurazione predefinita, il pacchetto può normalmente essere disinstallato in sicurezza per permettere ad Exim di essere aggiornato. Gli utenti che hanno modificato la loro configurazione per usare le caratteristiche sa_exim
dovranno o riconfigurare Exim con le sue capacità di scansione dei contenuti o ricompilarsi il pacchetto per includere il sottopacchetto exim-sa. Per ulteriori dettagli su Exim ed il suo scanner dei contenuti built-in, vedere la documentazione Exim:
http://www.exim.org/exim-html-4.62/doc/html/spec_html/ch40.html
Questa sezione riguarda vari strumenti di sviluppo e caratteristiche.
Questa versione di Fedora è stata compilata usando GCC 4.1, che è incluso nella distribuzione.
Questa versione di Fedora include Fedora Eclipse, basata su Eclipse SDK versione 3.2.2 (http://www.eclipse.org). La pagina "New and Noteworthy" per la serie di versioni 3.2.x è accessibile da http://download.eclipse.org/eclipse/downloads/drops/R-3.2-200606291905/new_noteworthy/eclipse-news.html. Le note di rilascio specifiche alla 3.2.2 sono disponibili su http://www.eclipse.org/eclipse/development/readme_eclipse_3.2.2.html.
L'Eclipse SDK è anche conosciuto come "the Eclipse Platform," "the Eclipse IDE," ed "Eclipse." L'Eclipse SDK è il fondamento delle versioni combinate di dieci progetti Eclipse sotto l'ombrello della versione Callisto (http://www.eclipse.org/callisto). Un po di questi progetti Callisto sono inclusi in Fedora: CDT (http://www.eclipse.org/cdt, per lo sviluppo C/C++, EMF (http://www.eclipse.org/emf) l'Eclipse Modeling Framework, e GEF (http://www.eclipse.org/gef), il Graphical Editing Framework.
Anche molti progetti Eclipse di terze parti sono disponibili, inclusi Subclipse (http://subclipse.tigris.org/) per l'integrazione del controllo della versione Subversion, PyDev (http://pydev.sf.net) per lo sviluppo in Python, e PHPeclipse (http://www.phpeclipse.de/) per lo sviluppo in PHP. Anche Mylar (http://eclipse.org/mylar), una UI focalizzata sui task per Eclipse, è disponibile in Fedora con un task connector per Bugzilla e Trac. Non è parte di Callisto ma sarà parte della prossima versione combinata Eclipse Europa.
Assistenza per avere più progetti pacchettizzati e testati con GCJ è sempre la benvenuta. Si contattino le parti interessate attraverso la fedora-devel-java-list (http://www.redhat.com/mailman/listinfo/fedora-devel-java-list/) e/o #fedora-java su freenode.
Fedora include anche plugins e caratteristiche che sono particolarmente utili per gli hackers FOSS, ChangeLog editing con eclipse-changelog e l'interazione con Bugzilla con eclipse-mylar-bugzilla. I nostri pacchetti CDT includono inoltre un supporto work-in-progress per lo GNU Autotools. Questo plugin permette agli utenti finali di usare Eclipse per creare e mantenere progetti C/C++ che usano GNU autotools. Gli sviluppi al CDT includono:
Esecuzione della configurazione prima della compilazione
Editor speciali per i files di input autoconf/automake
Aiuto speciale per le macro di autoconf
Aiuto sovraimpresso per le funzioni della libreria C
Una console speciale per la configurazione
Le ultime informazioni pertinenti questi progetti possono essere trovate sulla pagina Fedora Eclipse Project: http://sourceware.org/eclipse/.
Questa versione include 21 pacchetti di linguaggi per Eclipse SDK. Ciascun linguaggio è assemblato in un pacchetto separato, tipo eclipse-sdk-nls-ko per la traduzione Koreana.
Fedora Eclipse contiene una patch per consentire ad utenti non-root di far uso della funzionalità Update Manager per installare i plugins e le caratteristiche non non-pacchettizzate. Tali plugins sono installati nella home directory utente sotto la directory .eclipse
. Si noti, comunque, che questi plugin non hanno bits compilati-GCJ associati e potrebbero perciò essere eseguiti più lentamente di quanto ci si aspetta.
