Note di rilascio di Fedora

Fedora Documentation Project

Version 6.0.0 (2006-09-24)

Questo documento è rilasciato sotto i termini della Open Publication License. Per maggiori dettagli, leggi le note legali complete su Sezione 3, «Legal Notice».

[Suggerimento] Ultime note di rilascio sul web

Queste note di rilascio possono essere state aggiornate. Visita http://fedora.redhat.com/docs/release-notes/ per vedere le ultime note di rilascio per Fedora Core.

Diario delle Revisioni
Revisione 6.0.0 2006-09-24

Nova versione finale

Revisione 5.92 2006-09-05

Nuova versione per la test3

Revisione 5.91.2 2006-08-13

Preparazione del nuovo snapshot wiki per la versione Web

Revisione 5.91.1 2006-08-10

Fissate le informazioni sui detentori dei diritti

Revisione 5.91 2006-07-13

Portato il numero di versione in linea con la realtà

Revisione 0.5.9.1 2006-07-11

FC6 test2 rollout per la traduzione


1. Benvenuti in Fedora
2. Elementi culminati per la versione
2.1. Panoramica di Fedora
2.2. Novità in Fedora
2.2.1. Desktop
2.2.2. Prestazioni
2.2.3. Amministrazione del sistema
2.3. Piano di sviluppo
3. Legal Notice
4. Suggerimenti
4.1. Fornire suggerimenti per il software Fedora
4.2. Fornire suggerimenti per le note di rilascio
5. Note di installazione
5.1. Cambiamenti in Anaconda
5.2. Cambiamenti nel kickstart
5.3. Problemi relativi all'installazione
5.3.1. Sony VAIO Notebooks
5.3.2. IDE RAID
5.3.3. Installazioni di NICs e PXE multipli
5.3.4. Compaq DL360 con Smart Array
5.4. Problemi relativi all'aggiornamento
6. Note specifiche sull'architettura
6.1. Supporto RPM multiarch sulle piattaforme a 64-bit (x86_64, ppc64)
6.2. Specifiche PPC per Fedora
6.2.1. Requisiti hardware per PPC
6.2.2. Pagine da 4 KiB su macchine a 64-bit
6.2.3. La tastiera Apple
6.2.4. Note di installazione PPC
6.3. Specifiche x86 per Fedora
6.3.1. Requisiti hardware per x86
6.4. Specifiche x86_64 per Fedora
6.4.1. Requisiti hardware per x86_64
7. Immagini live Fedora
7.1. Immagini disponibili
7.2. Informazioni d'uso
7.3. Altri metodi di avvio
7.4. Differenze da un installazione Fedora regolare
8. Note sui pacchetti
8.1. Audit delle licenze
8.2. Strumenti di sistema
8.2.1. apcupsd
8.3. Ingegneristico e Scientifico
8.3.1. paraview
9. Kernel Linux
9.1. Versione
9.2. Changelog
9.3. Tipi di Kernel
9.4. Segnalare gli errori
9.5. Seguire libri di testo generici
9.6. Preparazione allo sviluppo del Kernel
9.7. Compilare solo i moduli del kernel
10. Fedora Desktop
10.1. Comuni directory utente localizzate (xdg-user-dirs)
10.2. Amministrazione del software
10.3. GNOME
10.4. Navigatori Web
10.5. Mail Clients
11. File Systems
12. Web Servers
13. Mail Servers
13.1. exim-sa
14. Sviluppo
14.1. Strumenti
14.1.1. Collezione di compilatori GCC
14.1.2. Eclipse
15. Sicurezza
15.1. Informazioni generali
15.1.1. SELinux
16. Java e java-gcj-compat
16.1. Gestire i pacchetti Java e Java-like
16.2. Amministrare le applets Java
16.3. Fedora ed i pacchetti Java JPackage
16.4. Maven (v2)
17. Multimedia
17.1. Lettori multimediali
17.1.1. Codec Buddy
17.2. I formati Ogg e Xiph.Org Foundation
17.3. MP3, DVD ed altri formati multimediali esclusi
17.4. Authoring e Masterizzazione di CD e DVD
17.5. Screencasts
17.6. Supporto esteso mediante i plugins
18. Giochi ed intrattenimento
18.1. Haxima
19. Virtualizzazione
19.1. Tipi di virtualizzazione
19.2. Sistemi operativi ospiti
19.3. Cambiamenti ai pacchetti di Xen
20. X Window System (Grafica)
20.1. Cambiamenti della configurazione di X
20.2. Note sui driver Intel
20.3. Driver video di terze parti
21. Database Servers
21.1. MySQL
21.1.1. DBD Driver
21.2. PostgreSQL
22. Internazionalizzazione (i18n)
22.1. Metodi di input
22.1.1. Installazione linguaggi
22.2. Cambiamenti M17n
23. Compatibilità con il passato
23.1. Compatibilità del compilatore
24. Cambiamenti nei pacchetti
25. Fedora Legacy - Progetto di manutenzione della comunità
26. Fedora Project
27. Colophon
27.1. Contributori
27.2. Metodi di produzione

1. Benvenuti in Fedora

Il Fedora Project è un progetto open source sponsorizzato da Red Hat e supportato dalla comunità. Il suo obbiettivo è il rapido progresso di software e contenuti liberi ed open source. Il Fedora Project fa uso di forums pubblici, processi aperti, innovazione rapida, meritocrazia, e trasparenza nel conseguire il miglior sistema operativo e piattaforma che il software libero ed open source possano fornire.

[Suggerimento] Ultime note di rilascio sul Web

Queste note di rilascio potrebbero essere state aggiornate. Visitare http://docs.fedoraproject.org/release-notes/ per vedere le ultime release notes per Fedora.

E' possibile aiutare la comunità del Fedora Project a continuare a migliorare Fedora se si inviano segnalazioni d'errore e richieste di implementazione. Fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/BugsAndFeatureRequests per maggiori informazioni sugli errori. Grazie per la partecipazione.

Per trovare ulteriori informazioni generali su Fedora, fare riferimento alle seguenti pagine web:

[Nota] Links ai documenti

Molti links potrebbero non funzionare propriamente dall'ambiente di installazione, a causa di restrizioni di risorse. Le release notes sono anche disponibili post-installazione come parte della pagina predefinita del navigatore Web. Se si è connessi ad internet, usare questi links per trovare altre utili informazioni su Fedora e la comunità che la crea e la supporta.

2. Elementi culminati per la versione

2.1. Panoramica di Fedora

Si potrà trovare un anteprima con immagini e video di questa nuova entusiasmante versione su http://fedoraproject.org/wiki/Tours/Fedora7.

2.2. Novità in Fedora

Questa versione include nuove significative versioni di molti prodotti chiave e tecnologie. Le seguenti sezioni forniscono una breve panoramica dei principali cambiamenti dall'ultima versione di Fedora.

2.2.1. Desktop

2.2.2. Prestazioni

  • In questa versione, le prestazioni di yum, Pirut, e Pup sono state significativamente migliorate.

2.2.3. Amministrazione del sistema

  • La tecnologia Kernel-based Virtual Machine (KVM) è stata integrata con lo strumento grafico di Fedora per l'amministrazione della virtualizzazione, virt-manager. KVM fornisce una soluzione di virtualizzazione completa, e gli utenti, inquesta versione, hanno scelta fra KVM e Xen, assieme a Qemu. Più notizie su KVM:

    http://virt.kernelnewbies.org/HypervisorVsLinuxBased

2.3. Piano di sviluppo

I piani proposti per la prossima versione di Fedora sono disponibili su http://fedoraproject.org/wiki/RoadMap.

3. Legal Notice

Copyright (c) 2006 by Red Hat, Inc. and others. This material may be distributed only subject to the terms and conditions set forth in the Open Publication License, v1.0, available at http://www.opencontent.org/openpub/.

Garrett LeSage created the admonition graphics (note, tip, important, caution, and warning). Tommy Reynolds created the callout graphics. They all may be freely redistributed with documentation produced for the Fedora Project.

FEDORA, FEDORA PROJECT, and the Fedora Logo are trademarks of Red Hat, Inc., are registered or pending registration in the U.S. and other countries, and are used here under license to the Fedora Project.

Red Hat and the Red Hat "Shadow Man" logo are registered trademarks of Red Hat Inc. in the United States and other countries.

All other trademarks and copyrights referred to are the property of their respective owners.

Documentation, as with software itself, may be subject to export control. Read about Fedora Project export controls at http://fedoraproject.org/wiki/Legal/Export.

4. Suggerimenti

Vi ringraziamo per il tempo speso nel fornire commenti, suggerimenti, e segnalazioni d'errore alla comunità Fedora. Così facendo, ci aiutate a migliorare lo stato di Fedora, Linux, ed il software libero nel mondo.

4.1. Fornire suggerimenti per il software Fedora

Per fornire suggerimenti sul software Fedora od altri elementi di sistema, si prega di fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/BugsAndFeatureRequests. Un elenco degli errori e problemi più comuni per questa versione è disponibile su http://fedoraproject.org/wiki/Bugs/F7Common.

4.2. Fornire suggerimenti per le note di rilascio

[Importante] Suggerimenti per le sole note di rilascio

Questa sezione concerne i suggerimenti alle stesse note di rilascio.

Se si ritiene che queste note possano essere migliorate in qualche modo, è possibile inviare suggerimenti direttamente agli autori dei pezzi. Ci sono diversi modi per farlo, in ordine di preferenza:

  1. Se si possiede un account Fedora, editare il contenuto direttamente su http://fedoraproject.org/wiki/Docs/Beats

  2. Compilare una segnalazione d'errore usando questo template: http://tinyurl.com/nej3u - Questo link è SOLO per i suggerimenti sulle note di rilascio stesse. Riferirsi all'ammonizione precedente per i dettagli.

  3. Email relnotes@fedoraproject.org

5. Note di installazione

[Importante] Fedora Installation Guide

Per saperne di più su come installare Fedora, fare riferimento a http://docs.fedoraproject.org/install-guide/.

