LVM
nelle installazioni a interfaccia grafica e nel kickstart
automatizzato. Questo cambiamento include una nuova variante di partizionamento automatica come anche nuove opzioni per creare volumi precisi in schemi di partizioni personalizzati
setcifsacl
e getcifsacl
.
setcifsacl
, getcifsacl
, e altri pacchetti relativi a SSSD
Fare backup!
virsh
, virt-manager e virt-install
.qemu ha un emulatore ARM che lavora bene ed è attivamente usato nello sviluppo di Fedora ARM. Tuttavia libvirt e virt-manager hanno un problema nel lanciare macchine virtuali qemu-system-arm, per lo più a causa di assunzioni nell'encoding x86 nella linea di comando generata che causa qemu-system-arm
errore alla partenza. Cambiamenti sono stati fatti per risolvere questo problema. Maggiori informazioni possono essere trovate in https://fedoraproject.org/wiki/Changes/Virt_ARM_on_x86
Unauthenticated
sono inizialmente usati per tutte le connessioni. Questo stato permette tutte le operazioni API che sono richieste per completare l'autenticazione. Eseguendo una autenticazione con successo, due o pù livelli possono essere assegnati: Senza restrizioni
, che da pieno accesso alle tutte le operazioni API, e Con restrizioni
, che permette l'accesso in sola lettura.
Livello 2
isolate per Openstack.
http://osrg.github.com/ryu/ |
https://github.com/osrg/ryu/wiki |
http://osrg.github.com/ryu/doc/index.html |
Fedora Big Data SIG
. Puoi trovare il Special Interest Group
su https://fedoraproject.org/wiki/SIGs/bigdata, il punto di riferimento per i tuoi sforzi partecipativi
journald
serve nella maggior parte dei casi alla stessa maniera, o meglio di, syslogd
.
/var/log/messages
per i log di sistema dovrebbero invece usare journalctl
.
new journalctl | vecchi messaggi |
---|---|
journalctl | less /var/log/messages |
journalctl -f | tail -f /var/log/messages |
journalctl --unit named.service | grep named /var/log/messages |
journalctl -b | Mostrare i log di boot corrente, non ha un semplice equivalente. |
scope
e slice
.
scope
sono automaticamente create da systemd da processi esistenti. Raggruppando un processo e suoi figli insieme, una unità scope può essere usata per organizzare processi, applicare unità risorse, o uccidere un gruppo di processi. Le sessioni utente sono un esempio di processi contenuti in una unità scope.
slice
sono usate per raggruppare unità che gestiscono processi in una gerarchia che permette il controllo di risorse allocate allo slice. Gli slice di default sono machine.slice, per le macchine virtuali e i container; system.slice, per i dispositivi di sistema; e user.slice, per le sessioni utente. Questi slice di default sono popolati automaticamente.
Unità Instanza
, come getty@.service
, sono generati su richiesta usando il template definito nel loro file di configurazione. Ogni tipo di template è dato ad un subslice del system slice
, e le istanze sono contenute in quel slice.
.
, la radice slice. Ogni sessione è ulteriormente confinata in una unità scope all'interno dello slice dell'utente.
systemctl status user.slice
Loaded: loaded (/usr/lib/systemd/system/user.slice; static)
Active: active since Sun 2013-09-08 01:23:40 MDT; 18h ago
Docs: man:systemd.special(7)
CGroup: /user.slice
├─user-1000.slice
│ ├─session-21.scope
│ │ ├─9226 sshd: pete [priv]
│ │ ├─9229 sshd: pete@pts/4
│ │ ├─9230 -bash
│ │ ├─9262 sudo su -
│ │ ├─9270 su -
│ │ ├─9271 -bash
│ │ └─9509 screen -R
│ ├─session-18.scope
│ │ ├─ 7939 sshd: pete [priv]
│ │ ├─ 7942 sshd: pete@pts/0
│ │ ├─ 7943 -bash
│ │ ├─ 7982 sudo su -
│ │ ├─ 7988 su -
│ │ ├─ 7989 -bash
│ │ ├─ 8206 SCREEN
│ │ ├─ 8207 /bin/bash
│ │ ├─ 8237 /bin/bash
│ │ ├─ 8486 less NEWS
│ │ ├─ 8489 /bin/bash
│ │ └─10637 systemctl status user.slice
## truncated ##
Slice=slicename
nel loro file di configurazione dell'unità. Argomenti che permettono limitazioni delle risorse all'interno di uno slice o unità di servizio sono descritte in man systemd.directives
. Vedere anche man systemd.slice
e man systemd.cgroup
.
journalctl
può ora essere usato per vedere i log di uno specifico boot. Per esempio, per vedere i log del boot corrente:
journalctl -b
journalctl -b -1
journalctl -b 38fd9c3303574ed38e822233457f6b77
journalctl
può riferirsi al journal attraverso un identificatore record conosciuto come cursor
. Similmente ad un hash git, il cursor
identifica in maniera univoca un punto nel journal.
--show-cursor
ad una richiesta journalctl, l'ultima linea di output conterrà il valore del cursore:
journalctl -b -u network --show-cursor --since 15:00
Sep 08 15:37:59 localhost.localdomain network[4074]: [FAILED]
Sep 08 15:37:59 localhost.localdomain systemd[1]: network.service: control process exited, code=exited status=1
Sep 08 15:37:59 localhost.localdomain systemd[1]: Failed to start LSB: Bring up/down networking.
Sep 08 15:37:59 localhost.localdomain systemd[1]: Unit network.service entered failed state.
-- cursor: s=13497722134642a2ac1544bada0c8836;i=1120d;b=8491c05dabd3444ca122e7069b5de0a9;m=db2118a46;t=4e5e7d81c7402;x=d177768ac95df831
journalctl -c "s=13497722134642a2ac1544bada0c8836;i=1120d;b=8491c05dabd3444ca122e7069b5de0a9;m=db2118a46;t=4e5e7d81c7402;x=d177768ac95df831"
journalctl --after-cursor "s=13497722134642a2ac1544bada0c8836;i=1120d;b=8491c05dabd3444ca122e7069b5de0a9;m=db2118a46;t=4e5e7d81c7402;x=d177768ac95df831"