La JRE libera di Fedora non soddisfa ogni utente, perciò Fedora permette l'installazione di JRE alternative. Esiste una avvertimento, comunque, sull'installazione di JRE proprietarie su macchine a 64-bit.
Le librerie a 64-bit JNI rilasciate per impostazione predefinita sui sistemi x86_64 in Fedora non funzionano su JRE proprietarie a 32-bit. In altre parole, non si deve provare ad eseguire i pacchetti Eclipse Fedora x86_64 su una JRE Sun a 32-bit. Essi falliscono in modo confuso. Si passi ad una JRE proprietaria a 64-bit, o si installi la versione a 32-bit dei pacchetti, se disponibili. Per installare una versione a 32-bit, usare il seguente comando:
yum install <package_name>.i386
Allo stesso modo, le librerie JNI a 32-bit distribuite per impostazione predefinita sui sistemi ppc64 non funzioneranno con una JRE a 64-bit. Per installare la versione a 64-bit, usare il seguente comando:
yum install <package_name>.ppc64
In Giugno 2007, la comunità Eclipse rilascerà la versione combinata Europa come assortimento di plugins e caratteristiche. Questa sarà basata ed includerà la versione 3.3 dell'Eclipse SDK. Questo è un cambiamento maggiore perciò, Fedora Eclipse non sarà ri basata su Europa fino a Fedora 8. Ciò vuol dire che le versioni di applicazioni basate su Eclipse incluse in Fedora come RSSOwl ed Azureus potrebbero mancare nella release principale se richiedessero caratteristiche disponibili solo in Eclipse 3.3.
Questa sezione evidenzia varie questioni di sicurezza di Fedora.
Un introduzione generale alle molteplici proattive caratteristiche di sicurezza in Fedora, lo status corrente e le policies sono disponibili su http://fedoraproject.org/wiki/Security.
Le pagine del progetto SELinux hanno suggerimenti per la risoluzione dei problemi, spiegazioni, e puntatori a documentazione e riferimenti: Alcuni links utili includono i seguenti:
Le nuove pagine del progetto SELinux: http://fedoraproject.org/wiki/SELinux
Suggerimenti per la risoluzione dei problemi: http://fedoraproject.org/wiki/SELinux/Troubleshooting
Frequently Asked Questions: http://docs.fedoraproject.org/selinux-faq/
Elenco dei comandi SELinux: http://fedoraproject.org/wiki/SELinux/Commands
Dettagli sui domini confinati: http://fedoraproject.org/wiki/SELinux/Domains
Questa versione di Fedora include un ambiente Java gratuito ed open source, chiamato java-gcj-compat. La collezione java-gcj-compat include una suite di strumenti ed un ambiente di esecuzione che è capace di compilare ed eseguire molti utili programmi scritti nel linguaggio di programmazione Java.
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Fedora non include Java |
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Java è un marchio di Sun Microsystems. java-gcj-compat è uno stack di software interamente libero che non è Java, ma può eseguire software Java. |
L'infrastruttura java-gcj-compat ha tre componenti chiave: un runtime GNU Java (libgcj), il compilatore Java Eclipse (ecj), ed un gruppo di wrappers e links (java-gcj-compat) che presentano il runtime ed il compilatore all'utente in una maniera simile a quella di altri ambienti Java.
I pacchetti software Java inclusi in questa versione di Fedora usano l'ambiente java-gcj-compat. Questi pacchetti includono OpenOffice.org Base, Eclipse, ed Apache Tomcat. Fare riferimento alle Java FAQ su http://www.fedoraproject.org/wiki/JavaFAQ per maggiori informazioni sul ambiente Java libero java-gcj-compat in Fedora.