[Suggerimento] Problematiche d'installazione non coperte in queste note di rilascio

Se si incontra un problema o si ha una domanda durante l'installazione che non è coperta in queste note di rilascio, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/FAQ ehttp://fedoraproject.org/wiki/Bugs/Common.

Anaconda è il nome del programma di installazione di Fedora. Questa sezione descrive le problematiche relative ad Anaconda ed all'installazione di Fedora 7.

[Nota] Scaricare files di grandi dimensioni

Se si intende scaricare l'immagine ISO DVD di Fedora, si tenga a mente che non tutti gli strumenti di download file possono scaricare files più grandi di 2GiB. Strumenti senza questa limitazione includono wget 1.9.1-16 o superiore, curl e ncftpget. BitTorrent è un altro metodo per scaricare grandi files. Per informazioni su come ottenere ed usare il file torrent fare riferimento a http://torrent.fedoraproject.org/.

Anaconda controlla l'integrità dei media d'installazione per impostazione predefinita. Questa funzione può essere utilizzata con i metodi di installazione CD, DVD, hard drive ISO, e NFS ISO. Il Fedora Project raccomanda di eseguire il test di tutti i media prima di cominciare il processo d'installazione, e prima di inviare qualsiasi segnalazione d'errore inerente l'installazione. Molti degli errori inviati sono attualmente causati da CD masterizzati inappropriatamente. Per usare questo test, scrivere linux mediacheck nel boot: prompt all'inizio dell'installazione.

La funzione mediacheck è molto sensibile, e può ritenere errati alcuni dischi utilizzabili. Questo risultato è spesso causato dal software di scrittura del disco che non include il padding quando vengono creati dischi dai files ISO. Per ottenere i migliori risultati con mediacheck, eseguire l'avvio con la seguente opzione:

linux ide=nodma mediacheck 

Dopo aver completato la funzione mediacheck con successo, si riavvii per ripristinare la modalità DMA al suo stato normale. Su molti sistemi questo porta ad un processo di installazione da disco più veloce. E' possibile saltare l'opzione mediacheck al riavvio.

[Importante] BitTorrent verifica automaticamente l'integrità dei files

Se si usa BitTorrent, qualsiasi file scaricato è automaticamente validato. Se è scaricato completamente un file, non si ha bisogno di testarlo. Comunque, una volta masterizzato il CD, si dovrà usare ancora mediacheck.

Si potrebbe effettuare dei test sulla memoria prima di installare Fedora immettendo memtest86 al boot: prompt. Questa opzione eseguirà l'avvio esclusivo del software di testing della memoria Memtest86 invece di Anaconda. Le verifiche di Memtest86 continuano fino a che il tasto Esc non viene premuto.

[Nota] Disponibilità di Memtest86

Eseguire il boot dal primo disco d'installazione o da un CD di ripristino per usare questa caratteristica.

Fedora 7 supporta installazioni grafiche FTP ed HTTP. Comunque, l'immagine d'installazione deve essere contenuta in RAM o apparire su uno storage locale come l'Installation Disc 1. Perciò solo i sistemi con più di 192MiB di RAM od i sistemi avviati dall'Installation Disc 1, possono usare l'installer grafico. I sistemi con 192MiB di RAM o inferiore verranno portati ad usare l'installer testuale automaticamente. Se si preferisce usare il programma d'installazione testuale, scrivere linux text al boot: prompt.

5.1. Cambiamenti in Anaconda

  • Nuova grafica per il programma d'installazione.

  • Anaconda ora ha la caratteristica di installare pacccheti da qualsiasi repositorio software yum-compatibile.

[Nota] Supporto repositori yum

Solo i repositori HTTP ed FTP sono supportati; repositori su CDs o NFS non sono attualmente supportati.

  • Anaconda usa SquashFS per comprimere ed salvare i pacchetti sulle immagini.

  • Anaconda supporta ora l'installazione usando IPv6.

  • Anaconda supporta ora l'installazione da FireWire e periferiche disco USB.

  • Il backend di Anaconda's, yum, è aggiornato alla 3.0.x.

  • Il programma d'installazione fornisce supporto avanzato per l'architettura ppc64.

  • L'installer supporta ora i sistemi Apple Macintosh con processori Intel.

  • L'installer supporta ora il multipathing.

  • Le fonts vera sono state ritirate e sostituite dalle DejaVu per impostazione predefinita nel programma d'installazione.

  • Il programma d'installazione è ora tradotto in Greco, Kannada, Malayalam, Marathi ed Oriya.

5.2. Cambiamenti nel kickstart

Tre nuove keywords kickstart sono state aggiunte.

repo --name=<repoid> [--baseurl=<url>|--mirrorlist=<url>]

La parola chiave repo specifica repositori di pacchetti aggiuntivi da usare per l'installazione. Il parametro baseurl specifica l'URL per il repositorio, mentre mirrorlist specifica un elenco dei mirrors. Una e solo una di queste opzioni può essere specificata per definizione di repositorio.

services [--disabled=<list>] [--enabled=<list>]

La parola chiave services modifica il il gruppo di servizi predefiniti che sono avviati nel rulnevel presefinito. I parametri enabled e disabled prendono elenchi separati da virgole, con enabled i servizi prendono priorità.

user --name=<username> [--groups=<list>] [--homedir=<homedir>] [--password=<password>] [--iscrypted] [--shell=<shell>] [--uid=<uid>]

La parola chiave user crea un nuovo utente con i parametri specificati. Il parametro name è richiesto; tutti gli altri parametri sono opzionali.

Molta documentazione su kickstart è disponibile nel pacchetto anaconda. Per installarla, eseguire il comando su -c 'yum install anaconda' e leggere il file /usr/share/doc/anaconda*/kickstart-docs.txt per ulteriori informazioni.

5.3. Problemi relativi all'installazione

5.3.1. Sony VAIO Notebooks

Alcuni portatili Sony VAIO potrebbero avere dei problemi installando Fedora da CD-ROM. Se ciò accade, riavviare il processo d'installazione ed aggiungere la seguente opzione nella linea di comando di boot:

pci=off ide1=0x180,0x386 

L'installazione procederà normalmente, e qualsiasi periferica non riconosciuta verrà configurata al primo avvio di Fedora.

5.3.2. IDE RAID

Non tutti i controllers RAID IDE sono supportati. Se il controller RAID non è ancora supportato da dmraid, si potrebbero combinare i dischi in un array RAID configurando il Linux software RAID. Per i controllers supportati, si configuri la funzionalità RAID nel BIOS del computer.

5.3.3. Installazioni di NICs e PXE multipli

Alcuni servers con molteplici interfacce di rete potrebbero non assegnare eth0 alla prima interfaccia di rete come riconosciuto dal BIOS, il che può causare che l'installer tenti di usare un interfaccia di rete differente da quella usata da PXE. Per cambiare questo comportamento, usare quanto segue nei files di configurazione in pxelinux.cfg/*:

IPAPPEND 2 
APPEND ksdevice=bootif

Le opzioni di configurazione sopraelencate causano al programma d'installazione di usare la stessa interfaccia di rete usata dal BIOS e PXE. E' possibile inoltre usare la seguente opzione:

ksdevice=link 

Questa opzione causa all'installer di usare il primo dispositivo di rete che trova collegato ad uno switch di rete.

5.3.4. Compaq DL360 con Smart Array

Se si hanno difficoltà con questa installazione nella rilevazione della scheda Smart Array, si provi ad immettere linux isa al prompt del programma d'installazione. Questo permetterà la scelta manuale della scheda.

5.4. Problemi relativi all'aggiornamento

Fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/DistributionUpgrades per dettagliate raccomandate procedure per l'aggiornamento di Fedora.

In generale, le installazioni fresche sono raccomandate rispetto agli aggiornamenti, particolarmente per i sistemi che includono software di repositori di terze parti. Pacchetti di terze parti rimanenti da installazioni precedenti, potrebbero non funzionare come ci si aspetta su un sistema Fedora aggiornato. Se si decide di eseguire comunque un aggiornamento, le seguenti informazioni potranno essere d'aiuto.

  • Prima di aggiornare, si esegua il back up completo del sistema. In particolare, si preservino /etc, /home, e possibilmente /opt e /usr/local se li sono installati pacchetti personalizzati. Si potrebbe usare un approccio multi-boot con un "clone" della vecchia installazione su partizione(i) alternativa(e) come fallback. In quel caso, creando un media di avvio alternativo tipo un floppy GRUB.

    [Suggerimento] Backup della configurazione del sistema

    Il backup delle configurazioni in /etc è anche utile per ricostruire le impostazioni di sistema dopo un installazione fresca.

  • Dopo aver completato l'aggiornamento, eseguire il comando:

  • rpm -qa --last > RPMS_by_Install_Time.txt 
    

    Ispezionare la fine dell'output per quei pacchetti con data antecedente l'aggiornamento. Rimuovere o aggiornare questi pacchetti dal repositorio di terze parti, od altrimenti lavorarci su come necessita.

6. Note specifiche sull'architettura

Questa sezione fornisce note che sono specifiche delle architetture hardware supportata da Fedora.

6.1. Supporto RPM multiarch sulle piattaforme a 64-bit (x86_64, ppc64)

RPM supporta l'installazione parallela dello stesso pacchetto per molteplici architetture. Un normale elenco dei pacchetti come rpm -qa potrebbe sembrare includere pacchetti duplicati, poiché l'architettura non è visualizzata. Si usi invece il comando repoquery, che è parte del pacchetto yum-utils in Fedora Extras, che per impostazione predefinita, mostra l'architettura. Per installare yum-utils, eseguire il seguente comando:

su -c 'yum install yum-utils'

Per elencare tutti i pacchetti con le loro architetture si usi rpm, eseguendo il seguente comando:

rpm -qa --queryformat "%{name}-%{version}-%{release}.%{arch}\n"

E' possibile aggiungere questo a /etc/rpm/macros (per un impostazione globale) o ~/.rpmmacros (per un impostazione per-utente). Esso cambia la query predefinita per mostrare l'architettura:

%_query_all_fmt      %%{name}-%%{version}-%%{release}.%%{arch}

6.2. Specifiche PPC per Fedora

Questa sezione copre ogni informazione specifica su Fedora e la piattaforma hardware PPC.

6.2.1. Requisiti hardware per PPC

6.2.1.1. Processore e memoria
  • CPU Minima: PowerPC G3 / POWER3

  • Fedora 7 supporta solo la generazione "New World" degli Apple Power Macintosh, venduti circa dal 1999 in poi.

  • Fedora 7 supporta anche gli IBM eServer pSeries, IBM RS/6000, Genesi Pegasos II, e le macchine IBM Cell Broadband Engine.

  • Fedora 7 include nuovo supporto hardware per Genesi Efika, e per la Sony PlayStation 3.

  • Raccomandati per la modalità testo: 233 MHz G3 o superiore, 128MiB RAM.

  • Raccomandati per la modalità grafica: 400 MHz G3 o superiore, 256MiB RAM.

6.2.1.2. Spazio su disco rigido

I requisiti di spazio su disco sottoelencati rappresentano lo spazio occupato da Fedora 7 dopo aver completato l'installazione. Comunque, altro spazio su disco è necessario durante l'installazione per il supporto dell'ambiente d'installazione. Questo spazio aggiuntivo corrisponde alla grandezza di /Fedora/base/stage2.img (sull'Installation Disc 1) più la grandezza dei files in sul sistema installato.

In termini pratici, vuol dire che i requisiti di spazio su disco possono variare da un minimo di 90MiB per un installazione minima ad un massimo di 175MiB per un installazione "totale". I pacchetti completi possono occupare più di 9 GB di spazio su disco.

Ulteriore spazio è richiesto per ogni dato utente, ed almeno il 5% di spazio libero dovrà essere mantenuto affinché il sistema funzioni correttamente.

6.2.2. Pagine da 4 KiB su macchine a 64-bit

Dopo una breve sperimentazione con pagine da 64KiB in Fedora Core 6, il kernel PowerPC64 è stato riportato alle pagine da 4KiB. Il programma d'installazione dovrebbe riformattare qualsiasi partizione di swap automaticamente durante l'aggiornamento.

6.2.3. La tastiera Apple

Il tasto Option sui sistemi Apple è equivalente al tasto Alt sul PC. Dove la documentazione o il software d'installazione si riferiscono al tasto Alt, si usi il tasto Option. Per alcune combinazioni di tasti si potrebbe avere bisogno di usare il tasto Option assieme al tasto Fn, tipo Option-Fn-F3 per cambiare al terminale virtuale tty3.

6.2.4. Note di installazione PPC

Il Fedora Installation Disc 1 è avviabile sull'hardware supportato. In aggiunta, un immagine di CD avviabile appare nella directory images/ di questo disco. Queste immagini si comportano differentemente in accordo al sistema hardware che si sta utilizzando:

  • Su molte macchine, il bootloader avvia automaticamente l'appropriato programma d'installazione a 32-bit o 64-bit dal disco di installazione. Il pacchetto predefinito gnome-power-manager include il supporto al power management, incluso lo sleep e l'amministrazione della retroilluminazione. Gli utenti con necessità più complesse possono usare il pacchetto apmud. Per installare apmud dopo l'intallazione, usare il seguente comando:

    su -c 'yum install apmud'
  • 64-bit IBM pSeries (POWER4/POWER5), modelli iSeries attuali. Dopo l'uso di OpenFirmware per avviare il CD, il bootloader, yaboot, avviera il programma di installazione a 64-bit.

  • IBM "Legacy" iSeries (POWER4). I cosidetti modelli "Legacy" iSeries, che non usano OpenFirmware, richiedono l'uso delle immagini di avvio locate nella directory images/iSeries dell'albero di installazione.

  • 32-bit CHRP (IBM RS/6000 ed altri). Dopo l'uso di OpenFirmware per avviare il CD, selezionare l'immagine di avvio linux32 al prompt di boot: per avviare il programma di installazione a 32-bit. Altrimenti, verrà avviato il programma di installazione a 64-bit che fallirà.

  • Genesi Pegasos II. Nel momento in cui stiamo scrivendo, non è ancora stato rilasciato un firmware con pieno supporto per i filesystem ISO9660 per il Pegasos. E' comunque possibile utilizzare un immagine di avvio dalla rete. Al prompt di OpenFirmware, immettere il seguente comando:

    boot cd: /images/netboot/ppc32.img

    Si deve anche configurare manualmente OpenFirmware sul Pegasos per far si di rendere il sistema Fedora installato avviabile. Per far questo, impostare la variabile ambiente boot-device e boot-file in modo appropriato.

  • Genesi Efika. Al momneto della scrittura, il firmware di Efika ha alcuni bachi che prevengono le corrette operazioni del bootloader yaboot bootloader. Un firmware aggiornato dovrebbe essere disponibile per Aprile 2007, in anticipo al rilascio di Fedora 7. Con un firmware corretto, l'installazione su Efika dovrebbe essere la stessa del Pegasos II.

  • Sony PlayStation 3. Per l'installazione su PlayStation 3, per primo si aggiorni al firmware 1.60 o superiore. L' "Other OS" boot loader deve essere installato nella flash, seguendo le istruzioni su http://www.playstation.com/ps3-openplatform/manual.html. Al momento della scrittura, un boot loader specifico per Fedora non è ancora disponibile; per il tempo del rilascio di Fedora 7 questa mancanza potrebbe essere compensata.

  • Avvio dalla rete. Immagini combinate contenenti l'installer kernel ed il ramdisk sono locate nella directory images/netboot/ dell'albero di installazione. Queste sono intese per l'avvio dalla rete con TFTP, ma possono essere utilizzate in molti modi.

    Il loader yaboot supporta l'avvio TFTP per gli IBM pSeries e gli Apple Macintosh. Il Fedora Project incoraggia l'uso di yaboot rispetto alle immagini netboot.

6.3. Specifiche x86 per Fedora

Questa sezione copre ogni informazione specifica su Fedora e la piattaforma hardware x86.

6.3.1. Requisiti hardware per x86

In ordine all'uso di specifiche caratteristiche di Fedora 7 durante o dopo l'installazione, si dovrà conoscere i dettagli di altri componenti hardware tipo schede video e di rete.

6.3.1.1. Processore e memoria

Le seguenti specifiche di CPU sono dichiarate in confronto dei processori Intel. Anche gli altri processori, come quelli di AMD, Cyrix, e VIA che sono compatibili ed equivalenti ai seguenti processori Intel possono essere usati con Fedora.

Fedora 7 richiede un Processore Intel Pentium o superiore, ed è ottimizzata per i processori Pentium 4 e successivi.

  • Raccomandati per la modalità testo: 200 MHz Pentium-class o superiore

  • Raccomandati per la modalità grafica: 400 MHz Pentium II o superiore

  • RAM minima per la modalità testo: 128MiB

  • RAM minima per la modalità grafica: 192MiB

  • RAM raccomandata per la modalità grafica: 256MiB

6.3.1.2. Spazio su disco rigido

I requisiti di spazio su disco sottoelencati rappresentano lo spazio occupato da Fedora 7 dopo aver completato l'installazione. Comunque, altro spazio su disco è necessario durante l'installazione per il supporto dell'ambiente d'installazione. Questo spazio aggiuntivo corrisponde alla grandezza di /Fedora/base/stage2.img sull'Installation Disc 1 più la grandezza dei files in /var/lib/rpm sul sistema installato.

In termini pratici, vuol dire che i requisiti di spazio su disco possono variare da un minimo di 90MiB per un installazione minima ad un massimo di 175MiB per un installazione "totale". I pacchetti completi possono occupare più di 9 GB di spazio su disco.

Ulteriore spazio è richiesto per ogni dato utente, ed almeno il 5% di spazio libero dovrà essere mantenuto affinché il sistema funzioni correttamente.

6.4. Specifiche x86_64 per Fedora

Questa sezione copre specifiche informazioni su Fedora e la piattaforma hardware x86_64.

6.4.1. Requisiti hardware per x86_64

In ordine all'uso di specifiche caratteristiche di Fedora 7 durante o dopo l'installazione, si dovrà conoscere i dettagli di altri componenti hardware tipo schede video e di rete.

6.4.1.1. Requisiti di memoria per x86_64
  • RAM minima per la modalità testo: 128MiB

  • RAM minima per la modalità grafica: 256MiB

  • RAM raccomandata per la modalità grafica: 512MiB

6.4.1.2. Requisiti di spazio su disco per x86_64

I requisiti di spazio su disco sottoelencati rappresentano lo spazio occupato da Fedora 7 dopo aver completato l'installazione. Comunque, altro spazio su disco è necessario durante l'installazione per il supporto dell'ambiente d'installazione. Questo spazio aggiuntivo corrisponde alla grandezza di /Fedora/base/stage2.img sull'Installation Disc 1 più la grandezza dei files in /var/lib/rpm sul sistema installato.

In termini pratici, vuol dire che i requisiti di spazio su disco possono variare da un minimo di 90MiB per un installazione minima ad un massimo di 175MiB per un installazione "totale". I pacchetti completi possono occupare più di 9 GB di spazio su disco.

Ulteriore spazio è richiesto per ogni dato utente, ed almeno il 5% di spazio libero dovrà essere mantenuto affinché il sistema funzioni correttamente.

7. Immagini live Fedora

Questa versione di Fedora include diverse immagini ISO live in aggiunta alle tradizionali immagini di installazione. Queste immagini ISO sono avviabili, e potete masterizzarle nei media ed usarle per provare Fedora. Esse includono anche una caratteristica che permetterà di installare il contenuto del live CD sul disco rigido per maggior persistenza e prestazioni più elevate.

Queste immagini sono anche disponibili per le versioni di test, per permettere una prova più semplice delle versioni test di Fedora.

7.1. Immagini disponibili

Ci sono tre immagini live disponibili per Fedora 7.