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Includere posizione ed informazione di versione nelle segnalazioni d'errore |
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Quando si crea una segnalazione d'errore, si deve essere sicuri di includere l'output di questi comandi: which java && java -version && which javac && javac -version |
Oltre allo stack di software libero java-gcj-compat, Fedora permetterà di installare molteplici implementazioni Java e cambiare fra loro usando lo strumento a linea di comando alternatives. Comunque, ogni sistema Java installato dovrà essere pacchettizzato usando le linee guida del JPackage Project per ottenere beneficio da alternatives. Una volta che questi pacchetti sono installati correttamente, l'utente root potrà cambiare fra le implementazioni java e javac usando il comando alternatives:
alternatives --config java alternatives --config javac
Questa versione di Fedora include una versione di anteprima di gcjwebplugin, un plugin per Firefox per le applets Java. gcjwebplugin non è abilitato per impostazione predefinita. Nonostante l'implementazione di sicurezza in GNU Classpath sia attivamente sviluppata, non è abbastanza matura per eseguire applets prive di fiducia in sicurezza. D'altra parte, le implementazioni AWT e Swing in GNU Classpath sono ora sufficientemente mature per eseguire molte delle applets distribuite nel web. Gli utenti avventurosi che vogliono provare gcjwebplugin possono leggere /usr/share/doc/libgcj-4.1.2/README.libgcjwebplugin.so
, installato dal pacchetto libgcj. Il README
spiega come abilitare il plugin ed i rischi associati nel farlo.
Fedora include molti pacchetti derivati dal JPackage Project, che fornisce un repositorio di software Java. Questi pacchetti sono modificati in Fedora per rimuovere le dipendenze a software proprietario e far uso della caratteristica di compilazione di GCJ ahead-of-time. Si usino i repositori Fedora per aggiornare questi pacchetti, od il repositorio JPackage per quei pacchetti non forniti da Fedora. Fare riferimento al sito web di JPackage su http://jpackage.org per maggiori informazioni sul progetto ed il software che fornisce.
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Mescolare pacchetti fra Fedora e JPackage |
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Verificare la compatibilità dei pacchetti prima di installare software da entrambe i repositori Fedora e JPackage sullo stesso sistema. Pacchetti incompatibili possono causare problemi complessi. |
Fare riferimento alle ultime note di rilascio pertinenti Eclipse su http://fedoraproject.org/wiki/Docs/Beats/Devel/Tools/Eclipse.
Questa versione di Fedora include maven2, uno strumento di gestione dei progetti Java e comprensione di progetto. Maven può essere invocata dai comandi mvn e mvn-jpp. Il primo rende il comportamento di Maven semplicemente come il Maven vero e proprio, mentre l'ultimo chiama mvn con proprietà aggiuntive che rendono la compilazione off-line più semplice.
Il pacchetto maven2 in Fedora è stato modificato per funzionare completamente in modalità off-line. Senza proprietà aggiuntive definite (il comando mvn), maven2 funziona esattamente come il vero e proprio Maven. Gli utenti possono definire proprietà aggiuntive per facilitare la compilazione off-line, o chiamare mvn-jpp, un wrapper che definisce le proprietà più comunemente usate per la compilazione off-line. Le proprietà ed i dettagli sul loro uso sono descritte nel file /usr/share/doc/maven2-2.0.4/maven2-jpp-readme.html
, che viene dal pacchetto maven2-manual.
Fedora include applicazioni per funzioni multimediali assortite, incluso ascolto, registrazione, ed editing. Pacchetti aggiuntivi sono disponibili attraverso il repositorio Fedora Extras. Per informazioni aggiuntive sul multimedia in Fedora, fare riferimento alla sezione Multimedia del sito web del Fedora Project su http://fedoraproject.org/wiki/Multimedia.
L'installazione predefinita di Fedora include Rhythmbox e Totem per l'ascolto dei media. I repositori Fedora includono moltri altri popolari pacchetti come XMMS ed amaroK di KDE. Sia GNOME che KDE posseggono una selezione di lettori che possono essere usati con una varietà di formati. Programmi aggiuntivi sono disponibili da terze parti per gestire altri formati.