  1. Fedora 7 i386 Desktop CD. Questa è un immagine della grandezza di un CD per macchine i386. Possiede l'ambiente desktop predefinito (GNOME), supporta tutti i linguaggi supportati dalla localizzazione di Fedora, ed un gruppo base di applicazioni di produttività disponibile in Fedora.

  2. Fedora 7 x86_64 Desktop DVD. Questa è un immagine live della grandezza di un DVD per macchine x86_64. Il gruppo di pacchetti è il medesimo dell'i386 Desktop CD.

  3. Fedora 7 i386 KDE CD. Questa è un immagine delle dimensioni di un CD per macchine i386. Inclide il KDE Desktop environment ed un gran numero di applicazioni KDE. Si noti che questa immagine ha pieno supporto per la sola lingua inglese.

7.2. Informazioni d'uso

Le immagini live potranno avviarsi da qualsiasi macchina che supporti l'avvio da CD-ROM. Dopo aver avviato il CD, è possibile eseguire il log in ed usare l'ambiente desktop come utente fedora. Dopo aver effettuato il log in, se si desidera installare i contenuti delle immagini live sul disco rigido, si clicchi sull'icona del desktopInstall to Hard Drive.

7.3. Altri metodi di avvio

Un altro modo per usare queste immagini live è di metterle su un pennino USB. Per farlo, installare il pacchetto livecd-tools dal repositorio di sviluppo. Quindi, eseguire lo script livecd-iso-to-stick :

/usr/bin/livecd-iso-to-stick /path/to/live.iso /dev/sdb1 

Si sostituisca /dev/sdb1 con la partizione dove si desidera porre l'immagine.

Questo è un processo non distruttivo; qualsiasi dato si abbia sul pennino USB sarà preservato.

7.4. Differenze da un installazione Fedora regolare

I seguenti punti differiscono da una normale installazione Fedora rispetto a quella con immagine live.

  • Il servizio sshd è disabilitato, poiché le passwords sull'immagine live sono vuote.

  • NetworkManager è abilitato per impostazione predefinita.

8. Note sui pacchetti

Le seguenti sezioni contengono informazioni riguardanti i pacchetti che hanno avuto significativi cambiamenti per Fedora 7. Per un accesso facilitato, sono organizzati in linea generale usando gli stessi gruppi mostrati nel sistema d'installazione.

8.1. Audit delle licenze

La Fedora Project Board a iniziato un audit delle licenze per assicurare che tutto il software incluso in Fedora sia compliante con le linee guida di licenza dei pacchetti.

http://fedoraproject.org/wiki/FreeSoftwareAnalysis

8.2. Strumenti di sistema

8.2.1. apcupsd

Il pacchetto apcupsd è stato aggiornato alla versione 3.14.0. Questa versione rimuove le vecchie modalità networking master/slave. Fare riferimento alle note di rilascio di apcupsd per maggiori informazioni.

http://sourceforge.net/project/shownotes.php?group_id=54413&release_id=485633

8.3. Ingegneristico e Scientifico

8.3.1. paraview

Il compilato mpi ed il sub-pacchetto di paraview sono stati rimossi fino a che non saranno risolte le problematiche di compilazione con cmake.

9. Kernel Linux

[Nota] Assunzioni basate su 2.6.21

Questa bozza delle note di rilascio assume che la versione finale di Fedora 2.6.21 sia basata sul kernel 2.6.21. Questo è soggetto a cambiamenti.

Questa sezione concerne cambiamenti ed importanti informazioni riguardanti il kernel basato sulla versione 2.6.21 in Fedora 7. Il kernel 2.6.21 include:

  • Supporto per la virtualizzazione KVM.

  • Supporto tickless per x86 32bit, che migliora enormemente l'amministrazione del risparmio energetico. Per la versione finale di Fedora 7, anche x86_64 diverrà tickless.

  • Lo stack di rete wireless devicescape, che include il supporto per diversi nuovi drivers wireless .

  • Nuovi drivers IDE che usano lo stesso codice libata dei drivers SATA.

    [Nota] Cambiamento nei nomi dei dispositivi IDE

    I nuovi drivers IDE ora fanno si che tutti i dischi IDE abbiano nomi come /dev/sdX invece di /dev/hdX.

  • Supporto per la versione 2 del Global File System (GFS2).

  • Alcuni elementi del realtime kernel project.

  • Molti bachi risolti ed altri piccoli miglioramenti.

  • Il changelog per 2.6.21rc1 è disponibile qui: http://lwn.net/Articles/223021/

9.1. Versione

Fedora può includere patches aggiuntive al kernel per miglioramenti, correzione di errori, o caratteristiche aggiuntive. Per questa ragione, il kernel potrebbe non essere linea-per-linea equivalente al cosidetto vanilla kernel proveniente dal sito web di kernel.org:

http://www.kernel.org/

Per ottenere una lista di queste patches, scaricare il pacchetto RPM sorgente ed eseguire il seguente comando su di esso:

rpm -qpl kernel-<version>.src.rpm 

9.2. Changelog

Per ottenere una lista dei cambiamenti del pacchetto, eseguire il seguente comando:

rpm -q --changelog kernel-<version> 

Se si ha bisogno di una versione più amichevole di changelog fare rifermento a http://wiki.kernelnewbies.org/LinuxChanges. Un breve e completo diff del kernel è disponibile su http://kernel.org/git. La versione Fedora è basata sull'albero di Linus.

Le personalizzazioni fatte per la versione Fedora sono disponibili su http://cvs.fedoraproject.org.

9.3. Tipi di Kernel

Fedora 7 include i seguenti kernel compilati:

  • Kernel nativo, per l'uso nella maggior parte dei sistemi. I sorgenti configurati sono disponibili nel pacchetto kernel-devel-<version>.<arch>.rpm.

  • kernel-PAE, per l'uso sui sistemi a 32-bit x86 con > 4GB di RAM, o con CPUs che hanno una caratteristica 'NX (No eXecute)'. Questo kernel supporta sia sistemi uniprocessore che multi-processore.

  • Kernel per la virtualizzazione per l'uso con il pacchetto emulatore Xen. I sorgenti configurati sono disponibili nel pacchetto kernel-xen-devel-<version>.<arch>.rpm.

  • Kernel kdump per l'uso delle caratteristiche kexec/kdump. I sorgenti configurati sono disponibili nel pacchetto kernel-kdump-devel-<version>.<arch>.rpm.

E' possibile installare i kernel headers per tutti i tipi di kernel allo stesso momento. I files saranno installati nell'albero /usr/src/kernels/<version>-[PAE|xen|kdump]-<arch>/. Usare il seguente comando:

su -c 'yum install kernel-{PAE,xen,kdump}-devel' 

Selezionare uno o più di questi tipi, separati da virgola e senza spazi, appropriatamente. Immettere la password di root quando richiesta.

[Nota] Il Kernel 32bit include Kdump

Il kernel a 32bit è ora relocabile, così le funzionalità di kdump sono incluse. Quello a 64bit richiede ancora l'installazione del kernel -kdump.

[Nota] Il kernel predefinito fornisce SMP

Non è disponibile un kernel SMP separato per Fedora su i386, x86_64 and ppc64. Il supporto multiprocessore è fornito dal kernel nativo.

[Nota] Supporto kernel PowerPC

Non c'è supporto per Xen o kdump per l'architettura PowerPC in Fedora. I PowerPC a 32-bit hanno ancora un kernel SMP separato.

9.4. Segnalare gli errori

Fare riferimento a http://kernel.org/pub/linux/docs/lkml/reporting-bugs.html per informazioni sulla segnalazione di errori nel kernel di Linux. E' possibile inoltre utilizzare http://bugzilla.redhat.com per inviare quelle segnalazioni d'errore che sono specifiche per Fedora.

9.5. Seguire libri di testo generici

Molti dei tutorial, esempi, e libri di testo sullo sviluppo del kernel Linux assumono che i sorgenti del kernel siano installati sotto la directory /usr/src/linux/. Se si fa un link simbolico, come mostrato sotto, si sarà in grado si usare quel materiale d'apprendimento con i pacchetti di Fedora Core. Installare gli appropriati sorgenti del kernel, come mostrato prima, quindi eseguire il seguente comando:

su -c 'ln -s /usr/src/kernels/<version>.<release>-<arch> /usr/src/linux' 

Immettere la password di root quando richiesta.

9.6. Preparazione allo sviluppo del Kernel

Fedora Core 6 non include il pacchetto kernel-source fornito nelle vecchie versioni poiché è necessario il solo pacchetto kernel-devel per compilare moduli esterni. Sono disponibili sorgenti configurati come descritto nella sezione Tipi di kernel.

[Nota] Queste istruzioni fanno riferimento al Kernel corrente

Per semplificare le seguenti direttive, assumiamo che si voglia configurare i sorgenti del kernel che combaciano con la versione del kernel in esecuzione. Nei prossimi passi, l'espressione <version> si riferisce alla versione del kernel mostrata dal comando: uname -r.

Gli utenti che necessiteranno dell'accesso ai sorgenti originali del kernel di Fedora possono trovarli nel pacchetto kernel .src.rpm. Per creare un albero di sorgenti esploso da questo file, si seguano i seguenti passi:

[Nota] Non compilate i pacchetti come Super-user (root)

La compilazione dei pacchetti come superuser è pericolosa e non è necessaria, anche per il kernel. Queste istruzioni permettono di installare i sorgenti del kernel come utente normale. Molti siti di informazione generale fanno riferimento a /usr/src/linux nelle loro istruzioni sul kernel, si sostituisca semplicemente ~/rpmbuild/BUILD/kernel-<version>/linux-<version>.<arch>.

  1. Si prepari un ambiente di compilazione di pacchetti RPM nella home directory utente. Eseguire i seguenti comandi:

    su -c 'yum install rpmdevtools yum-utils' 
    rpmdev-setuptree
    

    Immettere la password di root quando richiesta.