Fedora prende anche pieno vantaggio dal sistema sonoro Advanced Linux Sound Architecture (ALSA). Molti programmi possono suonare simultaneamente, il che una volta era difficile con i sistemi Linux. Quando tutti i software multimediali sono configurati per usare ALSA, per il supporto sonoro, questa limitazione scompare. Per maggiori informazioni su ALSA, visitare il sito web del progetto su http://www.alsa-project.org/. Gli utenti potrebbero avere qualche problematica quando sono loggati al sistema utenti multipli. A seconda della configurazione hardware e software, utenti multipli potrebbero non essere in grado di usare lo stesso hardware sonoro simultaneamente.
Fedora include il supporto completo del formato di contenitore di media Ogg, dell'audio Vorbis, Theora video, Speex audio, e formati audio lossless FLAC. Questi formati liberamente distribuibili non sono ostacolati da brevetti o restrizioni di licenze. Questi forniscono potenti e flessibili alternative ai più popolari e ristretti formati. Il Fedora Project incoraggia l'uso di formati open source al posto di quelli ristretti. Per maggiori informazioni su questi formati e su come usarli, fare riferimento al sito web di Xiph.Org Foundation su http://www.xiph.org/.
I repositori software di Fedora non possono includere il supporto per il playback o la registrazione degli MP3 o DVD. I formati MP3 sono brevettati, ed i proprietari non hanno fornito le necessarie licenze. I formati DVD sono brevettati ed ecquipaggiati con uno schema di crittazione. I proprietari dei brevetti non hanno fornito le licenze necessarie, ed il codice necessario alla decrittazione di dischi crittati CSS potrebbe violare il Digital Millennium Copyright Act, una legge sul copyright degli Stati Uniti. Fedora esclude anche diverse applicazioni multimediali a causa di brevetti o restrizioni sulla licenza, inclusi il Flash Player di Adobe ed il Real Player di Real Media. Per maggiori informazioni su questo soggetto, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/ForbiddenItems.
Mentre altre opzioni MP3 possono essere disponibili per Fedora, Fluendo ora offre un plugin MP3 per GStreamer che è licenziato in modo appropriato per gli utenti finali. Questo plugin abiliterà il supporto MP3 nelle applicazioni che usano il GStreamer framework come backend. Fedora non include questo plugin poiché si preferisce supportare ed incoraggiare l'uso di formati aperti e non ristretti dall'uso di brevetti. Per maggiori informazioni sul plugin MP3, visitare il sito web di Fluendo su http://www.fluendo.com/.
I repositori Fedora includono una varietà di strumenti per gestire facilmente e masterizzare CD e DVD. Gli utenti GNOME possono masterizzare direttamente dal file manager Nautilus o scegliere i pacchetti gnomebaker o graveman da Fedora Extras, o il vecchio pacchetto xcdroast da Fedora. Gli utenti KDE possono usare il robusto pacchetto k3b, per questi compiti. Gli strumenti per la console includono cdrecord, readcd, mkisofs ed altre popolari applicazioni.
E' possibile usare Fedora per creare ed eseguire screencasts, che sono sessioni desktop registrate, utilizzando tecnologie libere. Il repositorio software Fedora Extras include istanbul, che crea screencasts usando il formato video Theora. Questi video possono essere visualizzati usando uno dei diversi lettori inclusi in Fedora Core. Questo è il modo preferibile di inviare screencasts al Fedora Project sia per gli sviluppatori che per gli utenti finali. Per un più comprensibile how-to, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/ScreenCasting.
Molti lettori multimediali nei repositori software Fedora possono usare plugins per aggiungere supporto di altri formati multimediali e sistemi di output sonoro. Alcuni usano potenti frameworks multimediali, come il pacchetto gstreamer, per gestire il supporto dei formati dei media e l'output sonoro. I repositori software Fedora offrono pacchetti di plugin per questi backends e per applicazioni individuali. Terze parti potranno rendere disponibili plugins aggiuntivi per aggiungere ulteriori capacità.
Fedora fornisce una selezione di giochi che riguardano una varietà di generi. Gli utenti possono installare un piccolo pacchetto di giochi per GNOME (chiamato gnome-games) e KDE (kdegames). Nei repositori, sono anche disponibili giochi aggiuntivi che spaziano nei maggiori generi.