  2. Scaricare il file kernel-<version>.src.rpm. Abilitare qualsiasi repositorio di sorgenti appropriato, come Core, Updates, o Testing, con lo switch -e:

    yumdownloader -e core-source -e updates-source --source kernel-<version>
    

    Immettere la password di root quando richiesta. Se non si specifica la versione, verrà scaricato l'ultimo kernel disponibile in Fedora.

  3. Installare kernel-<version>.src.rpm usando il comando:

    su -c 'rpm -Uvh kernel-<version>.src.rpm' 
    

    Questo comando scrive i contenuti dell'RPM in ${HOME}/rpmbuild/SOURCES e ${HOME}/rpmbuild/SPECS, dove ${HOME} è la home directory corrente.

    [Nota] Spazio richiesto

    Il completo processo di compilazione del kernel può richiedere diversi gigabytes di spazio extra sul file system contenente la home directory.

  4. Preparare i sorgenti del kernel usando i comandi:

    cd ~/rpmbuild/SPECS 
    rpmbuild -bp --target $(uname -m) kernel-2.6.spec
    

    L'albero dei sorgenti del kernel è locato nella directory ~/rpmbuild/BUILD/kernel-<version>/linux-<version>.<arch>.

  5. Le configurazioni per i kernel specifici distribuiti in Fedora 7 sono nella directory ~/rpmbuild/BUILD/kernel-<version>/linux-<version>.<arch>/configs. Per esempio, il file di configurazione i686 è denominato ~/rpmbuild/BUILD/kernel-<version>/linux-<version>.<arch>/configs/kernel-<version>-i686.config. Lanciare il seguente comando per porre il file di configurazione desiderato nel posto giusto per la compilazione:

    cp configs/<desired-config-file> .config 
    
  6. Ogni kernel prende un nome basandosi sul numero della sua versione. Questo è il valore mostrato dal comando uname -r. Il nome del kernel è definito dalle prime quattro linee del kernel Makefile. Il Makefile è stato cambiato per generare un kernel con un nome differente da quello in esecuzione. Per essere accettato dal kernel in esecuzione, un modulo deve essere compilato per il kernel con il nome corretto. Per fare questo, si deve editare il kernel Makefile.

    Per esempio, se uname -r restituisce la stringa 2.6.17-1.2345_FC6, si cambi la definizione EXTRAVERSION da questo:

    EXTRAVERSION = -prep 
    

    a questo:

    EXTRAVERSION = -1.2345_FC6 
    

    Che sarà, sostituito in ogni parte d'ora in poi.

  7. Impartire il seguente comando:

    make oldconfig 
    

    Quindi si potrà procedere come al solito.

[Nota] Compilare gli RPM binari del kernel

Normalmente, i kernels per Fedora sono compilati usando l'utilità rpmbuild ed uno specfile. I risultati potranno variare se si è utilizzato il comando del kernel built-in make rpm destinazione.

9.7. Compilare solo i moduli del kernel

Non è necessario un albero dei sorgenti del esploso per compilare un modulo del kernel, come un driver di periferica, per il kernel in uso. Solo il pacchetto kernel-devel è necessario alla compilazione di moduli esterni. Se non lo si seleziona durante l'installazione, si usi Pirut per installarlo, (via ApplicazioniAggiungi/Rimuovi Software) o usare yum. Eseguire il seguente comando per installare il pacchetto kernel-devel usando yum.

su -c 'yum install kernel-devel' 

Per esempio, per compilare il modulo foo.ko, si crei il seguente Makefile nella directory contenente il file foo.c:

obj-m := foo.o 

KDIR  := /lib/modules/$(shell uname -r)/build
PWD   := $(shell pwd)

default:
    $(MAKE) -C $(KDIR) M=$(PWD) modules

Impartire il comando make per compilare il modulo foo.ko.

10. Fedora Desktop

Questa sezione concerne dettagli sui cambiamenti che interessano gli utenti del desktop grafico di Fedora.

10.1. Comuni directory utente localizzate (xdg-user-dirs)

Questa versione di Fedora ora include la nuova struttura di directory utente, xdg-user-dirs. Le caratteristiche di queste nuove directory utente includono:

  • I nomi delle directory possono essere localizzati (tradotti)

  • Include un gruppo di directory comuni predefinite, come documenti, musica, foto, e downloads.

  • Appaiono come comuni segnalibri nel file browser, e sono selezionabili da molte applicazioni come predefinite per la specifica applicazione. Per esempio, un player musicale comincerà l'apertura dei file nella directory predefinita per la musica.

  • Configurabile dall'utente, che può muovere o rinominare le directory mediante il file manager Nautilus, o editando ~/.config/user-dirs.dirs.

10.2. Amministrazione del software

Le prestazioni dell'utilità di amministrazione del software yum sono state enormemente migliorate in Fedora 7. Il parser dei metadati dei repositori è stato implementato in C. Una nuova infrastruttura per l'amministrazione dei mirror assicura una migliore selezione dei mirror ed, in molti casi, prestazioni più veloci. Lo strumento di amministrazione dei pacchetti Pirut e l'utilità diaggiornamento del software Pup sono basate su yum, così anche le loro prestazioni sono migliorate.

10.3. GNOME

Questa versione presenta GNOME 2.18 (http://www.gnome.org/start/2.18/)

Lo splash screen di GNOME è stato disabilitato intenzionalmente. Per abilitarlo , usare gconf-editor od il seguente comando:

gconftool-2 --set /apps/gnome-session/options/show_splash_screen --type bool true

La finestra di dialogo lock screen non è connessa allo screensaver selezionato in questa release. Per abilitarla, usare gconf-editor od il seguente comando:

gconftool-2 --set  --type string /apps/gnome-screensaver/lock_dialog_theme  "system"

10.4. Navigatori Web

Questa versione di Fedora include la versione 2.0 del popolare navigatore web Firefox. Fare riferimento a http://firefox.com/ per maggiori informazioni su Firefox.

10.5. Mail Clients

Il pacchetto mail-notification è stato suddiviso. Il plugin Evolution è ora in un pacchetto separato chiamato mail-notification-evolution-plugin. Quando si aggiorna il pacchetto mail-notification, il plugin è aggiunto automaticamente.

11. File Systems

Fedora 7 fornisce il supporto base per partizioni di swap crittate e filesystem non-root. Per usarlo, aggiungere le voci in /etc/crypttab e referenziare i dispositivi creati in /etc/fstab.

[Nota] Supporto di FS crittati durante l'installazione non disponibile

Abilitare l'a crittazione del file system dopo l'installazione. Anaconda non ha supporto per la creazione di dispositivi a blocchi crittati.

L'esempio che segue mostra una voce /etc/crypttab per una partizione swap:

my_swap /dev/hdb1 /dev/urandom swap,cipher=aes-cbc-essiv:sha256 

Questo crea un dispositivo a blocchi crittato /dev/mapper/my_swap, che può essere referenziato in /etc/fstab. Il prossimo esempio mostra una voce per un volume di sistema.

my_volume /dev/hda5 /etc/volume_key cipher=aes-cbc-essiv:sha256 

Il file /etc/volume_key contiene una chiave di crittazione in testo semplice. E' possibile specificare none come nome del file per la chiave, ed il sistema richiederà la chiave di crittazione durante l'avvio.

Il metodo raccomandato è l'uso di LUKS per i volumi di file system: (usando LUKS è possibile lasciare la parte cipher= in crypttab).

  1. Creare il volume crittato usando cryptsetup luksFormat

  2. Aggiungere la voce necessaria in /etc/crypttab

  3. Impostare il volume manualmente usando cryptsetup luksOpen o riavviando

  4. Creare un filesystem sul volume crittato

  5. Impostare una linea in /etc/fstab

12. Web Servers

Fedora 7 include la versione 2.2.4 del server HTTP Apache. Gli utenti che si aggionano dalla versione 2.0 (inclusa in Fedora Core 4 e precedenti) dovranno fare dei cambiamenti alla configurazione di httpd; fare riferimento a http://httpd.apache.org/docs/2.2/upgrading.html per ulteriori dettagli.

Gli utenti del modulo mod_dbd noteranno che il driver DBD apr-util per PostgreSQL è ora distribuito come modulo separato caricabile dinamicamente. Il modulo driver è ora incluso nel pacchetto apr-util-pgsql. Anche un driver MySQL è ora disponibile, nel pacchetto apr-util-mysql.

13. Mail Servers

Questa sezione concerne i mail servers elettronici o mail transfer agents (MTAs).

13.1. exim-sa

Il pacchetto exim-sa è deprecato, e non è più fornito in Fedora Extras 6. Era l'implementazione originaria di SpamAssassin integrata con Exim, ed era funzionalmente similare a sendmail milters o postfix filters. Comunque, questa funzionalità è abbastanza limitata, ed Exim ora ha un supporto molto migliore per il controllo dei contenuti, pienamente integrato nelle sue Access Control Lists general-purpose.

Poiché la caratteristica sa_exim non era abilitata nella configurazione predefinita, il pacchetto può normalmente essere disinstallato in sicurezza per permettere ad Exim di essere aggiornato. Gli utenti che hanno modificato la loro configurazione per usare le caratteristiche sa_exim dovranno o riconfigurare Exim con le sue capacità di scansione dei contenuti o ricompilarsi il pacchetto per includere il sottopacchetto exim-sa. Per ulteriori dettagli su Exim ed il suo scanner dei contenuti built-in, vedere la documentazione Exim:

http://www.exim.org/exim-html-4.62/doc/html/spec_html/ch40.html

14. Sviluppo

Questa sezione riguarda vari strumenti di sviluppo e caratteristiche.

14.1. Strumenti

14.1.1. Collezione di compilatori GCC

Questa versione di Fedora è stata compilata usando GCC 4.1, che è incluso nella distribuzione.

14.1.2. Eclipse

Questa versione di Fedora include Fedora Eclipse, basata su Eclipse SDK versione 3.2.2 (http://www.eclipse.org). La pagina "New and Noteworthy" per la serie di versioni 3.2.x è accessibile da http://download.eclipse.org/eclipse/downloads/drops/R-3.2-200606291905/new_noteworthy/eclipse-news.html. Le note di rilascio specifiche alla 3.2.2 sono disponibili su http://www.eclipse.org/eclipse/development/readme_eclipse_3.2.2.html.

L'Eclipse SDK è anche conosciuto come "the Eclipse Platform," "the Eclipse IDE," ed "Eclipse." L'Eclipse SDK è il fondamento delle versioni combinate di dieci progetti Eclipse sotto l'ombrello della versione Callisto (http://www.eclipse.org/callisto). Un po di questi progetti Callisto sono inclusi in Fedora: CDT (http://www.eclipse.org/cdt, per lo sviluppo C/C++, EMF (http://www.eclipse.org/emf) l'Eclipse Modeling Framework, e GEF (http://www.eclipse.org/gef), il Graphical Editing Framework.

Anche molti progetti Eclipse di terze parti sono disponibili, inclusi Subclipse (http://subclipse.tigris.org/) per l'integrazione del controllo della versione Subversion, PyDev (http://pydev.sf.net) per lo sviluppo in Python, e PHPeclipse (http://www.phpeclipse.de/) per lo sviluppo in PHP. Anche Mylar (http://eclipse.org/mylar), una UI focalizzata sui task per Eclipse, è disponibile in Fedora con un task connector per Bugzilla e Trac. Non è parte di Callisto ma sarà parte della prossima versione combinata Eclipse Europa.

Assistenza per avere più progetti pacchettizzati e testati con GCJ è sempre la benvenuta. Si contattino le parti interessate attraverso la fedora-devel-java-list (http://www.redhat.com/mailman/listinfo/fedora-devel-java-list/) e/o #fedora-java su freenode.

Fedora include anche plugins e caratteristiche che sono particolarmente utili per gli hackers FOSS, ChangeLog editing con eclipse-changelog e l'interazione con Bugzilla con eclipse-mylar-bugzilla. I nostri pacchetti CDT includono inoltre un supporto work-in-progress per lo GNU Autotools. Questo plugin permette agli utenti finali di usare Eclipse per creare e mantenere progetti C/C++ che usano GNU autotools. Gli sviluppi al CDT includono:

  • Esecuzione della configurazione prima della compilazione

  • Editor speciali per i files di input autoconf/automake

  • Aiuto speciale per le macro di autoconf

  • Aiuto sovraimpresso per le funzioni della libreria C

  • Una console speciale per la configurazione

Le ultime informazioni pertinenti questi progetti possono essere trovate sulla pagina Fedora Eclipse Project: http://sourceware.org/eclipse/.

Questa versione include 21 pacchetti di linguaggi per Eclipse SDK. Ciascun linguaggio è assemblato in un pacchetto separato, tipo eclipse-sdk-nls-ko per la traduzione Koreana.

14.1.2.1. Plugins/Caratteristiche non pacchettizzate

Fedora Eclipse contiene una patch per consentire ad utenti non-root di far uso della funzionalità Update Manager per installare i plugins e le caratteristiche non non-pacchettizzate. Tali plugins sono installati nella home directory utente sotto la directory .eclipse. Si noti, comunque, che questi plugin non hanno bits compilati-GCJ associati e potrebbero perciò essere eseguiti più lentamente di quanto ci si aspetta.

14.1.2.2. Ambienti Java Runtime alternativi

La JRE libera di Fedora non soddisfa ogni utente, perciò Fedora permette l'installazione di JRE alternative. Esiste una avvertimento, comunque, sull'installazione di JRE proprietarie su macchine a 64-bit.

Le librerie a 64-bit JNI rilasciate per impostazione predefinita sui sistemi x86_64 in Fedora non funzionano su JRE proprietarie a 32-bit. In altre parole, non si deve provare ad eseguire i pacchetti Eclipse Fedora x86_64 su una JRE Sun a 32-bit. Essi falliscono in modo confuso. Si passi ad una JRE proprietaria a 64-bit, o si installi la versione a 32-bit dei pacchetti, se disponibili. Per installare una versione a 32-bit, usare il seguente comando:

yum install <package_name>.i386 

Allo stesso modo, le librerie JNI a 32-bit distribuite per impostazione predefinita sui sistemi ppc64 non funzioneranno con una JRE a 64-bit. Per installare la versione a 64-bit, usare il seguente comando:

yum install <package_name>.ppc64 
14.1.2.3. Europa/Eclipse 3.3

In Giugno 2007, la comunità Eclipse rilascerà la versione combinata Europa come assortimento di plugins e caratteristiche. Questa sarà basata ed includerà la versione 3.3 dell'Eclipse SDK. Questo è un cambiamento maggiore perciò, Fedora Eclipse non sarà ri basata su Europa fino a Fedora 8. Ciò vuol dire che le versioni di applicazioni basate su Eclipse incluse in Fedora come RSSOwl ed Azureus potrebbero mancare nella release principale se richiedessero caratteristiche disponibili solo in Eclipse 3.3.

15. Sicurezza

Questa sezione evidenzia varie questioni di sicurezza di Fedora.

15.1. Informazioni generali

Un introduzione generale alle molteplici proattive caratteristiche di sicurezza in Fedora, lo status corrente e le policies sono disponibili su http://fedoraproject.org/wiki/Security.

15.1.1. SELinux

Le pagine del progetto SELinux hanno suggerimenti per la risoluzione dei problemi, spiegazioni, e puntatori a documentazione e riferimenti: Alcuni links utili includono i seguenti:

16. Java e java-gcj-compat

Questa versione di Fedora include un ambiente Java gratuito ed open source, chiamato java-gcj-compat. La collezione java-gcj-compat include una suite di strumenti ed un ambiente di esecuzione che è capace di compilare ed eseguire molti utili programmi scritti nel linguaggio di programmazione Java.

[Nota] Fedora non include Java

Java è un marchio di Sun Microsystems. java-gcj-compat è uno stack di software interamente libero che non è Java, ma può eseguire software Java.

L'infrastruttura java-gcj-compat ha tre componenti chiave: un runtime GNU Java (libgcj), il compilatore Java Eclipse (ecj), ed un gruppo di wrappers e links (java-gcj-compat) che presentano il runtime ed il compilatore all'utente in una maniera simile a quella di altri ambienti Java.

I pacchetti software Java inclusi in questa versione di Fedora usano l'ambiente java-gcj-compat. Questi pacchetti includono OpenOffice.org Base, Eclipse, ed Apache Tomcat. Fare riferimento alle Java FAQ su http://www.fedoraproject.org/wiki/JavaFAQ per maggiori informazioni sul ambiente Java libero java-gcj-compat in Fedora.

[Importante] Includere posizione ed informazione di versione nelle segnalazioni d'errore

Quando si crea una segnalazione d'errore, si deve essere sicuri di includere l'output di questi comandi:

which java && java -version && which javac && javac -version 

16.1. Gestire i pacchetti Java e Java-like

Oltre allo stack di software libero java-gcj-compat, Fedora permetterà di installare molteplici implementazioni Java e cambiare fra loro usando lo strumento a linea di comando alternatives. Comunque, ogni sistema Java installato dovrà essere pacchettizzato usando le linee guida del JPackage Project per ottenere beneficio da alternatives. Una volta che questi pacchetti sono installati correttamente, l'utente root potrà cambiare fra le implementazioni java e javac usando il comando alternatives:

alternatives --config java  
alternatives --config javac

16.2. Amministrare le applets Java

Questa versione di Fedora include una versione di anteprima di gcjwebplugin, un plugin per Firefox per le applets Java. gcjwebplugin non è abilitato per impostazione predefinita. Nonostante l'implementazione di sicurezza in GNU Classpath sia attivamente sviluppata, non è abbastanza matura per eseguire applets prive di fiducia in sicurezza. D'altra parte, le implementazioni AWT e Swing in GNU Classpath sono ora sufficientemente mature per eseguire molte delle applets distribuite nel web. Gli utenti avventurosi che vogliono provare gcjwebplugin possono leggere /usr/share/doc/libgcj-4.1.2/README.libgcjwebplugin.so, installato dal pacchetto libgcj. Il README spiega come abilitare il plugin ed i rischi associati nel farlo.

16.3. Fedora ed i pacchetti Java JPackage

Fedora include molti pacchetti derivati dal JPackage Project, che fornisce un repositorio di software Java. Questi pacchetti sono modificati in Fedora per rimuovere le dipendenze a software proprietario e far uso della caratteristica di compilazione di GCJ ahead-of-time. Si usino i repositori Fedora per aggiornare questi pacchetti, od il repositorio JPackage per quei pacchetti non forniti da Fedora. Fare riferimento al sito web di JPackage su http://jpackage.org per maggiori informazioni sul progetto ed il software che fornisce.

[Avvertimento] Mescolare pacchetti fra Fedora e JPackage

Verificare la compatibilità dei pacchetti prima di installare software da entrambe i repositori Fedora e JPackage sullo stesso sistema. Pacchetti incompatibili possono causare problemi complessi.

Fare riferimento alle ultime note di rilascio pertinenti Eclipse su http://fedoraproject.org/wiki/Docs/Beats/Devel/Tools/Eclipse.

16.4. Maven (v2)

Questa versione di Fedora include maven2, uno strumento di gestione dei progetti Java e comprensione di progetto. Maven può essere invocata dai comandi mvn e mvn-jpp. Il primo rende il comportamento di Maven semplicemente come il Maven vero e proprio, mentre l'ultimo chiama mvn con proprietà aggiuntive che rendono la compilazione off-line più semplice.

Il pacchetto maven2 in Fedora è stato modificato per funzionare completamente in modalità off-line. Senza proprietà aggiuntive definite (il comando mvn), maven2 funziona esattamente come il vero e proprio Maven. Gli utenti possono definire proprietà aggiuntive per facilitare la compilazione off-line, o chiamare mvn-jpp, un wrapper che definisce le proprietà più comunemente usate per la compilazione off-line. Le proprietà ed i dettagli sul loro uso sono descritte nel file /usr/share/doc/maven2-2.0.4/maven2-jpp-readme.html, che viene dal pacchetto maven2-manual.