Il sito web del Fedora Project presenta una sezione dedicata ai giochi che mostra i dettagli di molti dei giochi disponibili, incluse anteprime, ed istruzioni per l'installazione. Per maggiori informazioni fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/Games.
Per un elenco degli altri giochi disponibili all'installazione, si usi l'utilità grafica Pirut ( ), o mediante linea di comando:
yum groupinfo "Games and Entertainment"
Per ottenere aiuto per usare yum per installare i pacchetti di giochi assortiti, fare riferimento alla guida disponibile su:x
http://docs.fedoraproject.org/yum/
Fedora 7 include la versione 0.5.6 del Nazghul old-school role playing game engine ed il suo gioco associato Haxima. Questa versione non è compatibile con i giochi salvati dalle precedenti versioni di Nazghul, perciò coloro che hanno sessioni di gioco di Haxima in sospeso dovranno ricominciare il loro gioco dopo l'aggiornamento a Fedora 7.
La virtualizzazione in Fedora 7 è basata su Xen 3.0.4, ed è integrata nel programma d'installazione di Fedora. Fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/Tools/Xen per maggiori informazioni su Xen.
Sotto Fedora usando Xen 3.0.4, può essere implementata sia la paravirtualizzazione che la piena virtualizzazione. La piena virtualizzazione richiede un processore VT-capable. La paravirtualizzazione non necessita di hardware speciale, ma richiederà l'OS ospite per essere modificato. Per saperne di più su come configurare ed usare Xen, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/FedoraXenQuickstartFC6.
Il team di sviluppo di Fedora 7 ha testato Xen con ospiti Fedora 7 e Red Hat Enterprise Linux 5. Non sono stati testati altri ospiti. Con la paravirtualizzazione, comunque, gli utenti possono aspettarsi ragionevoli successi nell'esecuzione di qualsiasi ospite Linux OS che è stato compilato per Xen 3.0.4. Con la virtualizzazione completa usando hardware VT, gli utenti possono aspettarsi ragionevoli successi con una gran varietà di sistemi operativi, inclusi alcuni sistemi operativi proprietari.
Le seguenti migliorie sono state fatte nei pacchetti di virtualizzazione in Fedora 7:
Le applicazioni virt-manager e virsh possono ora lavorare con domini inattivi. In precedenza, solo xm poteva gestire domini inattivi.
I problemi di cursore del mouse con il frame buffer virtuale sono stati risolti, per una miglior esperienza utente in modalità GUI.
Miscellanee altre piccole migliorie e fix sono stati fatti.
Questa sezione contiene informazioni relative all'implementazione del sistema X Window, X.org, distribuito con Fedora.
L'X server X.org 7.2 è stato modificato per determinare automaticamente e configurare gran parte dell'hardware, eliminando la necessità per gli utenti o gli amministratori di modificare il file di configurazione /etc/X11/xorg.conf
. Il solo hardware configurato per impostazione predefinita nel file xorg.conf
scritto da anaconda è:
Il driver grafico
La mappa della tastiera
Tutti gli altri hardware, tipo i monitors (sia LCD che CRT), mouse USB, e touchpads saranno rilevati e configurati automaticamente.
Il server X server interroga il monitor collegato per ottenere le gamme di risoluzione supportate, e tenta di agganciare la più elevata disponibile con il corretto aspect ratio per il display. Gli utenti possono impostare la loro risoluzione preferita in
, e l'impostazione predefinita per il sistema può essere cambiata con .Se il file di configurazione /etc/X11/xorg.conf
non è presente, X determinerà automaticamente anche il driver appropriato, ed assumerà un profilo di tastiera 105-key US.
Fedora Core 7 contiene due drivers per i controller grafici integrati Intel:
Il driver predefinito i810
, che contiene il supporto per i chipsets grafici Intel fino ad includere gli i945 ed i965
Il driver sperimentale intel
, che contiene il supporto per i chipsets grafici Intel fino ad includere gli i945
Il driver i810
è limitato alle risoluzioni disponibili nel BIOS. Se si ha necessità di supportare risoluzioni non-standard, tipo quelle utilizzate in alcuni display widescreen, è possibile passare al driver intel
. E' possibile cambiare drivers usando system-config-display, disponibile nei menu sotto .