17. Multimedia

Fedora include applicazioni per funzioni multimediali assortite, incluso ascolto, registrazione, ed editing. Pacchetti aggiuntivi sono disponibili attraverso il repositorio Fedora Extras. Per informazioni aggiuntive sul multimedia in Fedora, fare riferimento alla sezione Multimedia del sito web del Fedora Project su http://fedoraproject.org/wiki/Multimedia.

17.1. Lettori multimediali

L'installazione predefinita di Fedora include Rhythmbox e Totem per l'ascolto dei media. I repositori Fedora includono moltri altri popolari pacchetti come XMMS ed amaroK di KDE. Sia GNOME che KDE posseggono una selezione di lettori che possono essere usati con una varietà di formati. Programmi aggiuntivi sono disponibili da terze parti per gestire altri formati.

Fedora prende anche pieno vantaggio dal sistema sonoro Advanced Linux Sound Architecture (ALSA). Molti programmi possono suonare simultaneamente, il che una volta era difficile con i sistemi Linux. Quando tutti i software multimediali sono configurati per usare ALSA, per il supporto sonoro, questa limitazione scompare. Per maggiori informazioni su ALSA, visitare il sito web del progetto su http://www.alsa-project.org/. Gli utenti potrebbero avere qualche problematica quando sono loggati al sistema utenti multipli. A seconda della configurazione hardware e software, utenti multipli potrebbero non essere in grado di usare lo stesso hardware sonoro simultaneamente.

17.1.1. Codec Buddy

Una novità in Fedora è Codec Buddy, che rileva quando si sta eseguendo un formato multimediale senza i necessari codecs installati. Se il codec che occorre non è libero ed aperto, Codec Buddy offre opzioni per ottenere i codecs che servono.

17.2. I formati Ogg e Xiph.Org Foundation

Fedora include il supporto completo del formato di contenitore di media Ogg, dell'audio Vorbis, Theora video, Speex audio, e formati audio lossless FLAC. Questi formati liberamente distribuibili non sono ostacolati da brevetti o restrizioni di licenze. Questi forniscono potenti e flessibili alternative ai più popolari e ristretti formati. Il Fedora Project incoraggia l'uso di formati open source al posto di quelli ristretti. Per maggiori informazioni su questi formati e su come usarli, fare riferimento al sito web di Xiph.Org Foundation su http://www.xiph.org/.

17.3. MP3, DVD ed altri formati multimediali esclusi

I repositori software di Fedora non possono includere il supporto per il playback o la registrazione degli MP3 o DVD. I formati MP3 sono brevettati, ed i proprietari non hanno fornito le necessarie licenze. I formati DVD sono brevettati ed ecquipaggiati con uno schema di crittazione. I proprietari dei brevetti non hanno fornito le licenze necessarie, ed il codice necessario alla decrittazione di dischi crittati CSS potrebbe violare il Digital Millennium Copyright Act, una legge sul copyright degli Stati Uniti. Fedora esclude anche diverse applicazioni multimediali a causa di brevetti o restrizioni sulla licenza, inclusi il Flash Player di Adobe ed il Real Player di Real Media. Per maggiori informazioni su questo soggetto, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/ForbiddenItems.

Mentre altre opzioni MP3 possono essere disponibili per Fedora, Fluendo ora offre un plugin MP3 per GStreamer che è licenziato in modo appropriato per gli utenti finali. Questo plugin abiliterà il supporto MP3 nelle applicazioni che usano il GStreamer framework come backend. Fedora non include questo plugin poiché si preferisce supportare ed incoraggiare l'uso di formati aperti e non ristretti dall'uso di brevetti. Per maggiori informazioni sul plugin MP3, visitare il sito web di Fluendo su http://www.fluendo.com/.

17.4. Authoring e Masterizzazione di CD e DVD

I repositori Fedora includono una varietà di strumenti per gestire facilmente e masterizzare CD e DVD. Gli utenti GNOME possono masterizzare direttamente dal file manager Nautilus o scegliere i pacchetti gnomebaker o graveman da Fedora Extras, o il vecchio pacchetto xcdroast da Fedora. Gli utenti KDE possono usare il robusto pacchetto k3b, per questi compiti. Gli strumenti per la console includono cdrecord, readcd, mkisofs ed altre popolari applicazioni.

17.5. Screencasts

E' possibile usare Fedora per creare ed eseguire screencasts, che sono sessioni desktop registrate, utilizzando tecnologie libere. Il repositorio software Fedora Extras include istanbul, che crea screencasts usando il formato video Theora. Questi video possono essere visualizzati usando uno dei diversi lettori inclusi in Fedora Core. Questo è il modo preferibile di inviare screencasts al Fedora Project sia per gli sviluppatori che per gli utenti finali. Per un più comprensibile how-to, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/ScreenCasting.

17.6. Supporto esteso mediante i plugins

Molti lettori multimediali nei repositori software Fedora possono usare plugins per aggiungere supporto di altri formati multimediali e sistemi di output sonoro. Alcuni usano potenti frameworks multimediali, come il pacchetto gstreamer, per gestire il supporto dei formati dei media e l'output sonoro. I repositori software Fedora offrono pacchetti di plugin per questi backends e per applicazioni individuali. Terze parti potranno rendere disponibili plugins aggiuntivi per aggiungere ulteriori capacità.

18. Giochi ed intrattenimento

Fedora fornisce una selezione di giochi che riguardano una varietà di generi. Gli utenti possono installare un piccolo pacchetto di giochi per GNOME (chiamato gnome-games) e KDE (kdegames). Nei repositori, sono anche disponibili giochi aggiuntivi che spaziano nei maggiori generi.

Il sito web del Fedora Project presenta una sezione dedicata ai giochi che mostra i dettagli di molti dei giochi disponibili, incluse anteprime, ed istruzioni per l'installazione. Per maggiori informazioni fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/Games.

Per un elenco degli altri giochi disponibili all'installazione, si usi l'utilità grafica Pirut (ApplicazioniAggiungi/Rimuovi Software), o mediante linea di comando:

yum groupinfo "Games and Entertainment" 

Per ottenere aiuto per usare yum per installare i pacchetti di giochi assortiti, fare riferimento alla guida disponibile su:x

http://docs.fedoraproject.org/yum/

18.1. Haxima

Fedora 7 include la versione 0.5.6 del Nazghul old-school role playing game engine ed il suo gioco associato Haxima. Questa versione non è compatibile con i giochi salvati dalle precedenti versioni di Nazghul, perciò coloro che hanno sessioni di gioco di Haxima in sospeso dovranno ricominciare il loro gioco dopo l'aggiornamento a Fedora 7.

19. Virtualizzazione

La virtualizzazione in Fedora 7 è basata su Xen 3.0.4, ed è integrata nel programma d'installazione di Fedora. Fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/Tools/Xen per maggiori informazioni su Xen.

19.1. Tipi di virtualizzazione

Sotto Fedora usando Xen 3.0.4, può essere implementata sia la paravirtualizzazione che la piena virtualizzazione. La piena virtualizzazione richiede un processore VT-capable. La paravirtualizzazione non necessita di hardware speciale, ma richiederà l'OS ospite per essere modificato. Per saperne di più su come configurare ed usare Xen, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/FedoraXenQuickstartFC6.

19.2. Sistemi operativi ospiti

Il team di sviluppo di Fedora 7 ha testato Xen con ospiti Fedora 7 e Red Hat Enterprise Linux 5. Non sono stati testati altri ospiti. Con la paravirtualizzazione, comunque, gli utenti possono aspettarsi ragionevoli successi nell'esecuzione di qualsiasi ospite Linux OS che è stato compilato per Xen 3.0.4. Con la virtualizzazione completa usando hardware VT, gli utenti possono aspettarsi ragionevoli successi con una gran varietà di sistemi operativi, inclusi alcuni sistemi operativi proprietari.

19.3. Cambiamenti ai pacchetti di Xen

Le seguenti migliorie sono state fatte nei pacchetti di virtualizzazione in Fedora 7:

  • Le applicazioni virt-manager e virsh possono ora lavorare con domini inattivi. In precedenza, solo xm poteva gestire domini inattivi.

  • I problemi di cursore del mouse con il frame buffer virtuale sono stati risolti, per una miglior esperienza utente in modalità GUI.

  • Miscellanee altre piccole migliorie e fix sono stati fatti.

20. X Window System (Grafica)

Questa sezione contiene informazioni relative all'implementazione del sistema X Window, X.org, distribuito con Fedora.

20.1. Cambiamenti della configurazione di X

L'X server X.org 7.2 è stato modificato per determinare automaticamente e configurare gran parte dell'hardware, eliminando la necessità per gli utenti o gli amministratori di modificare il file di configurazione /etc/X11/xorg.conf. Il solo hardware configurato per impostazione predefinita nel file xorg.conf scritto da anaconda è:

  • Il driver grafico

  • La mappa della tastiera

Tutti gli altri hardware, tipo i monitors (sia LCD che CRT), mouse USB, e touchpads saranno rilevati e configurati automaticamente.

Il server X server interroga il monitor collegato per ottenere le gamme di risoluzione supportate, e tenta di agganciare la più elevata disponibile con il corretto aspect ratio per il display. Gli utenti possono impostare la loro risoluzione preferita in SistemaPreferenzeRisoluzione schermo, e l'impostazione predefinita per il sistema può essere cambiata con SistemaAmministrazioneSchermo.

Se il file di configurazione /etc/X11/xorg.conf non è presente, X determinerà automaticamente anche il driver appropriato, ed assumerà un profilo di tastiera 105-key US.

20.2. Note sui driver Intel

Fedora Core 7 contiene due drivers per i controller grafici integrati Intel:

  • Il driver predefinito i810, che contiene il supporto per i chipsets grafici Intel fino ad includere gli i945 ed i965

  • Il driver sperimentale intel, che contiene il supporto per i chipsets grafici Intel fino ad includere gli i945

Il driver i810 è limitato alle risoluzioni disponibili nel BIOS. Se si ha necessità di supportare risoluzioni non-standard, tipo quelle utilizzate in alcuni display widescreen, è possibile passare al driver intel. E' possibile cambiare drivers usando system-config-display, disponibile nei menu sotto SistemaAmministrazioneSchermo.