Sono benvenuti suggerimenti sul driver sperimentale intel
. Si prega di inviare segnalazioni dei successi in Bugzilla, allegando l'output completo di lspci -vn della macchina in uso. Inviando segnalazioni di successo, vari chipsets potrebbero essere modificati per utilizzare il driver intel
per impostazione predefinita.
Se si intende usare un driver video di terze parti, fare riferimento alla pagina Xorg driver di terze parti per le linee guida dettagliate:
Fedora ora fornisce MySQL 5.0. Per un elenco delle migliorie fornite da questa versione, fare riferimento a http://dev.mysql.com/doc/refman/5.0/en/mysql-5-0-nutshell.html.
Per maggiori informazioni sull'aggiornamento dei database dalle versioni precedenti di MySQL, fare riferimento al sito web di MySQL su http://dev.mysql.com/doc/refman/5.0/en/upgrade.html.
Il driver MySQL DBD è stato doppiamente licenziato ed i problemi di licenza relativi sono stati risolti (https://bugzilla.redhat.com/bugzilla/show_bug.cgi?id=222237). Il risultante pacchetto apr-util-mysql è ora incluso nei repositori software di Fedora.
Questa versione di Fedora include PostgreSQL 8.2. Per maggiori informazioni su questa nuova versione, fare riferimento a http://www.postgresql.org/docs/whatsnew.
![]() |
Aggiornare i databases |
---|---|
Prima di aggiornare un sistema Fedora esistente con un database PostgreSQL, potrebbe essere necessario seguire la procedura descritta su http://www.postgresql.org/docs/8.1/interactive/install-upgrading.html. Altrimenti i dati potrebbero essere non accessibili alla nuova versione di PostgreSQL. |
Questa sezione include informazioni relative al supporto dei linguaggi sotto Fedora.
Dopo aver aggiornato da Fedora, è fortemente raccomandta l'installazione di scim-bridge-gtk, che lavora meglio con applicazioni di terze parti in C++ linkate verso precedenti versioni di libstdc++.
Quando SCIM è installato, viene eseguito per impostazione predefinita per tutti gli utenti di tutti i linguaggi. Se SCIM è installato ma non si desidera eseguirlo nel proprio desktop, si può disabilitarlo usando im-chooser.
La seguente tabella elenca i pulsanti di trigger predefiniti per i differenti linguaggi:
Linguaggio | Chiavi di azione |
---|---|
tutte | Ctrl-Spazio |
Giapponese | Zenkaku_Hankaku o Alt-` |
Koreano | Shift-Spazio o Hangul |
Per installare il supporto a linguaggi aggiuntivi dal gruppo Linguaggi, usare Pirut mediante , o eseguire questo comando:
su -c 'yum groupinstall <language>-support'
Nel comando precedente, <language>
è uno fra assamese
, bengali
, chinese
, gujarati
, hindi
, japanese
, kannada
, korean
, malayalam
, marathi
, oriya
, punjabi
, sinhala
, tamil
, thai
, o telegu
.
Pacchetto m17n-db:
Aggiunto ZWNJ (U+200d) necessario nelle tastiere kn-*, risolve - https://bugzilla.redhat.com/bugzilla/show_bug.cgi?id=221965
Aggiunto itrans layout per Marathi, risolve - https://bugzilla.redhat.com/bugzilla/show_bug.cgi?id=225561
Aggiunta tastiera fonetica per Marathi e Oriya, risolve - https://bugzilla.redhat.com/bugzilla/show_bug.cgi?id=225559 e https://bugzilla.redhat.com/bugzilla/show_bug.cgi?id=225562
Fedora include diverse librerie e software di sistema per la compatibilità con i vecchi software. Questi software sono parte del gruppo Legacy Software Development (Sviluppo del software antiquato) che per impostazione predefinita non è installato. Gli utenti che necessitano di queste funzionalità possono selezionare questo gruppo durante l'installazione o dopo che il processo d'installazione è stato completato. Per installare il gruppo di pacchetti su un sistema Fedora, si usi → (Pirut) o si immetta il seguente comando in una finestra terminale:
su -c 'yum groupinstall "Legacy Software Development"'
Immettere la password di root
quando richiesta.
Il pacchetto compat-gcc-34 è stato incluso in questa versione per ragioni di compatibilità:
https://www.redhat.com/archives/fedora-devel-list/2006-August/msg00409.html
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Questa lista é generata automaticamente |
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Questa lista é generata automaticamente. Non é una buona scelta per la traduzione. |
04-Apr-2007 Questo contenuto non è stato generato per l'output XML per la traduzione. Inserite questo contenuto prima di compilare le note di rilascio per Fedora 7 test4.
This list was made using the {{{treediff}}} utility, ran as {{{treediff newtree oldtree}}} against the rawhide tree of 28 Feb. 2006.
Per un elenco di quali pacchetti sono stati aggiornati dalla versione precedente, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/Docs/Beats/PackageChanges/UpdatedPackages. E' possibile trovare anche una comparazione dei maggiori pacchetti fra tutte le versioni di Fedora su http://distrowatch.com/fedora.
Insert treediff list here.
Il Fedora Legacy Project è stato un progetto open-source supportato dalla comunità per estendere il ciclo vitale di selezionate distribuzioni Red Hat Linux e Fedora nella cosidetta "modalità di mantenimento". Il modello corrente per supportare in manutenzione le distribuzioni è stato re esaminato. Fedora Legacy non è stata in grado di estendere il supporto alle più vecchie versioni di Fedora Core come pianificato. Al momento, Fedora Core 4 e precedenti non sono più mantenute. Fedora Core 5 non sarà più mantenuta dopo 30 giorni dall'uscita di Fedora 7.
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Repositorio Legacy incluso in Fedora Core 6 |
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Fedora Core 6 viene distribuita con una configurazione di repositorio software per Fedora Legacy. Questo repositorio non è abilitato per impostazione predefinita in Fedora Core 6. |
L'obiettivo del Fedora Project è di lavorare con la comunità Linux per creare un sistema operativo completo, general-purpose esclusivamente da software open source. Lo sviluppo è compiuto in un forum pubblico. Il progetto produce delle releases su base temporale di Fedora approssimativamente 2-3 volte l'anno, con un agenda pubblica delle versioni disponibile su http://fedoraproject.org/wiki/Releases/Schedule. Le squadre di ingegneri Red Hat continuano a partecipare alla costruzione di Fedora Core ed invitano ed incoraggiano più partecipanti esterni di quanto era possibile in passato. Utilizzando questo processo più aperto, si spera di fornire un sistema operativo molto più in linea con gli ideali delsoftware libero e molto più appetibile alla comunità open source. Per maggiori informazioni, fare riferimento al sito web del Fedora Project su http://fedoraproject.org.
Il Fedora Project è guidato dagli individui che contribuiscono ad esso. Come tester, sviluppatore, documentatore o traduttore, voi potete fare la differenza. Fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/Join per i dettagli. Per informazioni sui canali di comunicazione per gli utenti Fedora ed i contributori, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/it_IT/Communicate.
Oltre il sito, sono disponibili le seguenti mailing lists:
fedora-list@redhat.com, per gli utenti delle versioni Fedora
fedora-test-list@redhat.com, per i testers delle versioni test di Fedora
mailto:fedora-devel-list@redhat.com, per gli sviluppatori, sviluppatori, sviluppatori
mailto:fedora-docs-list@redhat.com, per i partecipanti al Documentation Project
Per sottoscrivere ad una di queste liste, spedire un email con la parola "subscribe" nel soggetto a <listname>-request
, dove <listname>
è uno dei sopraelencati nomi di liste. In alternativa, è possibile sottoscrivere la Fedora mailing lists attraverso l'interfaccia web su http://www.redhat.com/mailman/listinfo/.
Il Fedora Project include anche diversi canali IRC (Internet Relay Chat). IRC è una forma di comunicazione real-time, basata su testo, simile alla Messaggistica Istantanea. Con essa, è possibile avere conversazioni con più persone contemporaneamente in un canale aperto o chattare privatamente con qualcuno uno-a-uno. Per parlare con un altro partecipante Fedora Project via IRC, si deve accedere alla rete IRC Freenode. Fare riferimento al sito web Freenode su http://www.freenode.net/ per maggiori informazioni.