Sono benvenuti suggerimenti sul driver sperimentale intel. Si prega di inviare segnalazioni dei successi in Bugzilla, allegando l'output completo di lspci -vn della macchina in uso. Inviando segnalazioni di successo, vari chipsets potrebbero essere modificati per utilizzare il driver intel per impostazione predefinita.

20.3. Driver video di terze parti

Se si intende usare un driver video di terze parti, fare riferimento alla pagina Xorg driver di terze parti per le linee guida dettagliate:

http://fedoraproject.org/wiki/Xorg/3rdPartyVideoDrivers

21. Database Servers

21.1. MySQL

Fedora ora fornisce MySQL 5.0. Per un elenco delle migliorie fornite da questa versione, fare riferimento a http://dev.mysql.com/doc/refman/5.0/en/mysql-5-0-nutshell.html.

Per maggiori informazioni sull'aggiornamento dei database dalle versioni precedenti di MySQL, fare riferimento al sito web di MySQL su http://dev.mysql.com/doc/refman/5.0/en/upgrade.html.

21.1.1. DBD Driver

Il driver MySQL DBD è stato doppiamente licenziato ed i problemi di licenza relativi sono stati risolti (https://bugzilla.redhat.com/bugzilla/show_bug.cgi?id=222237). Il risultante pacchetto apr-util-mysql è ora incluso nei repositori software di Fedora.

21.2. PostgreSQL

Questa versione di Fedora include PostgreSQL 8.2. Per maggiori informazioni su questa nuova versione, fare riferimento a http://www.postgresql.org/docs/whatsnew.

[Importante] Aggiornare i databases

Prima di aggiornare un sistema Fedora esistente con un database PostgreSQL, potrebbe essere necessario seguire la procedura descritta su http://www.postgresql.org/docs/8.1/interactive/install-upgrading.html. Altrimenti i dati potrebbero essere non accessibili alla nuova versione di PostgreSQL.

22. Internazionalizzazione (i18n)

Questa sezione include informazioni relative al supporto dei linguaggi sotto Fedora.

22.1. Metodi di input

Dopo aver aggiornato da Fedora, è fortemente raccomandta l'installazione di scim-bridge-gtk, che lavora meglio con applicazioni di terze parti in C++ linkate verso precedenti versioni di libstdc++.

Quando SCIM è installato, viene eseguito per impostazione predefinita per tutti gli utenti di tutti i linguaggi. Se SCIM è installato ma non si desidera eseguirlo nel proprio desktop, si può disabilitarlo usando im-chooser.

La seguente tabella elenca i pulsanti di trigger predefiniti per i differenti linguaggi:

Linguaggio Chiavi di azione
tutte Ctrl-Spazio
Giapponese Zenkaku_Hankaku o Alt-`
Koreano Shift-Spazio o Hangul

22.1.1. Installazione linguaggi

Per installare il supporto a linguaggi aggiuntivi dal gruppo Linguaggi, usare Pirut mediante ApplicazioniAggiungi/Rimuovi Software, o eseguire questo comando:

su -c 'yum groupinstall <language>-support' 

Nel comando precedente, <language> è uno fra assamese, bengali, chinese, gujarati, hindi, japanese, kannada, korean, malayalam, marathi, oriya, punjabi, sinhala, tamil, thai, o telegu.

22.2. Cambiamenti M17n

Pacchetto m17n-db:

23. Compatibilità con il passato

Fedora include diverse librerie e software di sistema per la compatibilità con i vecchi software. Questi software sono parte del gruppo Legacy Software Development (Sviluppo del software antiquato) che per impostazione predefinita non è installato. Gli utenti che necessitano di queste funzionalità possono selezionare questo gruppo durante l'installazione o dopo che il processo d'installazione è stato completato. Per installare il gruppo di pacchetti su un sistema Fedora, si usi ApplicazioniAggiungi/Rimuovi Software (Pirut) o si immetta il seguente comando in una finestra terminale:

su -c 'yum groupinstall "Legacy Software Development"'

Immettere la password di root quando richiesta.

23.1. Compatibilità del compilatore

Il pacchetto compat-gcc-34 è stato incluso in questa versione per ragioni di compatibilità:

https://www.redhat.com/archives/fedora-devel-list/2006-August/msg00409.html

24. Cambiamenti nei pacchetti

[Nota] Questa lista é generata automaticamente

Questa lista é generata automaticamente. Non é una buona scelta per la traduzione.

04-Apr-2007 Questo contenuto non è stato generato per l'output XML per la traduzione. Inserite questo contenuto prima di compilare le note di rilascio per Fedora 7 test4.

This list was made using the {{{treediff}}} utility, ran as {{{treediff newtree oldtree}}} against the rawhide tree of 28 Feb. 2006.

Per un elenco di quali pacchetti sono stati aggiornati dalla versione precedente, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/Docs/Beats/PackageChanges/UpdatedPackages. E' possibile trovare anche una comparazione dei maggiori pacchetti fra tutte le versioni di Fedora su http://distrowatch.com/fedora.

Insert treediff list here.

25. Fedora Legacy - Progetto di manutenzione della comunità

Il Fedora Legacy Project è stato un progetto open-source supportato dalla comunità per estendere il ciclo vitale di selezionate distribuzioni Red Hat Linux e Fedora nella cosidetta "modalità di mantenimento". Il modello corrente per supportare in manutenzione le distribuzioni è stato re esaminato. Fedora Legacy non è stata in grado di estendere il supporto alle più vecchie versioni di Fedora Core come pianificato. Al momento, Fedora Core 4 e precedenti non sono più mantenute. Fedora Core 5 non sarà più mantenuta dopo 30 giorni dall'uscita di Fedora 7.

[Nota] Repositorio Legacy incluso in Fedora Core 6

Fedora Core 6 viene distribuita con una configurazione di repositorio software per Fedora Legacy. Questo repositorio non è abilitato per impostazione predefinita in Fedora Core 6.

26. Fedora Project

L'obiettivo del Fedora Project è di lavorare con la comunità Linux per creare un sistema operativo completo, general-purpose esclusivamente da software open source. Lo sviluppo è compiuto in un forum pubblico. Il progetto produce delle releases su base temporale di Fedora approssimativamente 2-3 volte l'anno, con un agenda pubblica delle versioni disponibile su http://fedoraproject.org/wiki/Releases/Schedule. Le squadre di ingegneri Red Hat continuano a partecipare alla costruzione di Fedora Core ed invitano ed incoraggiano più partecipanti esterni di quanto era possibile in passato. Utilizzando questo processo più aperto, si spera di fornire un sistema operativo molto più in linea con gli ideali delsoftware libero e molto più appetibile alla comunità open source. Per maggiori informazioni, fare riferimento al sito web del Fedora Project su http://fedoraproject.org.

Il Fedora Project è guidato dagli individui che contribuiscono ad esso. Come tester, sviluppatore, documentatore o traduttore, voi potete fare la differenza. Fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/Join per i dettagli. Per informazioni sui canali di comunicazione per gli utenti Fedora ed i contributori, fare riferimento a http://fedoraproject.org/wiki/it_IT/Communicate.

Oltre il sito, sono disponibili le seguenti mailing lists:

Per sottoscrivere ad una di queste liste, spedire un email con la parola "subscribe" nel soggetto a <listname>-request, dove <listname> è uno dei sopraelencati nomi di liste. In alternativa, è possibile sottoscrivere la Fedora mailing lists attraverso l'interfaccia web su http://www.redhat.com/mailman/listinfo/.

Il Fedora Project include anche diversi canali IRC (Internet Relay Chat). IRC è una forma di comunicazione real-time, basata su testo, simile alla Messaggistica Istantanea. Con essa, è possibile avere conversazioni con più persone contemporaneamente in un canale aperto o chattare privatamente con qualcuno uno-a-uno. Per parlare con un altro partecipante Fedora Project via IRC, si deve accedere alla rete IRC Freenode. Fare riferimento al sito web Freenode su http://www.freenode.net/ per maggiori informazioni.

I partecipanti del Fedora Project frequentano il canale #fedora sulla rete Freenode, mentre gli sviluppatori del Fedora Project possono spesso essere trovati sul canale #fedora-devel. Alcuni dei progetti più grandi possono anche avere i propri canali; queste informazioni si possono trovare sulle pagine web per il progetto, e su http://fedoraproject.org/wiki/it_IT/Communicate.

Per poter parlare sul canale #fedora, si dovrà registrare un nickname o nick. Si riceveranno istruzioni quando si farà il /join al canale.

[Nota] Canali IRC

Il Fedora Project e Red Hat non hanno controllo sui canali IRC del Fedora Project o sui loro contenuti.

27. Colophon

Per come lo si intende, colophon significa:

  • un modo per riconoscere i contributori e nel contempo attribuire le responsabilità, e

  • spiegare gli strumenti ed i metodi di produzione.

27.1. Contributori

... e molti altri traduttori. Fare riferimento alla versione aggiornata sul web di queste release notes ove verranno aggiunti i traduttori dopo il rilascio:

http://docs.fedoraproject.org/release-notes/

27.2. Metodi di produzione

Gli scrittori dei pezzi producono le note di rilascio direttamente sulla Wiki del Fedora Project. Loro collaborano con altri esperti del settore durante la fase di test release di Fedora per spiegare i cambiamenti più importanti e le migliorie. La squadra editoriale assicura la consistenza e la qualità dei pezzi ultimati, e porta il materiale Wiki in DocBook XML in un repositorio di controllo delle revisioni. A questo punto, la squadra dei traduttori produce le versioni per gli altri linguaggi delle note di rilascio, che quindi diventano disponibili al publico di massa come parte di Fedora. La squadra di pubblicazione inoltre le rende, con le successive correzioni, disponibili via Web.