I partecipanti del Fedora Project frequentano il canale #fedora sulla rete Freenode, mentre gli sviluppatori del Fedora Project possono spesso essere trovati sul canale #fedora-devel. Alcuni dei progetti più grandi possono anche avere i propri canali; queste informazioni si possono trovare sulle pagine web per il progetto, e su http://fedoraproject.org/wiki/it_IT/Communicate.
Per poter parlare sul canale #fedora, si dovrà registrare un nickname o nick. Si riceveranno istruzioni quando si farà il /join al canale.
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Canali IRC |
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Il Fedora Project e Red Hat non hanno controllo sui canali IRC del Fedora Project o sui loro contenuti. |
Per come lo si intende, colophon significa:
un modo per riconoscere i contributori e nel contempo attribuire le responsabilità, e
spiegare gli strumenti ed i metodi di produzione.
Amanpreet Singh Alam (traduttore - Punjabi)
Andrew Martynov (traduttore - Russo)
Andrew Overholt(beat contributor)
Anthony Green (beat writer)
Brandon Holbrook (beat contributor)
Bob Jensen (editore-capo, beat writer)
Chris Lennert (beat writer)
Dave Malcolm (beat writer)
David Eisenstein (beat writer)
David Woodhouse (beat writer)
Deepak Bhole (beat contributor)
Diego Burigo Zacarao (traduttore )
Dimitris Glezos (traduttore - Greco, strumenti)
Domingo Becker (traduttore - Spagnolo)
Francesco Tombolini (traduttore - Italiano)
Gavin Henry (beat writer)
Hugo Cisneiros (traduttore - Brasiliano Portoghese)
Jeff Johnston (beat contributor)
Jens Petersen (beat writer)
Joe Orton (beat writer)
Jose Nuno Coelho Pires (traduttore - Portuguese)
Josh Bressers (beat writer)
Karsten Wade (beat writer, editore, co-publisher)
Kyu Lee (beat contributor)
Luya Tshimbalanga (beat writer)
Magnus Larrson (translator - Swedish)
Martin Ball (beat writer)
Nikos Charonitakis (traduttore - Greco)
Orion Poplawski (beat contributor)
Panagiota Bilianou (traduttore - Greco)
Patrick Barnes (beat writer, editore)
Paul W. Frields (tools, editore)
Pawel Sadowski (traduttore - Polacco)
Patrick Ernzer (beat contributor)
RahulSundaram (beat writer, editore)
Sam Folk-Williams (beat writer)
Sekine Tatsuo (traduttore - Giapponese)
Simos Xenitellis (traduttore - Greco)
Steve Dickson (beat writer)
ThomasCanniot (traduttore - Francese)
Thomas Gier (traduttore - Tedesco)
Thomas Graf (beat writer)
Tommy Reynolds (tools)
Valnir Ferreira Jr. (traduttore - Brasiliano Portoghese)
Will Woods (beat contributor)
Yoshinari Takaoka (traduttore, tools)
Yuan Yijun (traduttore - Cinese semplificato)
Zhang Yang (traduttore - Cinese semplificato)
... e molti altri traduttori. Fare riferimento alla versione aggiornata sul web di queste release notes ove verranno aggiunti i traduttori dopo il rilascio:
Gli scrittori dei pezzi producono le note di rilascio direttamente sulla Wiki del Fedora Project. Loro collaborano con altri esperti del settore durante la fase di test release di Fedora per spiegare i cambiamenti più importanti e le migliorie. La squadra editoriale assicura la consistenza e la qualità dei pezzi ultimati, e porta il materiale Wiki in DocBook XML in un repositorio di controllo delle revisioni. A questo punto, la squadra dei traduttori produce le versioni per gli altri linguaggi delle note di rilascio, che quindi diventano disponibili al publico di massa come parte di Fedora. La squadra di pubblicazione inoltre le rende, con le successive correzioni, disponibili via Web.